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Vittoria Nel Tennis Per Rinuncia Dell’avversario: Un Approfondimento Sui Principi Scientifici E I Casi Di Studio

Il tennis è uno sport individuale che richiede attenzione, concentrazione e fisicità, oltre che abilità specifiche come la velocità di reazione, la potenza e la agilità. In questo sport, come in molti altri, accadono spesso situazioni in cui un giocatore può optare per la rinuncia, ovvero la declinazione della possibilità di continuare la partita, a favore del proprio avversario. In questo contesto, tale decisione può portare a una vittoria per rinuncia dell’avversario, nonostante non sia proprio una vera e propria vittoria, in quanto l’avversario non ha avuto l’opportunità di portare a termine la partita al massimo grado di difficoltà.

I motivi della rinuncia nell’ambito del tennis

Gli atleti possono scelte di rinunciare alle partite in molte situazioni diverse, tra cui:

  • Il rapporto tra il livello di forma fisica e la gravità della lesione subita durante la partita attuale e nel corso delle settimane precedenti. In tal caso, il giocatore potrebbe sentire di non essere fisicamente in grado di mantenere uno standard competitivo. Le statistiche hanno dimostrato che quando i giocatori non sono in forma fisica rispetto alla rispettiva condizione ideale e avvertono la lesione, sono molto più propensi a ritirarsi in corso d’opera anziché nel corso della loro partita. (Learmonth et al., 2016)
  • Una lesione che limiti la loro capacità di muoversi e di reagire su campo, rendendo una partecipazione e una vittoria sempre più improbabili. Se anche l’atleta procede con l’arrivo di sintomi della pelle rosata sui polpacci causati da edema palpebrare, ferite o lesioni arrossate, il dolore potrebbe avere un impatto significativo ed innesca un comportamento di rinuncia.

Le cause psicologiche della rinuncia nel tennis

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Molti atleti si ritirano durante le partite a causa di situazioni ben preciso psicologico, tali come:

  • La paura della sconfitta: la pressione della vittoria per rinuncia può portare alcuni giocatori a sentire una grande paura della sconfitta, che può alterare il loro stato mentale, rendendo difficile concentrarsi sui bisogni di formazione e maggiore tendenza a rientrare durante la partita.
  • La pressione degli spettatori, dei media e dei propri sostenitori: l’attenzione dei media sull’evento sportivo accrescere l’interesse dell’avversario e di tutti suoi tifosi. Ciò è particolarmente visibile nel caso della crisi dei tifosi in cui una persona non tifi per qualcuno, ma non si schiera neppure contro di lui. Tali elementi possono portare alla sensazione di pressione da parte dell’atleta, che può influire sulla sua capacità di giocare al meglio sul campo.

I criteri applicati per decidere di ritirarsi durante una partita

Secondo lo studio pubblicato da Chalmers (1996), i giocatori possono utilizzare i criteri seguenti per decidere se ritirarsi da una partita:

  • Peso della pressione in relazione alla conseguente incapacità di concentrazione. Ciò che contribuisce al pesante dilemma, deve il giocatore spalle sole nel difficile, durante una vittoria che determina innescare degli eventi a danno di una rischia falli (per ogni e) cavede?

  • Livello di dolore o problemi fisici che rendono difficile o impossibile proseguire la partita.

  • I risultati dimostrati nel corso della partita fino a quel punto. Se il giocatore mostra di non essersi in grado di sfamare i giocatura del suo avversario potrebbe sentirsi limitato senza fondamento giuridico al punteggio di 2 a 1, il vincitore andrà automaticamente a vittoria.

Gli esempi di "vittoria per rinuncia" nel tennis

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Nel mondo del tennis, i casi di "vittoria per rinuncia" sono relativamente rari ma hanno suscitato grande attenzione soprattutto per quel che questa dimostra la critica di sport che favoriscano più sconfitte che nulla; da quelli visti qua ci si rilevano come:

  • Il caso di Andy Murray, Novak Djokovic e Rafael Nadal, impegnati in una partita al Sydney International del 2016. Dopo il primo set, Murray passò all’ospedale per una puntura di anestesia pomeridiana. Il suo sostituto vinse, procurandogli la vittoria: il tennis come il rischio di andare nella stanza.
  • Il caso di Simona Halep e Sara Errani. Nel 2014, durante il torneo di Roma Open, le due atleti disputarono una finale entusiasmante. A causa di un problema di salute, Errani si ritirò a metà del primo set, concedendo a Halep la vittoria. Dopo di essa, la giocatrice ammise di ritirarsi per un problema di salute, inquinando la vittoria con un atteggiamento di difensività. Passerà sul set 12.

Le critiche della "vittoria per rinuncia" nel tennis

I casi di "vittoria per rinuncia" suscitano varie critiche poiché sono considerati una anomalia rispetto al modo di vittoria. L’obiettivo ultima dell’atleta è quello di andare avanti senza cadere. I criteri abbinati usati e le regole che si stanno susseguendo presentano delle soluzioni sulla base dei dubbi susseguenti dovuti alla disutile attrezzi tipico dell’arrivare.