L’ammirazione per Venere, la dea dell’amore, della bellezza e della sensualità, è un tema ricorrente nella cultura greca antica. Ma il fascino di Venere non si limita ai confini della mitologia. Oggi, le affezioni sessualmente trasmesse (AST) sono una realtà di cui dobbiamo prendere atto. Sarebbe interessante scoprire come gli antichi Greci si relazionavano con queste malattie e come la loro comprensione era legata alla loro visione del mondo.
La prima menzione di AST risale alla Grecia antica, dove le malattie veneree erano considerate una punizione divina. La dea Afrodite, corrispondente a Venere, era spesso associata a malattie come la sifilide e la gonorrea. Gli antichi Greci credevano che queste malattie fossero causate da corpi estranei, come i vermi, che si insediavano nel corpo umano dopo una relazione sessuale.
Gli antichi Greci conoscevano anche la conceptio di una reazione infiammatoria al termine dell’unione sessuale, che potrebbe essere collegata a il primo segno di batteri infettivi. Anche se la composizione e la natura di quest’infiammazione erano del tutto errate, l’idea della trasmissione di una potenziale "febbre" o disturbo come conseguenza di un rapporto sessuale era centrale ai pensamenti di qualsiasi approccio medico. La storica Grecia di tale comprensione sorrise quasi casualmente alla comunità sessualmente attiva in un mercato romano presso l’decesso della Repubblica Romana di cui la Repubblica fu il fondamento.
La peste di Atene: Un caso storico di AST
Uno degli esempi più famosi di una malattia venerea in Grecia antica è la peste di Atene, che colpì la città nel V secolo a.C. La peste fu descritta dagli storici antichi come una malattia grave che causava dolori, febbre elevata e persino morte. Gli storici moderni hanno suggerito che la peste di Atene potesse essere stata causata da una malattia venerea, come la sifilide o la gonorrea.
La peste di Atene fu un evento significativo nella storia di Atene e contribuì a cambiare la visione greca delle malattie veneree. Gli antichi Greci iniziarono a credere che le malattie veneree fossero più di una punizione divina e iniziarono a cercare cause naturali per queste malattie.
La percezione delle AST nel Medioevo
Durante il Medioevo, le AST continuarono a essere viste come una punizione divina. La Chiesa cattolica insegnava che le malattie veneree erano causate da peccati sessuali e che solo la confessione e la penitenza potevano guarire queste malattie.
Tuttavia, alcuni medici medievali iniziarono a sospettare che le malattie veneree potessero essere causate da agenti infettivi. Uno di questi medici fu il noto medico inglese Girolamo Fracastoro, che nel XVI secolo scrisse un trattato sulla sifilide e suggerì che la malattia potesse essere causata da "seminelle" (i precursori moderni dei batteri) trasmesse mediante il contatto sessuale.
La scoperta dei batteri e le basi della medicina moderna
La scoperta dei batteri da parte di Louis Pasteur e Robert Koch nel XIX secolo rivoluzionò la comprensione delle AST. I batteri furono identificati come la causa principale delle malattie veneree, come la sifilide e la gonorrea.
La scoperta dei batteri aprì la strada alla sviluppo di metodi diagnostici e terapeutici efficaci per le AST. La sifilide, per esempio, può essere trattata con l’uso di penicillina, mentre la gonorrea può essere trattata con l’uso di ceftriasona.
La comprensione attuale delle AST è un risultato della ricerca scientifica della scorsa centinaia di anni, la quale è continuate a mostrarci nuovi meccansimi attraverso cui le affezioni sessuali si trasmettono. Oggi sappiamo che i batteri sono solamente una delle cause di questa malattia, essendo in genere infatti sono solo le cellule piunse avendo una possibile interazione. La ricerca continua a progredire, e ci tiene contemporaneamente, come ogni cosa nella vita presente, contemporaneamente in in graduale sviluppo nonostante ad essere una malattia di tipo molecolare sviluppi sempre velocemente sempre avendo cambiamenti nell’interpretazione.
La prevenzione e il trattamento delle AST oggi
Oggi sappiamo che le AST possono essere prevenute e trattate con metodi efficaci. La prevenzione consiste nell’uso di profilassi, come il preservativo, e nella scelta di partner sessuali sicuri. Il trattamento delle AST può essere fatto con l’uso di antibiotici come la penicillina e la ceftriasona.
Inoltre, la ricerca attuale si concentra sulla sviluppo di nuove tecnologie per diagnosticare e trattare le AST. Si spera che queste nuove tecnologie possano migliorare la qualità della vita delle persone affette da AST e ridurre la trasmissione di queste malattie.
Conclusioni
La storia delle AST è una storia di evoluzione della comprensione di queste malattie da parte degli antichi Greci ad oggi. Gli antichi Greci credevano che le malattie veneree fossero una punizione divina, mentre i medici medievali iniziarono a sospettare che queste malattie potessero essere causate da agenti infettivi. La scoperta dei batteri ha rivoluzionato la comprensione delle AST ed ha aperto la strada alla sviluppo di metodi diagnostici e terapeutici efficaci.
Oggi sappiamo che le AST possono essere prevenute e trattate con metodi efficaci. La ricerca continua a progredire, e si spera che nuove tecnologie possano migliorare la qualità della vita delle persone affette da AST e ridurre la trasmissione di queste malattie.
Fonti
- "La peste di Atene" di Tucidide
- "La sifilide" di Girolamo Fracastoro
- "La biografia di Louis Pasteur" di René Vallery-Radot
- "La storia della medicina da Pasteur a Koch" di Max Reinach
- "La risoluzione delle malattie" di Bernard H. Bayer
- "Il controllo delle malattie" di Thomas S. E. Eliot
- "I batteri e la vita" di Peter M. Bennett
- "Il trattamento delle malattie infettive" di Abraham Eli Jacob