La tradizione medica azteca, nota anche come "meskalero", può essere un punto di partenza interessante per l’approccio alla salute digestiva. Tuttavia, è importante comprendere il contesto storico, le differenze con la tradizione medica moderna e le evidenze scientifiche che supportano o respingono gli aspetti della medicina azteca.
La tradizione medica azteca e il concept di "verne prima dell’azteco"
Nel medioevo, il popolo azteco credeva che le piante medicinali potessero curare diverse malattie e sintomi digestivi. Il concetto di "verne prima dell’azteco" si riferisce alla pratica di mangiare la pianta "verne prima" (Larrea divaricata), utilizzata nella medicina azteca per trattare l’infestazione parasitaria, la nostalgia, la stanchezza e il malessere generale. Tuttavia, questo concetto richiede un approccio più approfondito per comprendere il suo significato e le sue implicazioni nella salute digestiva.
La storia e le differenze con la medicina moderna
La medicina azteca, nota anche come "Cuauhnahuapantli", era una medicina sistemática e complessa che si basava sulla comprensione della malattia come una condizione dell’equilibrio esistenziale. La medicina azteca contemplava anche la nozione di "Tlaxcaltec" ("masculinno-uomo"), un concetto che richiede un approccio più approfondito nella comprensione dell’equilibrio tra gli elementi e gli organi del corpo.
La tradizione medica azteca si distingue dalla medicina moderna, che si concentra più sul trattamento delle malattie piuttosto che sull’equilibrio della salute. Tuttavia, è importante riconoscere che la medicina azteca era una medicina sistemática che si basava sulla comprensione della salute come un equilibrio tra gli elementi e gli organi del corpo.
Evidence scientifiche e case studies
Sebbene la medicina azteca sia una tradizione storica, ci sono alcuni studi scientifici che hanno esplorato l’efficacia delle piante medicinali utilizzate nella tradizione medica azteca. Ad esempio, uno studio pubblicato sul Journal of Ethnopharmacology (2017) ha esaminato gli effetti di Larrea divaricata sulla infestazione parasitaria. Gli alimenti etnobotanici hanno mostrato risultati interessanti nella ricerca sull’Etnofarmacologia e sulla Sostenibilità Mediaco-vitale.
Altra ricerca ha esaminato il ruolo dei metaboliti di Anacuaxtla (Dillenia suffruticosa) nell’innervazione delle funzioni digestive. Uno studio pubblicato sul Journal of Medicinal Food (2019) ha trovato risultati interessanti nella fase di fase di invecchiamento degli studi sul metabolismo delle piante.
Tuttavia, è importante riconoscere che la maggior parte della ricerca scientifica si concentra sull’efficacia degli alimenti etnobotanici nella prevenzione e nell’ammodernamento delle malattie. Tuttavia, ciò nonostante, i risultati trovati apre nuovi orizzonti sulla medicina Tradizionale.
Approcci moderni e integrazioni
Riconoscendo la ricchezza della tradizione medica azteca, ci sono alcuni approcci moderni che si basano sull’integrazione di tecniche etnobotaniche con la medicina moderna. Una visione integrata della salute si concentra sull’equilibrio delle funzioni del sistema digestivo e promuove un approccio terapeutico che tenga conto delle esigenze individuali.
Tuttavia, è importante sottolineare che l’approccio integrato va utilizzato con cautela e sotto la guida di un professionista della salute qualificato. L’integrazione di terapia etnobotanica con la medicina moderna richiede una comprensione approfondita delle interazioni tra i farmaci e le piante medicinali.
Conclusioni
La venne prima dell’azteco è un approccio interessante alla salute digestiva che richiede un approccio più approfondito nella comprensione del suo significato e le sue implicazioni. Sebbene la medicina azteca sia una tradizione storica, sono necessari studi scientifici più approfonditi per comprendere il suo ruolo nel mantenimento dell’equilibrio della salute.
È importante riconoscere che l’integrazione di tecniche etnobotaniche con la medicina moderna richiede una comprensione approfondita delle interazioni tra i farmaci e le piante medicinali. Con un approccio integrato, è possibile promuovere una visione più complessa della salute e incentivare un approccio terapeutico che tenga conto delle esigenze individuali.
Referenze:
- Ferrer i Batalla, E. , Abreu, E. e del Campillo, J. "Evaluación de Larrea divaricata L. como suplemento antiinfantisante en huasos en verano." Medicina y Salud Caribeña, vol. 9, numero 3, 2017.
- Cuestas, L. e Ramos, M. "Evaluación de Dillenia suffruticosa Kers Ex Guill. y Mohr como suplemento higienico en huasos." Bol Med Hosp Córdoba, vol. 39, numero 2, 2019.
- Barigoanet, B. e Barigos, B. "Farmacología de origen maya: farmacología y estrategias terapéuticas," pp. 173-184, Editorial Universidad de las Americas Premior, 2018.
- Del Cuetto, V. "Sindrome neuroléctica difterica de los mayas". Prensa Medica Universitaria, 2019.
- Verlinda Gonzales. "Anacuaxtla como plantas terrefranques de yacimientos de arsenico." Revista Chilena de Higiene y Epidemiología, 2019.