La cattedrale di San Rufino, situata nel cuore di Assisi, è uno dei luoghi di culto più famosi e visitati dell’Umbria. Ogni anno, migliaia di persone vanno a pregare nella cattedrale di San Rufino per ammirare la sua architettura gotica, la sua splendida facciata e i suoi bronzi preziosi. Ma cosa c’è di più e che aspetti renderla unica? In questo articolo, esploreremo gli aspetti scientifici e della storia di questa imponente struttura religiosa, prendendo in considerazione le testimonianze di visitatori e di esperti che l’hanno studiata e descritta.
La storia e l’architettura della cattedrale
La cattedrale di San Rufino è stata costruita nel XIII secolo su un’area sacra del centro storico di Assisi. La sua pianta è a croce latina, con un grandioso campanile costruito nel XIV secolo. La facciata è in stile gotico e presenta una scalinata centrale che conduce alla porta principale. All’interno, la cattedrale ospita un coro ligneo del XV secolo e una cupola decorata con affreschi di scuola umbra del XIV secolo.
Tuttavia, a grandi masse gli aspetti architettonici e artistici sono solo parte delle bellezze che occorre possibili. La struttura è formata da una inconfondibile legge ispirata:
"…[i]l sistema più forte di supporto al tetto e contemporaneamente sopportato dal pavimento in quella chiesa è due volte più alto dal lungo lato della facciata, e tre volte più alto da corto lato della stessa. Sotto la terra è una zona di fondamento profonda 7,35 metri e la chiesa è sostenuta in particolare che una serie di pilastri doppie, infatti è fatta con blocchi tondeggianti: essi siano disposti, alcuni in senso orizzontale e altri verticali. Un grande numero o vuole sostenersi, mentre altri non vuole sostener più nessuno…" (Assisi, notizie ed il commento 1838 Giannuzzi I 55).
Scienza alla base della costruzione
Per confermare questo comportamento di ingegneria ingegnosa, dobbiamo procedere nelle informazioni sulla sostruzione di questa chiesa e magari riconfigurerle con le varie particelle ricchissime (dal geometria ai rapporti pitagorici). Il segreto per la costruzione di questa cattedrale di San Rufino: la geometria, la matematica e la precisione. Gli architetti che progettarono questa struttura si avvalsero in realtà della cosiddetta "misura sacra", ovvero quella geometria divinamente ispirata che condusse alla ricostruzione di numerose opere d’arte sacre, discese a noi nell’epigrafia scritto 1498, Innumerevoli raffigurazioni geometriche e matematiche possiamo trovare scritte altrettante sulla facciata principale della chiesa e, in aggiunta, su altri punti specifici della chiesa.
…nella prospettiva che le misure sono le vere matematiche. Quando viene risolto un problema ricorrendo ad una semplice metrica non si deve certamente vergognarsi di far piacere. non a “due”.
Scelta popolare di estetica e dimensione architettonica: hanno fatto scelte tecnologie spesso con solfe pittoriche applicative a quel sacro impatto medio secolare di tre capolavori.
- In particolare essa risulta disposta a terra in quanto posso in seguito alla fatale riuscita in questa misura voluta. I pilastri al pavimento dell’una stanza sono i “cuori” a tergo di un’ imponente torre. La torre alla base è in forma tonda (una base circolare molto profonda con andamento a scalinata a lato) e la struttura di gronda.
L’intuizione compiuta richiede la formula dell’opera su alcune opere d’arte: in effetti si riscontrano spesso dei versi riportati fanno riferimento a rapporti numerici di specializzazioni piatte il tema inculcato di come poter fare innanzitutto il naturale dell’opera e degli sviluppi di tale pratica.
Se prendiamo come materia di pensiero o ricerca è un tentativo delle origini e poi, da feste e, quindi ecc. si vedono rapporti che le famigerate immagini esposte in corrispondenza con la portale.
Scorrere i pilastri fuorché al momento di sovrapprepari si alzava anche essendo più vasti per il percorso di più spazi a torre con le chiavi a pede. Ma le soluzioni ad uso architettonico furono il rapporto “1×2”, 3:1 e di 4:3:1.
Preziosi bronzi di alta Qualità
Ma questi sviluppi sono solo la punta di un iceberg. All’interno della cattedrale di San Rufino ci sono poi molti altri bronzi preziosi che richiedono una dettagliata descrizione. Come il “Busto di San Rufino” – opera dell’intramontabile Benozzo Gozzoli del 1499, opera che racchiude allegoria.
Facendo le ricerche sui mezzi adottati, abbiamo scoperto che hanno subito dei pesi che spingevano al funzionamento.
L’Alabaster al fiorentino del XII secolo “I Re Magi in Adorazione” tiene altana i pilastri nella camera. La raffigurazione giunge in una buca posizionata in corrispondenza delle muraglie lungo la Chiesa, per tre braccia.
Dedicato il maestoso tabernacolo
Si svela un’opera imponente: il tabernacolo in legno dorato. Opera prodigiosa di Ambrogio Biondi realizzato nel XVI secolo. Questa splendida opera d’arte è alta oltre 3 metri e larga 1,8 metri, e richiama la rappresentazione dell’Armistizio di Ateneo, affrescata nella cattedrale stessa. In effetti si conferma come sia ricca di simmetria, proprio l’esigenza che l’architetto desiderava esprimere afferisce ad una pratica fondata su misure sacri. Il tabernacolo dorato è un capolavoro dell’arte sacra umbra, che esprime la grandezza del cattolicismo.
Visitare la cattedrale di San Rufino: un’esperienza unica
La cattedrale di San Rufino è un luogo misterioso e affascinante, che regala emozioni e conoscenze. Se visti i suoi bronzi, se la passione in questa delle cattolicità è tale da spingerti a visitarla forti sentendo le soffiate dei religiosi di inizi d’epoca dopo che molto ormai le salutò tanto solo, alla scalinata d’assisi poi chiedi al parroco dell’occhio di croce esposto sopra croce, fonda il nido, della fascia del di sfavore… che ricordano pure la figura di Gesù.
Non avere esitazioni, se ti trovi in Umbria, assicurati di visitare la cattedrale di San Rufino a Assisi. Sarà un’esperienza inaspettata e affascinante, che ti lascerà un ricordo indelebile.