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Una Storica Setta Patriottica: Gli Carbonari In Italia

Introduzione

Gli anni di tumulto e rivoluzione che caratterizzarono l’Italia tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo videro nasere numerose sette e organizzazioni segrete che ambivano a lanciare un messaggio di libertà, uguaglianza e fratellanza. Tra queste, una delle più note e influenti fu senza dubbio la setta patriottica degli Carbonari. Questo articolo si propone di esplorare gli aspetti storici, sociali e politici di questa enigmatica organizzazione, supportandosi con scientifiche ricerche e studi di caso.

Storia degli Carbonari

Gli Carbonari nacquero in Italia nel 1814, negli stessi anni in cui Napoleone Bonaparte era sul trono francese. La setta era originariamente composta da un gruppo di aristocratici e borghesi siciliani che, spinti da sentimenti di patriottismo e ribellione, decisero di riunirsi segretamente per discutere piani di insurrezione contro la dominazione napoleonica. Il nome "Carbonari" deriva appunto dalla loro abitudine di riunirsi in vecchi depositi di carbone, dove si nascondevano dagli occhi della censura e delle autorità.

Gli anni successivi videro gli Carbonari radicarsi in varie regioni d’Italia, dall’Adriatico al Mezzogiorno. La loro organizzazione era strutturata su due livelli: i "Carbonari di seconda classe", composti da membri comuni che lavoravano alla base, e i "Carbonari di prima classe", la classe dirigente composta da leader politici e intellettuali. Questi ultimi erano responsabili di pianificare e organizzare le azioni di protesta e ribellione.

La struttura e la filosofia degli Carbonari

La struttura degli Carbonari era caratterizzata da una gerarchia rigida, con all’apice la figura del "Gran Maestro" o del "Capo" che rappresentava la massima autorità della setta. Sotto di lui vi era un "Consiglio generale" composto da leader locali, responsabili di coordinare le azioni degli affiliati a livello territoriale.

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La filosofia degli Carbonari era basata sulla convinzione che la libertà e l’indipendenza dell’Italia potessero essere raggiunte solo attraverso la lotta armata e la disobbedienza civile. Quindi gli affiliati finanziarono i progetti, fomentarono le insurrezioni e agevolavano l’accesso ai beni e alle informazioni.

I principali eventi degli Carbonari

Tra i principali eventi interpretati in nome degli Carbonari ci sono l’insurrezione e la Presa del Palazzo Reale a Napoli nel 1820, l’insurrezione del Settembre di 1830 nella città di Parigi e l’insurrezione di Trieste nel 1833.

Questa setta e le sue azioni, in particolare – in quanto è riconosciuto che la loro epopea fu estremamente coraggiosa, ma fortemente politizzata.

L’impatto degli Carbonari sulla Storia d’Italia

Gli anni di attività degli Carbonari giocarono un ruolo cruciale nella storia italiana dell’Ottocento. In un momento in cui l’Italia era divisa in numero di stati, questo era contraddistinto dal pensiero di una maggiore propensione alla indipendenza in un paese che oramai aveva rialzato e divinizzato il proprio concetto di "Lingua Nazionale" (quale era il dialetto "italiano").

La riunificazione del paese fu un effetto a catena di come la consapevolezza ottenuta da questi sentimenti patriottici, e dall’avere capito che è per nazione identificata che possiamo o meno fare il bene o venire da lontano, fecero della politica in senso patriottico o a causa delle idee che giustificarono l’indipendenza sull’intero Territorio Italiano.

Conclusioni

Gli anni di attività degli Carbonari furono un momento critico nella storia d’Italia, segnato da sentimenti patriottici e da una forte voglia di libertà. Questa setta segreta, che fu una componente importante della storia intellettuale italiana dell’Ottocento s’è dedita a far crescere sempre più nell’uomo il sentimento per una Nazione appartenente, ed unita e libera.

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