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Un Verbo Che Divide: L’approccioscientifico Alle Malattie Digestive

L’attitudine verso le malattie digestive è spesso caratterizzata da un approccio segnato da contraddizioni e frustrazioni. Sembra che ogni volta che cerchiamo di affrontare i problemi di salute legati allo stomaco e al intestino, ci troviamo a fronteggiare un "verbo che divide". Questo termine viene utilizzato per descrivere la sensazione di isolamento e di disconnessione che riscontriamo quando ci rifiutiamo di parlare apertamente della propria salute e dei propri problemi digestivi.

La sfida del silenzio

In un mondo che sempre di più valorizza la flessibilità e l’adattabilità, il silenzio è spesso vissuto come un vizio. Sembra che ogni problema sia da affrontare pubblicamente, grazie all’uso di social media e alla condivisione online dei propri sentimenti e delle proprie esperienze. Tuttavia, quando si tratta di problemi di salute, il silenzio può essere un’opzione assai più praticica e sana.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Gut, il silenzio e la non condivisione dei propri problemi digestivi possono rappresentare un ostacolo significativo alla comprensione e all’affrontamento di queste condizioni. I ricercatori hanno individuato che i pazienti che non condividono la propria sofferenza con i propri familiari e amici sono spesso più sfavoriti rispetto a quelli che si aprono e parlano apertamente di ciò che vivono.

La scienza dietro la comprensione del verbo che divide

La risposta ai problemi digestivi è legata a una complessa interazione tra la mente, il corpo e l’ambiente. La nostra fisiologia è programmando a rispondere ai segnali di stress e di ansia con una serie di reazioni automatiche, che possono portare a problemi di salute, tra cui gli stati di ansia, lo stress post-traumatico e le malattie croniche, specialmente quelle intestinali come la sindrome dell’intestino irritabile (SII).

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Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Gastroenterology, la percezione della salute e dello stato di benessere può essere influenzata significativamente dalla comprensione della dieta, dell’attività fisica e del sonno. Gli individui che hanno una maggiore consapevolezza dei propri stili di vita e delle proprie scelte alimentari possono essere in grado di prevenire o attenuare i sintomi di problemi digestivi.

Casi di studio: LA distinzione fra il corpo e la mente

La distinzione tra il corpo e la mente può sembrare facile, ma in realtà è legata a una complessa interazione tra il sistema nervoso e le risposte fisiologiche. Lo studio che coinvolge l’elettrofisiologia permette di verificare la differenza tra una condizione fisiologica e una psicologica.

Ad esempio, uno studio condotto da ricercatori presso l’Università di Bologna ha investigato le alterazioni dell’elettro-fisiologico associati a problemi digestivi. I risultati pubblicati sulla Rivista di Medicina Clinica hanno messo in luce come i pazienti affetti da disturbi digerenziali avessero un maggior livello di attivazione del sistema nervoso simpatico rispetto a coloro che non soffrivano di problema digestive. La comprensione di quanto i problemi di salute e la psicologia vengano risolti in virtù del supporto umano (attacchi di insicurezza, conflitto relazione, sindrome depressiva eccetera) aiuta ad esemplificare i motivi con cui è facile colpendo pazienti con malattie croniche con i soliti motivi e non per primo come per ultimo e infine il motivo del contatto comune di spese pazienti e osservatorio dell’anfraffinità tra spazi medici e la quotidianità.