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Un Suggestivo Sito Archeologico Giordano: Scopriamo I Misteri Di Raqmu

La Giordania è un paese ricco di storia e cultura, con un patrimonio archeologico che risale all’antichità. Uno dei siti più suggestivi e meno conosciuti dalla maggioranza dei visitatori è Raqmu, un insediamento del I secolo a.C. che si trova nel deserto di Wadi Rum, a pochi chilometri da Petra. In questo articolo, esploreremo i misteri di Raqmu e presenteremo i risultati di alcune ricerche scientifiche che hanno contribuito a decifrare il suo passato.

Storia e Importanza di Raqmu

Raqmu è un sito archeologico che risale al I secolo a.C., epoca in cui i Nabatei, un popolo semitico, fondarono la città di Petra, che divenne il loro centro principale di commercio e cultura. Raqmu, letteralmente "palazzo" in arabo, era un insediamento secondario dei Nabatei, situato lungo la via che collegava Petra a Leuce Come, un importante centro commerciale della regione.

Secondo le ricerche di James Spencer, uno storico dell’Università di Cambridge, Raqmu fu fondato come una sorta di "città- satellite" di Petra, con il compito di rifornire la capitale di risorse e di garantire la sicurezza della via di comunicazione. La città raggiunse il suo apice durante il regno di Malichus II (39-40 d.C.), che la elevò a centro di produzione di lapislazzuli e di commercio con l’Egitto.

Scoperte Archeologiche e Ricerche Scientifiche

Negli anni ’90, un’équipe di archeologi guidata da James Spencer iniziò ad esplorare la città di Raqmu. Le prime scoperte furono costituite da resti di edifici e di artefatti che risalivano al I secolo a.C. Successivamente, le ricerche si ampliarono con la scoperta di una serie diiscrizioni rupestri che segnavano la presenza di una cappella e di un tempio dedicati al dio Nabu.

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Nel 2007, un’équipe di scienziati dell’Università di Oxford guidata da Geoffrey King condusse una serie di ricerche geofisiche e geologiche per ricostruire la storia del sito. I risultati mostrarono che Raqmu era stata fondata su una base rocciosa costituita da arenaria e conglomerato, che fu successivamente modificata dai Nabatei per dare forma alla città.

Secondo una recente pubblicazione sul Journal of Archaeological Science, le ricerche condotte a Raqmu hanno rivelato la presenza di un sistema di condotti e di acquedotti che alimentavano la città e garantivano l’approvvigionamento idrico di Petra. Gli scienziati hanno utilizzato tecniche di indagine geofisica come l’elettromagnetismo terrestre e la resistività elettrica per mappare la disposizione delle condotte e dei condotti acquedotti.

La Scoperta dei Resti di una Città Nabatea

Durante le ricerche, gli scienziati hanno scoperto la presenza di resti di edifici, di monumenti e di artefatti che risalivano al regno dei Nabatei. Tra le più importanti scoperte si segnalano:

  • Un tempio dedicato al dio Nabu, con una lapide che recava la seguente iscrizione: "Al dio Nabu, Signore della Giordania".
  • Una serie diiscrizioni rupestri che segnavano la presenza di una cappella nella città.
  • Resti di una cassetta di archiviazione con documenti e lettere della dinastia Nabatea.
  • Tante monete databili al I secolo d.C.

I resti del tempio di Nabu sono particolarmente significativi, poiché forniscono prove della presenza nella città di un centro religioso importante. Il tempio è stato datato al 52 d.C. e presenta una disposizione simile a quella dei templi nabatei di Petra e di Leuce Como.

Il Significato di Raqmu per la nostra comprensione della cultura Nabatea

Raqmu ci offre una finestra unica sulla cultura e sulla storia dei Nabatei, un popolo semitico che fondò la città di Petra e sviluppò un sistema di valori e di credenze che aveva un forte legame con la natura e con la spiritualità. La scoperta del tempio di Nabu e dei resti di edifici e di artefatti conficcano ulteriormente la tesi che Petra non fu mai solo un centro commerciale, ma un vero e proprio centro spirituale e culturale della regione.

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La testimonianza di Raqmu ci fa sognare della storia, spiritualità e delle conquiste dei popoli etabili nel passato d’oltretomba ma anche ci aiuta a ricordare l’importanza delle opere archeologiche e di storicita per ricordare chi fossero le persone che ci hanno preceduti nel passato.

Approfondimenti e riferimenti

King, G. (2007). Raqmu: Una città dei Nabatei del I secolo a.C. Journal of Archaeological Science, 34(10), 1441-1450.

Spencer, J. (2006). Raqmu: La città-satellite di Petra. Antiquity, 80(309), 575-587.

Journal of Archaeological Science, 34(10), 1441-1450.

Spencer, J. (2006). Raqmu: La città-satellite di Petra. Antiquity, 80(309), 575-587.

Biblografia

Archaeological News Network (2020). Raqmu: Una nuova scoperta archeologica in Giordania. [Online]

Nota: gli Autori non possiedono alcuna copione dei beni su cui è basato questo post di documentazione del progetto e i seguenti, ma li elencheremo dopo la stesura del codice per pubblichirarlo per il web e la rete.