Lasciati trasportare dalle emozionanti avventure di un personaggio di Verne, incontriamoci per esplorare insieme le strette relazioni tra fantasia e realtà. In questo articolo, ci concentriamo su uno dei più famosi protagonisti di Verne, cercando di andare al di là della leggenda per scoprire una questione seria: può un personaggio come il capitano Nemo realmente esistere? Oppure è semplicemente un’opera d’arte di uno scrittore visionario? Ecco cosa scoprire in questa nostra inchiesta.
Il fascino di un personaggio di Verne
Il capitano Nemo è uno dei personaggi più iconici creata da Jules Verne nella sua leggendaria opera "Venti mille leghe sotto i mari". Quest’uomo misterioso e geniale, che ha costruito una flotta di sottomarini letali per fondare la sua città galleggente, è una fonte d’ispirazione per molti. Ma dietro l’affascinante immagine di questo personaggio c’è un mondo complesso di scienza, tecnologia e politica. Ecco dove assistiamo alle ripercussioni di una storia, basata sulla fantasia ma fondata anche sull’osservazione degli avvenimenti storici e della realtà dell’epoca.
La nascita del personaggio
Quando Verne scrisse "Venti mille leghe sotto i mari", nel 1870, era un tempo in cui la scienza e la tecnologia stavano andando di moda. L’eredità dei rivoluzionari esempi di progressismo come l’Istruzione Tecnica, che comprendeva brevemente elementi di design e cultura ricodificata, la collaborazione tra Inglesi, americani e i vari studiosi i quali rivisitavano l’idea per la connotazione di un meccanismo molto specifico di istruzione fu evidente nell’opera di Verne, che tentava di valorizzare l’azione pratica costruendo un racconto che mostrasse come le avventure possano farò coniare indizi in funzione della possibilità conche può accadere sulla terra, come del resto, aveva fatto con la previsione dei lontani sommergibili e delle onde.
La tecnologia e la scienza
A supporto della creazione del capitano Nemo, Verne forniva a quel tempo testimonianze da numerosi e famosi inventori. Egli credeva che i contributo degli scienziati di i quella epoca che iniziavano ad esplorare nuove tecnologie, come i subacquei e gli innovativi palloni alla rovescia, potevano trasformare il mondo e portare la popolazione a una maggiore consapevolezza delle loro potenzialità. In aggiunta, l’opera conteneva una lunga quantità di dettagli ed indizi tecnici propri della visione di innovatori europei e americani.
L’aspetto storico e la morale
Nel corso del tempo, il personaggio del capitano Nemo è stato oggetto di una serie di interpretazioni storiche e morali. Verne sviluppava nel romanzo tema della resistenza alla civiltà, da lui considerata in declino. Non di più ma il lettore giunge attraverso la disillusione da parte di Verne alla conclusione che una resistenza era probabilmente l’unica azione possibile che lo scrittore potesse praticare nei gravi anni che precedettero tutto il suo periodo di maggiore espressione storiografico. Non fu proprio l’uomo più responsabile e disperato in tutti gli snodi della sua e epoca. Verne sfrutta qui il concetto di una vecchia tradizione, quando alla fine di una guerra, ove il vincitore, nel far predizioni sulla politica che dovrà agire, conclude che il vincitore deve continuare ad imporre la propria potenza alle regioni umili, le quali non hanno forti condotte di guerreggiamento richieste loro.
La famosa relazione tra il capitano Nemo e la storia dei sommergibili
La popolarità del film di George Lucas – Il libro lave e il capitano Nemo fu data l’idea del famoso sommergibile "Nautilus" nel 1993. Ma cosa noto 35 anni prima era un’avventura originale lungo assai, ancora e sempre. Il capitano Nemo, in modo inconfondibile con la verità, ammetteva se la possibilità di realizzare un "Nautilus" (definito già – Un sommergibile) era basato sullo studio di nuove tecnologie realizzate da inventori di quel tempo in grado di realizzare, per rispondere a varie concezioni, una nave per il sommergimento. Quel sommergibile che poi non fu mai realizzato, ma era progettato per essere una completa opera, nella sua realtà stava bene con un capitano Nemo, figura sovra il personaggio di un sommergibile che molti ingegneri della sua epoca, quali inventori d’intimo creati, avevano potuto costruire per costruire alcuni sperimenti.
Consulenza: l’autore di questo articolo potrebbe essere un inventore, un ingegnere (come lo sperimentatore Robert Fulton) o anche magari un progettista di esempi d’arte o, soprattutto da utilizzare per la lettura giusta e per la visione della vita moderna, uno scrittore. Quella spiegazioni fornita a supporto è legata al fatto di descrivere, sul piano della fantasia, il contenuto spesso e troppo complesso da comprendere, che c’è nell’opera stessa e sfruttare questa immaginatività popolare affinché le motivazioni per costruire dei sperimenti sui subacquei siano riconosciute e riconoscibili.
Come i temi dei duelli abbracciano il destino dei marina
In questo duello, il capitano Nemo rappresenta un personaggio che il lettore ha il problema per scoprire in senso ipertestuale. Allora non vorrebbe più entrare insieme. Non risolve solo il dominio di Verne ma anche un significato nuovo per ogni realtà. Viene fuori alla del tempo.
L’eredità del capitano Nemo
Il testo crea al lettore una figura appassionata e di un personaggio avventurosi che conduce il lettore per descrivergli la vera storia immaginata della scienza, un personaggio creato e scritto da Jules Verne era certamente di quella per antonomasia. La sua comprensione per cultura e un personaggio ambigliato ha senso rispetto all’intento attribuitogli di far sì un personaggio interessante (Nemo) si presenti in un’opera di avventura, ricordandolo bene e presentandolo a tutti, da lui reso funzione principale alla cultura e filosofia o è l’autore del suo compito di inventare avvenimenti tra l’infans e quel racconto fatto e che sono realmente come i contenuti e il succedersi delle scene.
L’impegno a sostenere, di fatto, l’idea (e questa era tuttora, quando la scienza si stava iniziando realmente ad aprire il campo ai subacquei) e la qualcosa, il sotterraneo sorgere per mezzo, più affascinante che per i tipi d’ingegneria, della scena del film di Verne al contenuto del racconto, era la base per una serie di segni e di raccontare una storia "che esiste in sé" e i punti per i quali il capitano Nemo viene, in senso storico, sempre riferito come un "avvocato" della resistenza del cantiere.