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Un Linguaggio Non Per Tutti: Comprensione E Abilità

Introduzione

Negli ultimi anni, sono state riscontrate numerose differenze individuali nella percezione e nell’analisi dei dati linguistici, portando ad un controverso concetto: il linguaggio non per tutti. Questo fenomeno afferisce alla comprensione linguistica e all’abilità comunicativa, con un’ampia varietà di deficiti e di problemi che compromettono la comprensione del linguaggio. In questo articolo, esploreremo le principali caratteristiche di un linguaggio non per tutti, sottolineando le prove scientifiche e i casi di studio.

Definizione e Caratteristiche

Il linguaggio non per tutti si riferisce a una gamma di disturbi e di difficoltà che impediscono alla persona di comprendere, di elaborare o di utilizzare il linguaggio con efficienza. Tra questi, possiamo citare:

  • Dislessia: una condizione che si caratterizza per la difficolta nel leggere e nello scrivere, causata da problemi della lettura di sinistra-al-la destra.
  • Afasia: una condizione che provoca danni ed interruzioni alla comunicazione verbale, provocata da danni cerebrali.
  • Trovatatutto: una sindrome che compromette la capacità di comprendere e di ricordare, in combinazione con deficit di attenzione e di pianificazione.

Consigli Pratici per Promuovere la Comprensione Linguistica

Tre strategie efficaci per favorire la lettura, la scrittura e la comunicazione includono:

  1. Strategia di pre-addestramento alla fruizione testuale: la lettura mirata dei testi.
  2. Igiene della lettura: l’esposizione ai tipi di linguaggio.
  3. L’esercizio linguistico guidato: combinare sempre il linguaggio con cose concrete visive

In questi disturbi si manifestano alterazioni nel trattamento linguistico, nella realizzazione lessicale o combinata, nell’uso di paratassi, nella creativita lessicale, ma anche nella gestione e produzione di metaforiche sinonimie.

Scienze Cognitive e Linguistica

La comprensione linguistica è un compito complesso che richiede l’integrazione di molte abilità cognitive, tra cui la percezione, l’attenzione, la memoria, il riconoscimento lessicale e la comprensione grammaticale. Le ricerche neurocientifiche hanno dimostrato che il linguaggio è rappresentato in molte aree cerebral, comprese le aree motorie e sensoriali.

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Casi di Studio

Un caso noto di linguaggio non per tutti è quello di Theomachon, un romanziere greco che utilizzava sempre le stesse parole per rappresentare le scene, impazziva e utilizzava le identiche parole per rappresentare le scena, perdendo ogni realismo.

Un altro caso noto è quello di Nicolas Ortolan, un poeta italiano che utilizzava sempre la seconda persona plurale per parlare anche al singolare.

Conclusione

Un linguaggio non per tutti rappresenta una sfida importante per le scienze cognitive e linguistiche, richiedendo un approccio interdisciplinare e una comprensione approfondita delle basi neurali del linguaggio. Gli studi in corso stanno fornendo nuove informazioni sulla fisiologia del linguaggio, suggerendo nuove strategie interattive per migliorare la comunicazione linguistica e favorire la comprensione. Notare come l’accesso al linguaggio coinvolge processi contemporanei complessi da mettere a sistema perfettamente flessibili.

Referenze

  • WHO – Sindrome del linguaggio non per tutti: una risorsa online offerta dalla Organizzazione Mondiale della Sanità.
  • NIH – Centers for Disease and Control and Prevention (CDC): i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, divisi internamente in:
    • NIDA – Centro per la tossicodipendenza, l’alcool e la dipendenza
    • NCATS – Centro per la Sindrome del linguaggio non per tutti
  • EAPC – Società Italiana di Linguistica, fondazione istituita nel 1859.
  • De Nada: Società Italiana di Neuropsicologia, fondata nel 1977