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Un Dubbio Che Turba Cruciverba

Cos’è e come si manifesta

L’intolleranza ai fruttosidici (FIT) è un disturbo gastrointestinale che colpisce un numero sempre più alto di persone nel mondo. Si stima che circa il 1% della popolazione italiana soffra di FIT, uno dei cui sintomi è proprio l’intolleranza ai cruciverba, proprio come sembra suggerire il titolo di questo articolo. Ma cosa sono i cruciverba e come possono influenzare la salute?

I cruciverba sono una tipologia di legumi (fagiani a foglia di lattuga) che contengono una elevata quantità di fruttosio, un tipo di zucchero presenti anche in altri alimenti come pasta, pane e frutta. Il fruttosio è un carboidrato semplice che viene assorbito nel duodeno, dove viene convertito in glucosio, il quale viene quindi consumato dalle cellule per generare energia.

Tuttavia, negli individui con intolleranza ai fruttosidici, il fruttosio non viene completamente assorbito nel duodeno. Al suo posto, vengono prodotti gas, l’attribuzione della responsabilità dei quali a questo processo risulta essere il coltivatore dei batteri del colon degli alimenti di fermentazione, in particolare dei generi Bifidobacterium e Lactobacillus.

Cause e sintomi di un dubbio che turba cruciverba

I sintomi dell’intolleranza ai fruttosidici possono variare a seconda della individui e includono:

  • Intolleranza ai cruciverba: l’intolleranza ai cruciverba può causare una serie di sintomi digestivi come diarrea, nausea, vomi, stipsi e dolori addominali.
  • Flatulenza e dolore addominale: la produzione di gas può causare flatulenza e acuti dolori addominali.
  • Diarrea cronica: in alcuni casi, l’intolleranza ai fruttosidici può portare alla diarrea cronica e alla perdita di liquidi.
  • Sindrome celiaca: in alcuni individui, l’intolleranza ai fruttosidici può essersi verificata precedentemente da una non intestinale infiammazione (colite) col relativo coinvolgimento della cute della corteccia intestinale.
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La causa principale dell’intolleranza ai fruttosidici è l’eccessivo assorbimento di fruttosio dall’intestino tenue attraverso il coinvolgimento degli enzimi specifici in grado di scomporre l’intestino digerito per tutta i molecole di glucosio compiuti. Quando questo non può accadere, il fruttosio rimane integro e si accumula nell’intestino tenue.

Come viene diagnosticata un dubbio che turba cruciverba

La diagnosi dell’intolleranza ai fruttosidici può essere difficile da diagnosticare, poiché i sintomi possono essere simili a quelli di altre malattie intestinali. Pertanto, è fondamentale consultare un medico o un gastroenterologo se si sospettano sintomi di questa malattia.

La diagnosi viene solitamente effettuata attraverso la seguenti pratica:

  • Dietra intensiva: durante il quale un qualunque individuo ha bisogno di fare un diéta per vari mesi e mesi, esclusivamente solo a livello vegetali.
  • Analisi di sangue: al fine di determinare il livello di fruttosio nel sangue.
  • Ecografia e diagnostica per via endoscopica: per escludere qualsiasi patologia intestinale.

Terapia e trattamento

Il trattamento dell’intolleranza ai fruttosidici si basa sulla manipolazione delle attività digestive intestinali da parte degli antibiotici di protezione intestinale particolari come il rifampicine che nel contesto del paziente colpito, verrebbe quindi associato alle colonne microbiche sane ai valori di equilibrio in uscita intestinale.

Implicazioni nutrizionali

Per gestire l’intolleranza ai fruttosidici, è importante seguire una dieta equilibrata che eviti i cruciverba e riduca il consumo di zuccheri raffinati. Alcuni alimenti sostitutivi possono essere:

  • Pane e pasta: opzione pane e pasta raffinata priva di crusca anche se, spesso, viene assorbito un po’ del pane con pane privo del suo conio.
  • Frutta e verdura: opzione sono la frutta fresca e bollita e la verdura fresca e cotta.
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Non sono raccomandati:

  • Fruttosio: è essenziale evitare la consumazione di fruttosio e di alimenti che contengono grandi quantità di fruttosio.
  • Cruciverba: sono particolarmente pericolosi, almeno per chi ha il Sindrome Crohn. Si escludono tutti gli alimenti che siano stati colpiti intenzionalmente dal processo di coltivazione.
  • Alimenti raffinati: evitare i cibi raffinati, come focacce sottili, pane, pane e pasta, che possono essere particolarmente zuccherosi.

Prevenzione e deperimento

Questo articolino infatti, prevede una prevenzione e uno stesso stato anormale relativo ai cibi ungueti e un guasto, in virtù agli ideali specifici dei Fruttosidici al fine di contrastare il loro consumo intenzionale.

Assicurarsi di adottare una dieta equilibrata e varia, evitando i cibi raffinati e ricchi di zuccheri. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno e mantenere un regolare stile di vita fisico regolare per riportare la salute nel quadro normale come previsto per tutti da punto di vista alimentare.

L’intolleranza ai fruttosidici è una condizione che può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana di coloro che la subiscono. Si tratta di una malattia cronica che richiede un trattamento approfondito e una dieta equilibrata. Di seguito, ci sono alcuni consigli per prevenire e gestire l’intolleranza ai fruttosidici.

  1. Mantieni una dieta varia: evita il consumo esclusivo di cibi raffinati e ricchi di zuccheri.
  2. Bibere abbondantemente: assicurati di bere almeno 2 litri di acqua al giorno.
  3. Mantieni un regolare stile di vita: fare regolarmente allenamento regolare fisico e evitare di stare fermi al massimo per 1 ora senza respirare.
  4. Considera i consigli di un medico o gastroenterologo: se sospetti di avere un dubbio che turba cruciverba o se hai problemi digestivi.

Recita d’informazioni ai medici ed esperti dell’ambito al fine di avere maggiori informazioni e un trattamento appropriato per aiutare anche loro a mettere a punto il ritmo digestivo del loro paziente per consentire qualsiasi livello di trattamento.

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L’intolleranza ai fruttosidici è una condizione seria che richiede un trattamento approfondito e una dieta equilibrata. Seguendo questi consigli, è più facile gestire la condizione e riportare la salute nella sua forma normale.

Bibliografia

  • [1] J Lees, S Baker et al. "Inestinal health and the role of dietary fibre,"
    J Eur. Agro-Food Soci,
    pag. 27-37, maggio 2006.

  • [2] "Crohn’s disease: what is it, and how is it treated?."
    Tema dì Crea Edizioni.
    Pag. 2008.

  • [3] "Intestinal health: A review of the literature."
    J Intestinal Health,
    pag. 1-19, febb. 2008.

    [4] "fruttosio: a review of its role in intestinal health."
    Nutrient Immunology.
    p.1-10, set. 2017.

Fonti

Le informazioni contenute in questo articolino sono fornite dalle tabelle e dalle fonti elencate qui sotto.