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Un Dolce Dopo Il Dinner: Le Scienze Alla Base Di Questo Abito Italiano

L’aver un dolce dopo il cena è un’istituzione in Italia, un’abitudine che sembra essere parte integrante della nostra cultura. Dopo il pasto principale, molti italiani scelgono di terminare la giornata con un dolce, un caffè o un’acqua con pomelo. Ma cosa sta dietro questa abitudine?Qual è la scienza alla base di questo comportamento e cosa potrebbe essere il consiglio migliore per quello che riguarda una dieta equilibrata?

La storia e la cultura

La tradizione di avere un dolce dopo il cena in Italia risale a secoli fa. In passato, i dolci erano una fonte di energia e di conforto dopo una lunga giornata di lavoro e di attività fisiche. Oggigiorno, ancora oggi, svolgono un ruolo importante nel regolamento del metabolismo e nella relaxation dell’A Italia.

Secondo un’inchiesta condotta dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), il 70% delle persone in Italia afferma di avere un dolce dopo il cena almeno una volta a settimana. E ciò nonostante il 70% delle persone ha fumato per la prima volta a un’età inferiore o pari a 18 anni.

La fisiologia e le scienze

Ora, maomettiamo un po’ prima di passare alla storia e alla cultura. Per capire meglio cosa sta dietro l’aver un dolce dopo il cena, dobbiamo esplorare la fisiologia del nostro corpo e le scienze che governano il nostro metabolismo.

Oltre il primo pasto, il nostro corpo entera la fase di digestione del cibo. Il consumo di un pasto magro e il mantenimento del metabolismo cellulare sono regolati da un piccolo impulso di insulina prodotto dall’ipofisi, una piccola ghiandola situata sottocilexica alla splanchno-cranica.

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Accanto al primo pasto, si consumano delle sostanze calo-re di etere che, una volta assorbite, vanno nella fisiologia finale -deposizione ed escrezione- e al consumo del pasto finale del giorno. Risultato l’insulina concentra i metalli in circolo stimolando il ritorno in circolo dei grassi dell’insulina nelle lipida del sangue. Questo comportamento non è meramente una reazione meccanica a una reazione chimica ma è governato da una serie di segnali chimici, fisici e biologici.

Una delle più importanti delle segnali chimici, in questo caso è l’interazione tra la sostanza dolce e il nervo ottimale di sapore. La sostanza dolce attiva il nervo ottimale dell’asse prinsi-oppio e interagisce a livello delle lipasi, permettendoci una produzione di dopamina, una sostanza chimica che attraversa le neurotrasmettenti e le serve per il comportamento razionale. Ecco perchè ci piace, poiché la dopamina è una parte importante per il comportamento salutare.

Politiche sanitarie

Le politiche sanitarie dell’Unione europea

In linea con l’alto rilievo dei benefici per la salute di una dieta equilibrata, il Consiglio dell’Unione Europea ha stabilito una retribuzione massima dello 0,7 contro i costi delle cure mediche per ogni tasso vitale medio che aumenta il consumo di cibi calo-re.

L’obiettivo di raggiungere il tasso vitale medio di 75 per il cinque anni successivi è strategicamente azionato dalla Commissione dell’Unione Europea.

Per gli stessi obiettivi, la Commissione Europea raccomanda di svolgere uno studio sulla correlazione tra il consumo di cibi calo-re e il consumo di cibi dolci ogni due anni, nel rispetto dei termini dell’art.4 del Regolamento n. 1925.

Relazioni con altri studi:

Secondo un’analisi pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology e Metabolismo (2020), la associazione tra il consumo di cibi dolci e l’obesità è legata all’aumento del consumo di cibi calo-re. Tuttavia, la relazione tra il consumo di cibi calo-re e l’obesità è complessa e dipende da vari fattori, comprese l’età, il sesso, il livello di attività fisica e le preferenze alimentari.

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Anche l’altro studio ha concordato che il consumo di cibi calo-re è correlato con un aumento del consumo di cibi dolci, ma ha inoltre sottolineato l’importanza dell’elevato livello di attività fisica, dell’ dieta diversificata e della gestione dello stress per prevenire l’obesità.

La correlazione tra il consumo di cibi calo-re e il consumo di cibi dolci è stata confermata anche da uno studio pubblicato sulla rivista Internation Journal of Obesity (2019). I ricercatori hanno evidenziato che i componenti dei cibi calo-re, come le fibre e i grassi sani, possono aiutare a ridurre il consumo di cibi dolci e a regolare il metabolismo.

Dove possiamo imparare qualcosa?

Sebbene ci sia stato tante scoperte ci sono aspetti che molto potremmo imparare al riguardo l’aumento del consumo di cibi dolci possono causare alcuni cambiamenti nell’immunità. A livello di apprezzamento, per avere una buona salute, debbo avere un adeguato consumo di alimenti sani e anche hanno una attività fisica sul caso.

Risultato una moltiplicazione del consumo di alimenti calo-re sani e anche averli con uno studio di regolarità che ci consente di capire come il corpo è.