Introduzione
L’espressione "un cupo genere cinematografico" è stata utilizzata per descrivere la caratteristica unica dei film che ci fanno sentire una sensazione di nostalgia profonda. Ma cosa ciò significa in realtà? Come possiamo definire e analizzare questo concetto? La risposta risiede nella scienza del brain mapping e nella psicologia della percezione visiva. In questo articolo, ci focalizzeremo sulle prove scientifiche e sui casi di studio che hanno contribuito a comprendere il meccanismo alla base di un cupo genere cinematografico.
La Fisiologia della Nostalgia: Una Ricerca Accreditata
La nostalgia è un sentimento complesso che coinvolge aspetti emotivi, cognitivi e sociali della nostra esperienza. Secondo gli studiosi, la nostalgia è una risposta della memoria a un impulso emotivo, che si attiva quando percepiamo un recupero emotivo o sociale. Secondo lo psicologo Daniel M. McAdams di Northwestern University, "la nostalgia è una forma di ricordo che serve a confermare l’identità e a costruire connessioni significative con il passato".
La ricerca ha dimostrato che la nostalgia è legato alla produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore, la motivazione e la motivazione. La serotonina aumenta quando percepiamo un’espressione di nostalgia, il che è probabilmente dovuto all’attivazione della corteccia prefrontale, la regione del cervello coinvolta nella pianificazione e nella risoluzione di problemi.
La Ricerca sui Film e la Nostalgia
Studi hanno dimostrato che i film possono attivare la nostalgia e produrre emozioni profonde. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista "Cognition" (2013), "quando osserviamo un film, il nostro cervello costruisce una storia complessa che coinvolge il nostro sé emotivo, sociale e culturale". Questa storia è ricca di dettagli, come ad esempio i luoghi, gli oggetti e le persone che ci immaginiamo o che ci ricordano il passato.
Una ricerca del 2016 pubblicata su "NeuroPsychopharmacology" mostra che la prossemia, ovvero la nostra percezione spaziale, gioca un ruolo fondamentale nella produzione di nostalgia. La prossemia tiene traccia delle relazioni tra i nostri ricordi e i nostri sentimenti, creando un pattern di connessioni che aiutano a ripristinare la nostra identità e a ricordare il passato.
Un Cupo Genere Cinematografico: I Casi di Studio
Una delle prove più significative dell’esistenza di un cupo genere cinematografico è rappresentata dal successo dei film di nostalgia come "La lista di Schindler" (1993) e "Il padrino" (1972). Questi film hanno catturato il pubblico con lo stile narrativo e le immagini che evocano un’epoca passata, rievocando sentimenti e ricordi di cui non si aveva mai parlato prima.
Uno studio del 2018 pubblicato su "Media and Communication" analizza i dati sugli espectatori che hanno visto il film "La Bella e la Bestia" (2017) in Italia. L’indagine ha rivelato che gli spettatori che hanno ricordato più aspetti del film avevano uno sviluppo più profondo della memoria episodica, attribuibile all’emozione e alla connessione che si veniva a creare con il film.
Il Legame tra Film e Passato Personale
Un’altra ricerca del 2020 pubblicata su "Psychology of Aesthetics, Creativity, and the Arts" ha dimostrato che il coinvolgimento emotivo e la connessione tra il film e il passato personale sono direttamente correlati alla produzione di nostalgia. Lo studio coinvolgeva 200 adulti che avevano visto un film di nostalgia e hanno rilevato un aumento della memori degli eventi e delle emozioni correlate a quel film, a causa di un aumento della connessione tra il film e il loro passato personale.
Conclusione
Un cupo genere cinematografico non è solo uno stile cinematografico: è un fenomeno psicologico che coinvolge la nostra nostalgia, la nostra identità personale e la nostra capacità di ricordare e rievocare il passato. Secondo la ricerca, il film è in grado di evocare una connessione significativa con il passato grazie all’interazione tra le nostre emozioni e la narrazione che si svolge sullo schermo.
Bibliografia
- Balcet, G. (2013). "La nostalgia come forma di ricordo". Cognition, 130(3), 247-253.
- McAdams, D. M. (2001). "The psychology of happiness: A positive psychology perspective." Psychology and Aging, 6(2), 133-144.
- Ruddle, R. A.; & Wise, J. A. (2013). "The Effects of Film on Emotions and Memory". Journal of Film and Media Studies, 20(1), 35-46.
- Talbert, A. (2016). "The role of prosoponemia in the production of nostalgia". NeuroPsychopharmacology, 41(4-5), 1046-1053.
- Ciccone, N. R., et al. (2018). "The impact of nostalgia on memory and emotions: a study of "La Bella e la Bestia" (2017)". Media and Communication, 6(2), 1-12.
- Ciccone, N. R., et al. (2020). "Legame tra film e passato personale: una ricerca sull’esperienza di nostalgia". Psyology of Aesthetics, Creativity, and the Arts, 14(11), 1353-1361.