L’arte di velocizzare sulle strade del ciclismo professionistico è un’opera d’arte che richiede una combinazione perfetta di abilità fisiche, strategia tattica e condizioni psicologiche ottimali. Un ciclista da cima come Coppi, simbolo di questo sport, ha saputo compaginare queste variabili per diventare il più grande corridore della sua epoca. Ma cosa lo rende così speciale? Quali sono i segreti della sua performance atletica? In questo articolo, cercheremo di approfondire la scienza dietro la figura di un ciclista da cima come Coppi, analizzando le scoperte più recenti della ricerca e presentando studiosi esperti.
Physiology and Training
Il corpo di un ciclista da cima come Coppi è un perfetto esempio di come la fisiologia umana possa essere modificata con l’allenamento. La capacità di utilizzare l’ossigeno è aumentata grazie ad una maggiore densità muscolare; questa risorsa dell’allenamento è l’arteriolarizzazione: con un maggiore numero di arteriole, il corpo può permettere al sangue di raggiungere i muscoli senza restrizioni. La capacitazione dell’organismo di consumare l’ossigeno è massimata da un allenamento continuo.
La lunghezza della muscolatura è un fattore importante. Un muscolo lungo assorbe e stira rapidamente nel corso dell’allenamento, consentendo una buona potenza e performance. Oltre alla potenza, le proporzioni dell’Arena delle Forze del corpo (FRC) di un atleta sono variabili rispetto all’allenamento.
Prolungamento della capacità mentale e ricerca in termini di positività delle emozioni
Nonostante l’aspetto fisico di un ciclista da cima sia la forza primaria, l’interazione tra psicologia e allenamento è quantitativamente prioritaria. Da sempre un grande allenatore come Giuseppe Tonani, amico e allenatore di Fausto Coppi, sottolineava l’importanza dell’insegnamento atletico. Non si tratta solo di forza e velocità, ma dell’interazione tra corpo e mente durante un allenamento.
Per le personalità atletiche specializzate come Coppi, la sensibilità alle circostanze è composto da tre fattori: la rappresentazione attiva dei sentimenti, valutate le reazioni di imbarazzo intrinseco, e la consapevolezza cognitiva degli aspetti positivi derivanti dall’ambiente. In altre parole, sono i loro sentimenti e reazioni che forzano la progressione.