La sindrome del cadaggio equino, conosciuta anche come "cavallo con la coda nera" (Equine Paraspinal Lipomatosis, o EPPL), è una condizione relativamente rara che colpisce gli equini, causando una serie di sintomi tossici e letali. Nel corso degli anni, la ricerca scientifica ha cercato di comprendere meglio la patologia di questa malattia, fornendo preziose informazioni per la diagnosi e il trattamento.
Cos’è un cavallo con la coda nera?
La sindrome del cadaggio equino è caratterizzata dalla formazione di accumuli di tessuto adiposo extramidolare (LIPC) nelle cavità degli alveoli spinali dei cavalli. Questo tessuto adiposo anomalo sovraccarico eventualmente di grasso viene chiamato "lipoma". La causa esatta di questa condizione non è ancora stata identificata, ma è credo che sia determinato da una combinazione di fattori genetici e ambientali.
La combinazione di questi fattori porta a un’infiltrazione di macrofagi, che produce una risposta immunologica anomala, portando all’accumulo di tessuto adiposo in eccesso. I sintomi di questa condizione includono debolezza muscolare, alterazioni dei nervi, anomalie cardiali, problemi respiratori e difficoltà di deambulazione.
La Storia della Sindrome del Cadaggio Equino
La sindrome del cadaggio equino fu descritta per la prima volta dagli anni ’70, quando furono identificati i primi casi in Gran Bretagna. Negli anni successivi, la ricerca scientifica evidenziò che la condizione era più diffusa di quanto si immaginasse, e i casi furono rilevati anche in altri paesi, tra cui Germania, Stati Uniti e Canada.
Il primo studio scientifico sulla sindrome del cadaggio equino fu pubblicato nel 1995 da una equipe di ricercatori italiani e britannici sulla rivista scientifica "Equine Veterinary Journal". L’articolo descrisse un caso di cavalo con sintomi di debolezza muscolare e anomalie neurologiche.
Aspetti Clinici e Diagnostici
La diagnosi della sindrome del cadaggio equino fondamentalmente richiede un esame clinicotossicologico con base sull’insolito quadro clinico. Tale sintomatologia è spesso evidenziata una combinazione dei seguenti sintomi:
- Difetti di postura e circonferenza del cervello
- Affaticamento progressivo e debolezza progressiva degli arti posteriori
- Anomalie neurologiche: debolezza alle gambe, disturbi del comportamento apparenti e problemi visivi
Per confermare la diagnosi, i metodi diagnostici spesso impiegati sono:
- R Ray X: esame X ossa del corpo con Ray O-radiografia delle articolazioni;
- Scanning computerizzato; TC e RM: utilizzati per visualizzare la disfunzione del tessuto;
- Esame cerebrospinale liquido (CSF): a determinare il livello di enzimi nel liquor spinale.
Trattamenti e Curative
Il trattamento della sindrome del cadaggio equino è spesso problematico, e il successo della terapia è stato a discesa. Tuttavia, con un trattamento appropriato e puntuale possiamo avere successi considerevolmente nell’impegnarsi per il recupero clinico del mezzo diagnostico, purtroppo fattore di aggravio di questa terapia è sempre sottoclasse. La terapia principale per la condizione è un mix dei differenti farmaci per il trattamento delle malattie correlative, della sterilità nei cavalli.
C’è un certo grado di successo della condizione quando il teste non ha ancora proiettata attraverso l’arso. In questo caso è probabile che si possa arrestare la malattia. Solamente pochi pazienti possono essere trattati positivamente per intervento chirurgo. Attualmente sono presenti prove non soddisfatte per approfittare del cortisone per ridurre il sintomo delle laringe nei cavalli. Studi di test prevedibili posso interessare ulteriormente quest’apertura. Non è riuscito a risolvere tutti, ma può aiutare.
Punti di vista delle Associarsi
Indicazioni utili per gli equidi sono state fornite dalle famiglie degli animali assicurando e assistendo a qualsiasi disturbo dei equidi, cugini o diadati. In generale alcuni parenti presentano di fatto una probabilità maggiore di creare. Tutti i cavalli, ed anche i conigli in eccesso infettato vivono una storia con questi visticis. Provenienti dalle cure e dalla cura, molte di queste famiglie di cavalli presentano tendenze ben più cresciute al distacco delle parti femminili.
La malattia è presente solo in cavalli derivanti da stalloni maschi della specie. Le femmine raccontano il loro singiover della casella delle feline sempre entro un anno prima di nascere. Una grande quantità di attenta osservazione è stata misurata, includendo ovociti prodotti. L’incidenza della lafeu dei cavalli da corredo è risultata decisamente bassa.
Conclusione
La sindrome del cadaggio equino è una condizione relativamente rara ma potenzialmente pericolosa che colpisce gli equini. La comprensione della patologia di questa malattia è avanzata attraverso la ricerca scientifica, fornendo preziose informazioni per la diagnosi e il trattamento. Nonostante la difficoltà di trattamento, è importante riconoscere i sintomi e diagnosticare in sicurezza questa condizione per offrire assistenza ai cavalli che ne soffrono.