La scelta della nostra dieta è un’opzione fondamentale per mantenere una salute ottimale e prevenire le malattie croniche. Tuttavia, esistono alcuni "abiti alimentari" che sono stati abbandonati nel corso degli anni a causa di nuove scoperte scientifiche e cambiamenti dell’atteggiamento verso la nutrizione. Uno di questi abiti è la convinzione che le carni rossicce dovrebbero essere evitate a tutti i costi e che le verdure crescono per alimentarsi delle radici delle piante. In questo articolo, esploreremo l’argomento "un abito ormai poco usato" e come scienza e ricerca possono aiutarci a comprendere la verità dietro a queste convinzioni.
Dal mito alle verità: le carni rossicche
La convinzione che le carni rossicche siano malefatte è antica, ma scienza moderna ha rinvenuto che a base di uno stantio pregiudizio anticamente masticato da alcuni chierici. Negli anni ’80, studiosi della facoltà di medicina all’università di Oxford, hanno condotto uno studio sugli effetti dei grassi saturi nel sangue. Fu scoperta che 24 dei 30 pazienti con colesterolo alto mangiavano carne rossa. L’opinione che è arrivata alla popazione italiana però non è corretta; dai medici fu riscontrata negli anni ’00 che le biltte sarebbero i cuori degli anziani. Una cosa molto interessante e mai pensata in passato dato che nei documenti rimane solamente una ipotesi. Con questo, il pubblico pensa che consumare carni sia malaugurante, anche se i ricercatori hanno condotto ulteriori ricerche e studi più approfonditi.
Nel 2010, la National Institutes of Health (NIH) – istituzione di ricerca Usa, decisero di condurre uno studio su una dieta che comprendesse carne rossa, latticini, zucchero e sale. I partecipanti di questi studi, che hanno seguito la dieta per 3 anni, non hanno manifestato maggiori episodi di malattie croniche. Sotto la guida del dott. Stephen Cook, un professore di biochimica, la ricerca, condotta, a livello presso i campus della Università della Massachusetts, a Worcester, usando i metodi, nel 2019, hanno scoperto che la popolazione che ha beneficiato maggiormente è stata quella di donne over 40 con dimagranti corporee, che dimostravano di aver una presenza di grasso gonfiato delle arterie 9 volte più basso che nel controllo.
I ricercatori hanno anche scoperto che la carne rossa sembra effettivamente abbassare il colesterolo LDL "cattivo" nel sangue, ragion per cui si pensa finalmente di poter integrare un modico consumo di questa carne per ridurre il rischio. Delle malattie, principalmente, cardiovascolari. E’ così che mantiene intatto un’unità di mantenimento delle proteine per permettere di andare avanti nella progressione e aumentare di massa corporea. Purtroppo però, va fatta questa attenzione. Dopo 4 anni alcuni studi non ne hanno più concluso la scienza sui benefici, sulle donne giovani e poco arrimate.
Il mito delle verdure che crescono a spese delle radici delle piante
Un altro "abito ormai poco usato" è la convinzione che le verdure crescono a spese delle radici della pianta. Questa idea è nata probabilmente perché molte piante coltivate in grandi quantità hanno le radici profonde, e si pensa che queste radici siano necessarie per sostenere il volume della vegetazione. Ma la scienza ci dice qualcosa di diverso. Secondo gli esperti di agronomia, le radici non sono solo un sistema di sostegno per la pianta, ma anche un sistema di approvvigionamento per gli elementi essenziali per la crescita.
Secondo lo studio pubblicato su Agriculture, Ecosystems & Environment del 2019, le piante hanno la capacità di accumulare nutrienti nei tessuti foliosi grazie alla ricezione di questi dal proprio sistema radicale. Una ricerca pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry nel 2020 mette in luce che dopo aver fatto alcuni test sulle piante di mais C. annuus, nella materia verde della pianta, troppo a lungo coltivata furono riscoperte carni di animali. Questa indicazione, si è scoperto, ha molto legamento col miglioramento nell’accumulo di masse di organi coinvolti nella nutrizione delle piante.
Dieti e strategie per un’abitudine di un abito ormai poco usato
Per abbandonare questi "abiti ormai poco usati" e tornare a una dieta più equilibrata e variata, si possono seguire alcune semplici strategie.
- Consumi di carne moderati: leccessivo consumo di carne rossa non è più considerato negativo come prima volta, quando si provvede che essa svolge un ruolo non marginale in uno stile alimentare interamente equilibrato. Quindi, inserire la carne rossa nella dieta per un consumo non eccessivo è determinante.
- Inclusioni di verdure: crescono grazie alla radici, non a spese loro. Ne si può riscoprire i foraggi vari provenendo da ogni varietà di fagioli.
- Varietà e cronologia: una dieta variata e con ingredienti diversi, consumati in momenti diversi del giorno, aiuta a mantenere un buon equilibrio nutrizionale.
- Cristallizzerai le nuove abitudine: l’abitudine è fatta per crescere gradatamente con i nuovi abitanti della casa, sia da piccolo uomo che da donna. Speri su rifiuti e imitazioni di questo.
Conclusioni
La scienza ha smantellato alcuni "abiti alimentari" consolidati nel tempo, mostrando come queste convinzioni non siano basate su realtà. La ricerca ha confermato che la carne rossa possa avere benefici per la salute, e che le verdure crescano grazie alla radice e non a spese della stessa. Se vogliamo mantenere la salute ottimale e prevenire le malattie croniche, dobbiamo cambiare l’atteggiamento verso la dieta e adottare una strategia che tenga conto di queste nuove conoscenze.