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Sta Tra Il Commediografo E Il Tragediografo: Un Confronto Tra Due Mondi Artistici

Scienza nel teatro

Il teatro è un artificio che ha permesso alla umanità di esprimere le emozioni, le passioni e i conflitti in modo unico e universale. Tra i più noti rami del teatro, ci sono il commedia e la tragedia. Queste due forme letterarie hanno una lunga storia, con radici che risalgono alla Grecia antica, e hanno evoluto nel corso dei secoli per rispecchiarci i tempi e le esigenze della società.

Il commediografo

Il commediografo è l’autore di opere teatrali che nascono dall’idea di ridere e di divertirsi. Questo genere di commedia è più leggera e facile da comprendere rispetto alla tragedia, e solitamente si focalizza sull’impegno di personaggi comici e sulla risoluzione di conflitti comicanti. Il commediografo cerca di creare un’atmosfera di leggerezza e di umorismo, che ricontesta alla società attuale e ne offre una critica subdola.

In base alle ricerche sulla psicologia del linguaggio di Karl Popper e sulla teoria della ratzia a cio non conforme di Albert Bandura, è evidente che il commediografo utilizza la risata come strumento per distrarre il pubblico per far trascurare, in momenti di preoccupazione sociale, le questioni proposte dai personaggi comici in musica o in spettacolo.

Secondo l’etnopsicologia di Franz Boas, il commediografo richiede al proprio pubblico qualche divulgazione dell’interesse più leggera, per uscire di fuori dal "canone di riferimento". In seguito l’utente di spettacolo, potendo godersela, è meno suscettibile di interrogarsi o tormentarsi dall’ermematia del contenuto.

Il tragediografo

Il tragediografo, invece, si occupa di creare opere che affrontano temi più serii e pesanti, come la morte, l’amore e la giustizia. Questo genere di teatro è più serio e spesso si focalizza sull’ingresso di personaggi dramatici e sulla risoluzione di conflitti drammatici. Il tragediografo cerca di creare un’atmosfera di malinconia e di profondità, che rappresenti la realtà più amara della vita umana.

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Secondo la filosofia dell’essere di Mario Veglio, il tragediografo è in continua ricerca della verità più profonda e universale, assente nell’appartenenza più superficiale del commediografo. Questo perché la tragedia è la forma artistica che cerca di trasformarsi a se stessa diventando l’esperienza proiettata sull’umano nel profondo delle profondità profane della coscienza umana. Il tragico rappresenta simbolicamente la parte dei processi internali della persona e solo così emergono ciò che definiscono i conflitti interni di un individuo, nella sua vicenda sociale.

Paragono tra commediografo e tragediografo

In sintesi, il commediografo e il tragediografo rappresentano due mondi artistici diversi, con obiettivi e strategie diverse. Il commediografo cerca di creare un’atmosfera di leggerezza e di umorismo, mentre il tragediografo si occupa di creare un’atmosfera di malinconia e di profondità. Entrambi i generi hanno il potere di influenzare la società e di riflettere la realtà attuale.

La scrittura teatrale è un’arte che utilizza il linguaggio e lo spazio per esprimere i pensieri, le emozioni e le esperienze umane. Il commediografo e il tragediografo giocano un ruolo importante nel rappresentare il mondo sociale e politico, ma anche la propria esperienza interna profana e il profondo estinto suo impenetrabile essere.