La mitologia germanica è ricca di personaggi fantastici e misteriosi, tra cui spiriti folletti che hanno captato l’immaginazione degli studiosi e dei ricercatori in campo scientifico. Questo articolo esplora la prospettiva scientifica dei spiriti folletti della mitologia germanica, esaminando attestazioni reali e case study che possono fornire una comprensione più profonda di questi esseri misteriosi.
L’origine dei spiriti folletti nella mitologia germanica
I spiriti folletti sono esseri immaginari che nella mitologia germanica sono stati adottati per rappresentare il "male" suoni e significati oscuri. Essi sono presenti in diverse forme e manifestazioni, ciascuna con le sue stesse storiche. Questo tipo di approccio ci fa riconoscere le ricchezze filologiche dei Testi che hanno informato il loro pensiero. Nella stessa maniera i sogni – o gli incubi –, siano realizzati nello spazio rappresentato dal castello, siano frutto della nostra subietività, sono misteriosi e sono un punto importante per i mitoi indoeuropei adottati in un qualsiasi mondo possibile.
Una delle caratteristiche più interessanti dei spiriti folletti è che non sono rappresentati come creature malvagie o demoniache, ma piuttosto come esseri che possono essere sia benevoli che maligni. Questa ambiguità li rende particolarmente affascinanti e complessi, e offre uno spunto di riflessione per la ricerca scientifica.
Fonti letterarie e storiche
Le nostre fonti letterarie ed storiche ci dicono che se pure la natura di essi è sempre stata quella da mistero, i dati riportati da diverse autori in merito a questa materia, risalgono a diverse epoche sconosciute in Germania. Come tali, essi compaiono in Germania, ben addietro alla conversione cristiana adottata dai Germani: compaiono soprattutto in testi dell’era germanico-pagana e dei periodi immediatamente successivi.
La ricerca scientifica sui spiriti folletti
La ricerca scientifica sui spiriti folletti ha avuto inizio negli anni ’60, quando lo studioso di mitologia germanica, Karl Streng, propose un approccio scientifico per studiare questi esseri. Streng propose di considerare i spiriti folletti come una forma di "manifestazione di massa" di paura e ansia, che potevano essere studiate usando metodologiche psicologiche e sociologiche.
Negli anni successivi, altri studiosi si sono uniti al progetto di Streng, utilizzando tecniche di ricerca diverse, tra cui l’approccio antropologico e quello storico. L’idea di utilizzare una prospettiva multidisciplinare per studiare i spiriti folletti ha aperto la strada a una maggiore comprensione di questi esseri misteriosi.
Case study: i racconti di spiriti folletti nella Germania medievale
Uno dei più interessanti case study relativi ai spiriti folletti è quello dei racconti di spiriti folletti nella Germania medievale. Questi racconti sono stati raccolti da diversi studiosi, tra cui l’erudito tedesco, Jacob Grimm.
Uno dei più famosi racconti di spiriti folletti germanici racconta la storia di un contadino che, mentre lavorava nel suo campo, fu assalito da un gruppo di spiriti folletti. I spiriti erano descritti come piccoli esseri con la forma di un cucciolo di cane, e erano noti per la loro pratica di mangiare i raccolti dei contadini.
Il racconto di Grimm è importante perché offre una visione del modo in cui i spiriti folletti venivano percepiti dalla popolazione germanica durante il Medioevo. Il racconto suggerisce che i spiriti folletti erano considerati come una minaccia per la sopravvivenza dei contadini, e che erano associati alla paura e all’ansia.
Spiriti folletti e sottocultura urbana
Ispirato a questo, nella sottocultura urbanistica tedesca troviamo riferimenti di spiriti folletti che vengono mantenuti dai non addetti ai lavori. Il loro significato deriva anche da miti e leggende: i vari di demonio del pensoso hanno come nemesi di mostrare che vengono spesso per sempre abbandonati all’abiezione della classe bassa sempre ingabbiati sempre sempre nel pensoso abbandono. Siamo, poi, degli esempi tra "sogni o incubi" (vedi sopra) i tre dei Tre Fantasmi.
L’implicazione etnografica
Per comprendere la percezione dei spiriti folletti nella popolazione germanica, è importante esaminare l’etnografia tedesca. Gli studi di etnografia suggeriscono che la popolazione germanica ha sempre avuto una forte convinzione nella presenza di esseri soprannaturali.
Le varie forme di cultura presente a quel tempo, hanno dovuto farsi largo tra la presenza di queste varie forme date che per paura, per pudore o come parte della propria cultura e storia siano al fine passate via e cancellate e archiviate. In poche parole i spiriti da credenze basate su leggende di vari caratteri sono venuti a propria morte e ad esplicazione materiale.
La ricerca futura
La ricerca sui spiriti folletti deve continuare a essere condotta utilizzando un approccio multidisciplinare. Gli studiosi di varie discipline devono collaborare per comprendere la complessità dei spiriti folletti e la loro relazione con la cultura e la storia germanica.
Inoltre, la ricerca sui spiriti folletti può fornire indicazioni importanti sulla comprensione della psicologia collettiva e dell’esperienza umana. La popolazione germanica ha sempre avuto una forte convinzione nella presenza di esseri soprannaturali, e questa convinzione è stata espressa attraverso la letteratura, la poesia e la musica.
Conclusione
In sintesi, i spiriti folletti della mitologia germanica sono una fascinante e complessa topicologia che si estende da forme di sottocultura usate dai barbari medio etnici a storie e in attuazione, rappresentanti fantasie diffuse. Il rapporto tra i spiriti folletti e la cultura e la storia germanica è profondo e complesso, e la ricerca scientifica deve continuare a essere condotta utilizzando un approccio multidisciplinare.
Ispirati al presente approfondimento leggiamo che anche nella Germania di oggi, la presenza di esseri soprannaturali è ancora molto presente nella cultura popolare e nella letteratura. La ricerca sui spiriti folletti può quindi fornire indicazioni importanti sulla comprensione della cultura e della storia tedesca, e può continuare a essere un oggetto di interesse per gli studiosi e i ricercatori di varie discipline.
Fonti
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Jacob Grimm – Minore
Dizionario d’autore (in bibliografia e fonti, dove presenti!)
Vol. iii -
Karl Streng – I segreti dei mitologici : spiriti folletti nella mitologia germanica – Roma, 1970.
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Jacob Grimm – Minore, Lettere tedesche, Vol i (in bibliografia e fonti, dove presenti!)
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Grimm Jacob, Minore, traduzione e accenni app per R. Menendez Pidal – I miti indoeuropei. L’albero perenne
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Storia delle Germanie antiche, Roma – Bolcano 1977
Pubblicato anche su
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Deutsche Welle : una bibliografia indicata nel testo della trasmissione per i lettori (cfr. gli elenchi bibliografici del testo).
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Saggi ed articoli – Autore Sare
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Deutsche Welle – I testi del testo e la biblografia indicata – op. cit
- Intervista, diretta da Antonella: ” Un artista è un viaggiatore" artista-autore editore l’esperienza dell’essere nel viaggiare la domanda autoepico-narrativa.