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Si Dice Fissando Una Scadenza: Quel Termine Che Ci Fa Addossare Centinaia Di Euro Per Medicinali Non Essenziali

La risposta "si dice fissando una scadenza" è diventata un’iconica espressione che sintetizza il problema della discarica dei medicinali inutilizzati in Italia. Ma cosa significa veramente fissare una scadenza in questo contesto? E perché ci costano centinaia di euro quei medicinali che non ci servono più? In questo articolo, esploreremo le radici del problema, analizzeremo i dati scientifici e presenteremo alcuni casi studio per capire cosa si cela dietro quella frase.

La storia di un problema

L’Italia è considerata una delle nazioni europee con la spiaggia di medicinali inutilizzati più alta: secondo dati dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), nel 2022, quasi 1,3 miliardi di euro sono stati spesi dai cittadini per medicinali non utilizzati. Ma perché succede? Le motivazioni sono multiple ed interconnesse. Una ragione principale è la mancanza di una politica di controllo rigoroso sulle scadenze dei medicinali. Gli operatori sanitari e i potenziali acquirenti dei medicinali tendono a fissare una scadenza al primo giorno del mese successivo o di un periodo ristretto. Questo creerebbe una richiesta sovrastimata rispetto alla reale disponibilità di medicinali, contribuendo alla creazione di una "cifra di forzatura" a favore dell’industria farmaceutica, condannando quindi i pazienti alla spesa di medicinali inefficaci o non necessari.

Le cause della fissazione di scadenze

Un’altra ragione importante della fissazione di scadenze è la mancanza di una cultura della prevenzione e della gestione delle stime dei farmaci nel tessuto sanitario italiano. Un errore nascondono altri: come la mancanza di controllo dei costi dei farmaci, che fa sì che un paziente si trovi nella impossibilità di chiedere scusa per un rimborso del costo e come la mancanza di vere valutazioni. Pertanto la domanda di un farmaco quando si stima 1-2 settimane deve essere rinfrescata, spingendo quindi esponenzialmente a prenderlo anche se non lo si dovesse e finire con il lasciarlo rimanere ad anni dopo in giustificativo.

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Casi studio: gli esempi di un problema

Un caso studio importante è quello degli anziani: è noto che gli anziani sono più propensi a comprare medicinali non necessari, a causa di una maggiore paura per le complicazioni associate alla malattia. Questo è spiegabile per le pressioni comunicative e sociali e anche alcuni dati statistici. Infatti, la sola istanza della propria famiglia a preferire anche l’effettuare il farmaco può forse abbassare la famiglia della propria possibilità di accontentarla se ritiene che è inutile comprare. Inoltre, a causa dell’emergenza dell’accesso e della valorizzazione la quale in ogni caso, non è sempre semplicemente facile dare le informazioni giuste a persone di ogni età.

Un altro caso studio interessante è quello delle persone con malattie croniche: secondo alcuni studi, le persone con malattie croniche sono più propense a fissare scadenze e comprare medicinali non necessari. Questo può essere dovuto alla paura di soffrire di una possibile insufficienza, a causa di una possibile perdita di resistenza interiore e di una maggior difficoltà nella gestione dei farmaci da parte degli operatori sanitari.

Il ruolo del sistema sanitario

Il sistema sanitario italiano può giocare un ruolo importante nella prevenzione della fissazione di scadenze. Una politica di controllo rigoroso sulle scadenze dei medicinali, una maggiore informazione ai pazienti sui rischi di comprar medicinali non necessari e un sistema di gestione dei farmaci più efficace possono aiutare ad abbassare il numero di medicinali non utilizzati e a ridurre i costi per i pazienti. Il sistema sanitario può anche fornire informazioni per gli operatori sanitari e aumentare la consapevolezza dei pazienti sulle scadenze e sulla necessità di acquistare medicinali solo se realmente necessari.

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Le soluzioni

Per risolvere il problema della fissazione di scadenze, è necessario un approccio multidisciplinare. Ecco alcune possibili soluzioni:

  • La creazione di un sistema di controllo rigoroso delle scadenze dei medicinali, che tenga conto della variabile genetica e la reattività dell’acquirente o del paziente.
  • L’informazione ai pazienti sui rischi di comprar medicinali non necessari e la possibilità di avere un rimborso per la qualità di un farmaco.
  • La valorizzazione della prevenzione e della gestione delle stime dei farmaci nel tessuto sanitario italiano.
  • La creazione di un sistema di gestione dei farmaci più efficace, che tenga conto delle esigenze dei pazienti e delle scadenze dei medicinali.