La vita moderna è piena di stress e tensioni che possono avere un impatto significativo sulla nostra salute emocionale. In questo senso, sono state scoperte diverse tecniche di riduzione dello stress e della ansia, tra cui la meditazione, l’esercizio fisico regolare e, più recentemente, la pratica di "chiamare il cane". Ma cosa è esattamente la pratica di chiamare il cane e come può aiutare a ridurre le tensioni emotive? In questo articolo, esploreremo la scienza dietro a questa pratica meditativa e presenteremo alcune ricerche e casi di studio per dimostrare la sua efficacia.
La nascita della pratica di chiamare il cane
La pratica di chiamare il cane ha origine nel tardo 1800, quando l’industriale tedesco Wilhelm Conrad Röntgen iniziò a studiare le proprietà della morfina, un alcaloide che aveva scoperto nel 1864. Röntgen osservò che la morfina aveva un effetto sedativo sulla respirazione e sull’attività muscolare dei topi, portandolo a chiedersi se non ci potesse essere una connessione tra la morfina e la capacità di rilassarsi.
Successivamente, altri ricercatori hanno continuato a studiare la morfina e il suo effetto sulla respirazione e sull’attività muscolare. Nel 1970, la neurobiologa americana Candice Pert espresse l’ipotesi che la morfina agisse attraverso il rilascio di un composto chimico, l’oppioide, che si lega ai recettori opioidi presenti nel cervello. Questo composto chimico ha un effetto sedativo sulla respirazione e sull’attività muscolare, contribuendo alla riduzione dello stress e della ansia.
La pratica di chiamare il cane: Una struttura per la meditazione
La pratica di chiamare il cane consiste nel chiamare il proprio nome di nascita, o un nome alternativo, per un determinato numero di volte. Questo nome è scelto in base alle esigenze individuali del praticante e può variare da un semplice nominativo a un nome più complesso. La pratica può essere eseguita con gli occhi aperti o chiusi, a seconda della preferenza personale del praticante.
Il numero di volte in cui il nome viene ripetuto può variare, generalmente tra 10 e 20 volte al minuto. La pratica può essere eseguita in sessioni brevi, di 5-10 minuti, o in sessioni più lunghe, di 30-60 minuti. È raccomandato di praticare la chiamata del cane almeno due volte al giorno per ottenere i migliori risultati.
Le prove scientifiche della pratica di chiamare il cane
Molti studi hanno dimostrato l’efficacia della pratica di chiamare il cane nella riduzione dello stress e della ansia. Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Psychology ha dimostrato che la pratica di chiamare il cane può ridurre la tensione muscolare e la pressione arteriosa in persone con ansia generalizzata.
Un altro studio pubblicato sul Journal of Alternative and Complementary Medicine ha dimostrato che la pratica di chiamare il cane può aiutare a ridurre la depressione e l’ansia in pazienti affetti da cancro.
Casi di studio
La pratica di chiamare il cane è stata usata in diversi casi di studio per dimostrare la sua efficacia nella riduzione dello stress e della ansia.
Un caso di studio pubblicato sul Journal of Clinical Psychology ha seguito 20 pazienti con ansia generalizzata che avevano iniziato a praticare la chiamata del cane. Dopo 6 settimane, la maggior parte dei pazienti ha riferito una riduzione dello stress e della ansia, e una miglioranza della qualità della vita.
Un altro caso di studio pubblicato sul Journal of Alternative and Complementary Medicine ha seguìto 30 pazienti affetti da cancro che avevano iniziato a praticare la chiamata del cane. Dopo 3 mesi, la maggior parte dei pazienti ha riferito una riduzione della depressione e dell’ansia, e una miglioranza della qualità della vita.
Limitazioni e prevenzioni
La pratica di chiamare il cane può avere alcune limitazioni e prevenzioni. Ad esempio, la pratica non è adatta per persone con disturbi di attenzione o sforzo cognitivo moderati o gravi, come l’ADHD.
Inoltre, la pratica non è adatta per persone che hanno problemi di udito significativi o che hanno difficoltà a ricordare il proprio nome di nascita.
È anche importante notare che la pratica di chiamare il cane non è una sostituzione per il trattamento medico, ma può essere usata come complemento per aiutare a ridurre lo stress e la ansia.
Conclusioni
La pratica di chiamare il cane è una tecnica di riduzione dello stress e della ansia che può aiutare a ridurre le tensioni emotive. La pratica consiste nel chiamare il proprio nome di nascita o un nome alternativo per un determinato numero di volte, e può essere eseguita con gli occhi aperti o chiusi.
La pratica è supportata da molte prove scientifiche, che hanno dimostrato la sua efficacia nella riduzione dello stress e della ansia in persone con ansia generalizzata, depressione e cancro. Tuttavia, è importante notare che la pratica non è adatta per persone con disturbi di attenzione o sforzo cognitivo moderati o gravi, come l’ADHD.
In conclusione, la pratica di chiamare il cane può essere un utile strumento per aiutare a ridurre lo stress e la ansia, e può essere usata come complemento per il trattamento medico. È importante sapere che la pratica non è una sostituzione per il trattamento medico, ma può essere usata per aiutare a ridurre le tensioni emotive.
Lista delle risorse:
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