Il termine "scese nell’inferno da vivo" designate una condizione clinica in cui il paziente sperimenta costipazione acuta e ritardi nella defecazione, in alcuni casi associati a dolore addominale e sintomi gastrointestinali gravi. La malattia intestinale è spesso imputata al dysfunctionamento del transito intestinale e alla diminuzione dell’elasticità e della motilità dello stomaco. Questa condizione può colpire sia gli adulti che i bambini e occorre una diagnosi tempestiva per evitare conseguenze gravi per la salute, come la perforazione gastrica e l’insufficienza renale.
Causi e fattori di rischio
Gli scienziati hanno identificato diverse cause e fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo della scese nell’inferno da vivo. Tra questi troviamo la seguente relazione:
- Inadeguata ingestione di liquidi: la scarsa ingestione di acqua può portare allo sviluppo di costipazione e ridurre la capacità del trasporto intestinale.
- Ingestione di sostanze negli input alimentari: determinate sostanze, come i colesteroli contenuti negli alimenti ad alto contenuto di grasso, possono ostruire le vie di defecazione e favorire la scese nell’inferno da vivo.
- Fattori genetici: se il vostro genitore soffriva di queste condizioni, ci sono più possibilità che avrete pure voi.
- Sindrome di Crohn: la degenerrazione della mucosa epitheliotropica intestinale può causare riduzione dei gradienti trasportori per il trasporto delle sostanze e interferire con il ciclo di defecazione corpo.
- Cirrosi epatica: i pazienti che soffrono di malattia epatica possono regolarmente soffrire di problemi intesinali.
- Farmacoterapia: Tossine presenti nei farmaci come sedativi e ansiolitici possono indurre problemi gastrointestinali.
Sintomi e segni positivi
I sintomi della scese nell’inferno da vivo possono variare da paziente a paziente ma possono aversì includere:
- Dolore addominale costante: il dolore può variare da paziente a paziente e talvolta l’area in cui si sperimenta l’infelicità può dipendere.
- Costipazione e ritardi nella defecazione: i pazienti potrebbero sperimentare difficoltà a far defecare.
- Nausea e vomito: occasionalmente i pazienti possono sperimentare disturbi del linguaggio gastroenterico.
- Zaffate fumevoli dal retto
Trattamento e prevenzione
Il trattamento della scese nell’inferno da vivo è spesso multidisciplinare. Gli infermieri insieme con medici e specializzati nella digestione di sistemi si appoggeranno per fornire cure ai pazienti.
- Hydration curatela del paziente: incrementare l’intake idrico giornaliera può aiutare a migliorare la defecazione.
- Modificamenti dietetici: un’alimentazione variata, ricca di liquidi e glutene in abbondanza può prevenirne.
- Fisioterapia gastroenterica: può aiutare a mantenere i sintomi a livelli di base con esercizi di contrazione muscolare riflessiva.
- Chirurgia: in alcuni casi di grave estensione della malattia si applica la chirurgia per chiarire il sintomo o per prevenirne in futuro.