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Richiamo A Pie Di Pagina: Un’introduzione Ai Rischi Per La Salute

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Il richiamo a pie di pagina, anche noto come reflusso gastroesofageo, è un disturbo comune che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il reflusso gastroesofageo è la seconda causa più comune di malattie dell’apparato digestivo, dopo la flatulenza. In questo articolo, esploreremo i rischi per la salute associate al richiamo a pie di pagina, basandomi su evidenze scientifiche e studi di caso.

Cosa è il richiamo a pie di pagina?

Il richiamo a pie di pagina è un disturbo in cui il contenuto dello stomaco, in particolare l’acido cloridrico, torna nell’esofago, la gola e la bocca. Ciò può causare un senso di bruciore o ardore nella gola, addome o poppore. Il reflusso gastroesofageo è più comune nelle persone che sono in sovrappeso o obesi, ma può colpire anche persone in peso normale.

Cause e fattori di rischio del richiamo a pie di pagina

Il reflusso gastroesofageo è causato da una serie di fattori, tra cui:

  • La pressione anomala sullo stomaco, in particolare dopo le cene principali o durante l’assunzione di grassi o cibi pesanti.
  • Lo svuotamento dello stomaco troppo lento, il che può portare a un aumento della quantità di acido presente nello stomaco.
  • La sensibilità dello stomaco, che rende lo stomaco più propenso a contrarsi e a rilasciare acido.
  • I disturbi del muscolo scheletrico o neurologico, come la sifilide, la malattia di Parkinson o la sclerosi multipla.
  • L’esposizione a sostanze chimiche o farmaci, come gli antidolorifici o gli anticoncezionali.

I segni e i sintomi del richiamo a pie di pagina

I sintomi del reflusso gastroesofageo possono variare da persona a persona, ma includono:

  • Senso di bruciore o ardore nella gola, addome o poppore.
  • Dolore a crisi, spesso peggiorato da movimenti del corpo come tossire, risattare o stirarsi.
  • Rigurgito, che può essere seguito da asilia dell’acido nello stomaco.
  • Problemi di deglutizione e di alimentazione.
  • Problemi di sonno e di concentrazione a causa della disordinata attività notturna del reflusso.
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Diagnosi del richiamo a pie di pagina

La diagnosi del reflusso gastroesofageo viene effettuata attraverso una combinazione di metodi diagnostici, tra cui:

  • Anamnesi: il medico esamina la storia medica del paziente, includendo problemi di salute pregressi, dieta, attività fisica e farmaci assunti.
  • Esami di laboratorio: vengono effettuati test per escludere la presenza di altre malattie, come l’ulcera o l’epatite.
  • Ricerche esofagogastroscopiche: un esofagogastroscopio viene inserito attraverso la bocca per visualizzare l’esofago e lo stomaco e per esaminare la presenza di lacerazioni o ulcerazioni.
  • Monitoraggio 24 ore: il paziente indossa un dispositivo a sensore per monitorare la pressione e il pH di soluzione acida nel corpo.

Trattamento del richiamo a pie di pagina

Il trattamento del reflusso gastroesofageo è di importanza suprema nella riduzione dei sintomi e nella prevenzione di gravi complicazioni. Tra le strategie di trattamento, ci sono:

  • Modificare la dieta: ridurre il consumo di grassi, zucchero e cibi pesanti, e cercare di bere cibi in piccole porzioni, facendo anche altri alimenti, il consumo di più piccoli pasti, tra cui come pasto principale, pasto, spuntino e a fine pasto. Consiglio di tenere il pasto principale e la cena con il minimo dritto del post cena 300 minuti.
  • Evitare gli alimenti scatenanti: evitare gli alimenti che possono scatenare il reflusso, come l’ananas, la frutta secca, il peperoncino e l’alcol.
  • Elevare il letto: risolvere l’obiezione per dormire con un paio di costole posizionate non più a un angolo retto, ma piuttosto dietro una leggera pendenza di angolo a 30°. Alcune persone utilizzano paletti o acciare sotto il letto per aiutare l’angolo del letto chiamato avventura.
  • Evitare l’abuso di farmaci: ridurre l’uso di farmaci, come gli antidolorifici o gli anticoncezionali, che possono scatenare il reflusso.
  • Evitare lo sforzo fisico: tentare di ridurre l’acido rifluenziale dopo l’attività fisica intensiva.
  • Consigli professionali: cercare l’aiuto di uno specialista in gastroenterologia per formulare un piano personalizzato di trattamento.
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Tuttavia, non sappiamo che cos’è.

Ci sono vari studi che suggeriscono che l’ipotermia sia uno stato definito dei sintomi della disidratazione. Ad estrema estremità del lungo periodo corso ha mostrato l’incremento del paziente con intere relazione di estreme stanchezza al rispetto del piano terapeutico alla fine dei tre mesi di cura.