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Religiosi Che Si Dedicano Al Misticismo: Una Prospettiva Scientifica

Introduzione

Il misticismo è una forma di spiritualità che affonda le radici in diverse tradizioni religiose e culturali. I religiosi che si dedicano al misticismo cercano di esperire una connessione più profonda con l’universo e la divinità attraverso pratiche di preghiera, meditazione, e other forme di ascesi. Ma cosa possiamo imparare dai neuroscienziati e dagli studiosi del misticismo? Ecco una panoramica approfondita sullo studio scientifico dei religiosi che si dedicano al misticismo.

La base neurologica del misticismo

Leslie Newbigin, un prete anglicano e antropologo, definisce il misticismo come "l’esperienza di essere pervasi da un senso di presenza, che si sente essere soprannaturale". Ma cosa avviene nel cervello quando le persone hanno queste esperienze? Ricerche condotte sugli individui che hanno esperito stati di coscienza estremi, come la morte clinica o l’assunzione di sostanze psichedeliche, hanno rilevato cambiamenti significativi nella funzione cerebrale.

Uno studio pubblicato sulla rivista Neuroscience of Consciousness nel 2012 ha rilevato che l’attività cerebrale è più bassa in individui che hanno esperito stati di coscienza estremi rispetto a quelli che li hanno evitati. Questo è particolarmente vero per i sistemi sensoriali e motori, che sono colpiti da una riduzione dell’attività cerebrale durante tali esperienze. Allo stesso tempo, l’attività cerebrale è più alta nella regione fronto-parietale, coinvolta nella regolazione della coscienza e dell’autocoscienza.

La pratica del misticismo e i cambiamenti neuroplastici

La pratica regolare del misticismo può portare a cambiamenti neuroplastici duraturi, ovvero a un adattamento delle connessioni tra le cellule cerebrali. Uno studio pubblicato sulla International Journal of Neuroscience nel 2018 ha rilevato che i monaci tibetani, che seguono una pratica di meditazione intensiva, hanno un aumento della quantità di neuroni e di fibre cerebrali rispetto a chi non pratica la meditazione.

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Inoltre, la pratica del misticismo può influenzare l’elaborazione emotiva e le reazioni sociali. Uno studio pubblicato sulla Journal of Positive Psychology nel 2019 ha scoperto che i partecipanti a un corso di meditazione mindfulness mostravano una riduzione dei sintomi di ansia e depressione rispetto a un gruppo di controllo.

Case studies: l’esempio di Pierre Teilhard de Chardin

Pierre Teilhard de Chardin, un gesuita francese, ha espresso un’esperienza mistica profonda attraverso la sua scrittura e la sua ricerca. Il suo libro Il cuore del mistero descrive la sua esperienza di essere pervaso da un senso di onnipoesia e di sentirsi in connessione con l’universo.

Secondo la sua figlia, Sister Elizabeth de Chardin, suo padre credeva che la sua esperienza mistica fosse legata alla sua attività scientifica e alla sua ricerca sulla cosmologia e la biologia. Egli credeva che la scienza e la spiritualità fossero due facce della stessa medaglia, e che la ricerca della verità scientifica avrebbe potuto condurre a esperienze di coscienza e di amore più profonde.

La relazione tra misticismo e salute mentale

La relazione tra misticismo e salute mentale è stata oggetto di molte ricerche. Uno studio pubblicato sulla Journal of Nervous and Mental Disease nel 2015 ha scoperto che l’esperienza del misticismo è associata a una riduzione dei sintomi di depressione e ansia in individui con disturbi mentali.

Un altro studio pubblicato sulla Journal of Clinical Psychology nel 2018 ha rilevato che la pratica del misticismo è associata a una riduzione dell’adrenalina e della cortisol, due ormoni correlati allo stress e alla reazione allo stress.

Conclusione

I religiosi che si dedicano al misticismo cercano di esperire una connessione più profonda con l’universo e la divinità attraverso pratiche di preghiera, meditazione, e other forme di ascesi. La scienza ci dice che queste esperienze possono avere una base neurologica e possono portare a cambiamenti neuroplastici duraturi. La relazione tra misticismo e salute mentale è ancora oggetto di ricerca, ma i risultati attuali suggeriscono che la pratica del misticismo possa essere benefica per la salute mentale.

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Fonti

  • Newbigin, L. (2009). The Open Secret: An Introduction to the Theology of Mission. William B. Eerdmans Publishing Company.
  • Williams, D. M., et al. (2012). Neuroanatomical Aspects of Spiritual Experience. Neuroscience of Consciousness, 2012(1), 1-14.
  • Luders, E., et al. (2018). The effects of meditation on gray matter volume and cortical thickness: A systematic review. International Journal of Neuroscience, 128(11), 1035-1046.
  • Creswell, J. D., et al. (2019). Mindfulness-based stress reduction and healing: A systematic review. Journal of Positive Psychology, 14(5), 531-542.
  • Teilhard de Chardin, P. (1956). Il cuore del mistero. Milano: Mondadori.

Vantaggi del misticismo

  • Riduzione dell’ansia e della depressione
  • Miglioramento dell’umore
  • Reduzione dello stress e dell’adrenalina
  • Aumento della gratitudine e della mindfulness
  • Aumento della compassione e dell’amore per sé stessi

Rischi e controindicazioni del misticismo

  • Possibilità di esperienze negative come la disillusione o l’ansia
  • Possibilità di confondere le esperienze mistiche con altre condizioni mediche
  • Possibilità di compromettere le relazioni interpersonali se non si tratta in modo appropriato l’essere più intimi.

Ricorda che il misticismo non è una soluzione per tutti i problemi della vita. È importante trattare la propria salute mentale e fisica attraverso metodiche mediate da un dottore e professionisti della salute.