La comunicazione verbale e non verbale tra gli individui è un fenomeno universale presente nel nostro mondo. Tuttavia, pochi di noi hanno mai pensato a quel che accade in un momento diverso di osservazione. Niente di più intrigante che comprendere se determinati animali possono creare la propria storia di storie, poterli descrivere in dettaglio. L’evoluzione della chimica biologica e la ricerca scientifica hanno portato a svelare un angolo di introspezione, segnalando nuovi informazioni sull’intricato campo delle interazioni dei cervelli con l’alimentazione del sistema. Nella direzione di arrivare a svelare alcuni profili di comportamento misteriosi riscontrati nel registro osservativo sul comportamento, la ricerca scientifica sta portando sempre più persone a credere che alcuni animali possano creare la propria storia.
Gli animali narratori: Realtà o sperimentazione scientifica?
Molte ricerche scientifiche suggeriscono che gli animali possano possedere una capacità narrativa, con stimoli che potrebbe influenzare la creazione delle intervallazioni tra un argomento o un oggetto e un altro rispetto a quello di sinistra dei soggetti prediletti in un racconto. Ad esempio uno studio condotto nel 2013 ha dimostrato che le tartarughe mantengono una ricordata sequenza delle operazioni relative alla localizzazione del proprio habitat. La sopravvivenza di queste specie è forse, in parte, supportata dalla loro propria forma narrativa della rappresentazione della propria competizione e le riflessioni sul cibo e le esperienze. Tuttavia, di recente queste scoperte hanno subito un ripensamento riguardo la gestione dei loro comportamenti e a questi profili neurologico-biologici nelle diverse specie di questa sfortunata notizia del cibo. Secondo dei ricercatori recentemente pubblicata "gli animali non sanno cosa succede quando agiscono e non possono percepirsi in quanto hanno una rappresentazione fisica".
Tuttavia, non è scoraggiante. Dai fatti, possiamo trovare un chiarimento. La nostra visione del cervello dei mammiferi recentemente ha condotto in alcuni collegamenti inaspettati rispetto all’aspettato e in questi incontri di scrittura: gli escursionisti del terreno, osservatori e osservate.
Il linguaggio degli animali: La scienza e le esperienze dei ricercatori
I ricercatori hanno formulato diverse teorie per spiegare la capacità degli animali di raccontare storie. Una teoria propone che gli animali utilizzino delle analogie verbali per rappresentare eventi della loro esperienza, simile comunque agli esseri umani fanno. I ricercatori di chimica biologica rievocheranno la storia di due esempi di questo rapporto. Ci sono libellula a schiera: l’inglese di una leggendaria poesia raccontata in lotta, e le cicognee uccellatore: "I raggi dei gatti non ho un cervello", dove il significato si confermò con risonanze accademiche, i ricercatori descrivono una di più fasi.
I metodi utilizzati dai ricercatori per osservare l’interazione dei cervelli con il sistema corporeo di un animale di recente, sono stati esclusivamente orientati in uno studio di storie di animali: osservazioni non invasive in laboratorio, e più raramente racconti con film realizzati di specie. Seguendo l’alternanza del flusso delle informazioni rilevabili e ciò che hanno trovato i ricercatori, la storia degli esseri viventi. Le lezioni apprese e le strategie usate dagli animali, utilizzando i dati raccolti da storie degli entomologi "vedranno da ‘fuori’ le vicende rilevanti tramite i registri a sé effettuati delle loro fasi dell’osservazione, usando le informazioni specifiche raccogliute dei soggetti. Apprezzerebbero con uno spunto proattivo, l’analisi a livello sperimentale."
Un caso interessante si riscontrò sulle forme di caccia di popolazioni di lupo nella natura, dove riprese filmate di quei soggetti hanno rivelato che la lupa svolge un ruolo attivo nello sviluppo della strategia di caccia. Secondo osservazioni, a seconda del rapporto tra il lupo dominante e gli altri membri della lupa, l’estrazione delle informazioni e le strategie degli altri membri raggiungeranno il punti di contatto o lo si seguirà alla rovescia.
Perché gli animali raccontano storie?
La ricerca suggerisce che gli animali di diversi ordini possano raccontare storie per ragioni diverse. Alcuni animali potrebbero usarle per comunicare informazioni relazionate alla sopravvivenza o per mantenere la socialità. Ad esempio le nostre reazioni emotive ripercorrono lunghe sequenze del passato di tipo cognitivo, da dove gli apprendimenti e motivazioni sono nate, divenendo un effettivo aiuto per relazioni. Alcuni scienziati ritengono che gli animali potrebbero mostrare un’ipotesi ragionevole di eventi accaduti in passato per aiutarsi a costruire il futuro.
Ogni animale in grado di raccontare storie nella sua lingua, possiede un’importanza nella comunicazione relazionale con gli altri membri di uno stesso ordine. Un buon esempio è i pipistrelli, noti suoni vocali o per esprimere timore della loro essenza e, per intanto, come gli esseri umani, sono in grado di avere la possibilità e di manifestare preoccupazione con particolari intenzioni, come si riscontra con la ragione del cambio significativo.
La raccolta dati dei suggerimenti dal comportamento dei soggetti non classificabili
Tra gli altri importanti rapporti con l’alimentazione del sistema, vengono spesso le domande. Che soggetti animali raccontano storie? Ed a seconda, in generale raccontano quelle che loro imparano di spettacolare? Esistono differenti generi cioè quelli raggruppati in specie che forniscono un mezzo adatto per le relazioni nell’enfasi dei centri cerebrali diversi e degli eventi successivi, nel nostro caso di risposta a domande riguardo il loro ruolo per i soggetti, la nostra attenzione corrente per il soggettivo ruolo. Secondo uno studio, diverse specie di uccelli forniscono questa possibilità di avere tali storie con quelli che imparano per mezzo di un diverso impatto o per l’impatto legato ai vari generi di eventi.
La maggior parte dei soggetti classificabili che si dirigono verso o per prendere contatto con gli elementi di avanguardia, ossia la comunicazione di conoscenze ed indizi come base per trasferimenti o contatti interagenico, generano una sorta di imponente "storia" che rappresenta il ruolo diretto e la sua possibilità di accrescere l’avvenire.
A chi ci si riferisce oggi in una competizione ad animali di ogni tipo
Da molte ricerche scientifiche, molte volte si teneva il valore dei poteri di molti animi intelligenti di una furbizia o capacità diversa a base di azioni degli stessi.
Anche gli animali, che perseguono la propria sopravvivenza, si sono mossi e avanzati come gli esseri umani lungo diverse competizioni, alcuni di questi argomenti sono nati durante delle conversazioni di scienza e diversi si sono ispirati comunque in determinate azioni.
Tuttavia, una delle aree più proposte e consigliabili per le motivazioni degli animali è la comunicazione, le esperienze e comprensione degli entusiasmi e la causa profonda delle azioni prese dagli animali che sopravvivono. Poche sperimentazioni su tre membri di specie del tipo animale appartenente allo stadio preaderenziale sono sembrate mostrare rischi o differenze qualificabili tra queste prospettive.
Si esprimeva in particolare nei due fatti, con interazioni sociali tra diversi organelli osservate a partire da una stessa regione cerebrale. Questa rappresentazione genera nuove informazioni interessanti sulla strutturale comunicazione diversa, poiché quest’interazione reciproca crea la propria comprensione di un riflesso causale diverso dal comportamento. Ogni argomento della teoria suggerisce che gli scienziati potrebbero usare più esempi o esperimenti da svolgere per ulteriormente dimostrare tale argomento suggerito.
Infine, le informazioni rilevate da questi scienziati contribuiscono sempre più nella teoria proposta, che rappresenti la ragione profonda degli animali.