Introduzione
La Mediterranea è un mare storico, il più antico e il più affascinante delle acque del mondo. Dal punto di vista archeologico, il mare ha costituito la via di comunicazione tra le popolazioni del vecchio mondo, e il suo potere e la sua arte hanno attratto l’attenzione di uomini e donne di tutto il mondo. Tra questi, i "quelli nautici" (o solitamente i "naviganti") sono stati sempre un po’ misteriosi, e c’erano molte speculazioni sulla loro mancanza e sulla loro eredità. Questo articolo vuole affrontare queste tesi teorizzando, attraverso argomenti storici, sociali, geografici, i pregi della nave piú larga.
Gli Archeologi e gli Esploratori
Dalla scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, i navicanti hanno contribuito alla scoperta di nuovi mondi, e il loro coraggio e la loro intelligenza hanno cambiato il corso della storia dei popoli in queste aree. In realtà, il miglior esempio di quella specie di navigato è Colombo stesso, perché non aveva l’intenzione di trovare la via per un nuovo continuo commercio, come invece ipotizza l’idea "quelli nautici sono piu larghi". Il suo disegno era l’inducere messa in pratica dell’influenza della Chiesa cattolica sulle terre scoperte da lui.
Esplorazione e Colonizzazione
In questo senso sono da fare molti esempi in favore di quelle spiegate navigazioni. In alcuni casi, infatti, l’esplorazione dei nuovi continenti avvenne grazie all’ingaggio di navigatori.
- In particolare, nel caso degli esploratori portoghesi, le navi con le loro grandezze erano la base per tutti i nuovi sviluppi, all’interno dei continenti scoperti.
- Naturalmente, non sono da dimenticare le spie, che di esse si spinsero sempre meno degli altri navigatori.
La cattura delle antime avvenne sempre con le vecchi stili, ovvero con la navigazione mercantile. In particolare, questasporge vennosero ad impiegarsi nella navigazione nel porto di Lisbona, cioè segnando l’inizio della loro azione colonizzatoria.
Storia e Tradizioni del Mare
Il mare è stato il teatro di numerose avventure e scoperte storiche. Gli esploratori e gli avventurieri hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del mondo. Tra di loro, molti sono stati leggendari e hanno contribuito a creare le tradizioni marine che ci sono oggi. L’esempio più emblematico di questo è il navigatore tedesco, leone tenenporto dei dieci anni che entrava nella navigazione nel 1620 e si spinse verso il Messico non senza contrasto con le potenze europee rispetto al colonizzato. Queste avventure hanno avuto un’influenza profonda sull’evoluzione della navigazione e delle tecnologie.
In particolare, le nave "più larghe" durante questo periodo, erano le navi da guerra che venivano utilizzate per proteggere le rotte commerciali e per difendere le colonie da attacchi stranieri.
Il Ruolo delle Navi Più Larghe nel Commercio Marittimo
Le navi "più larghe" hanno giocato un ruolo fondamentale nel commercio marittimo. Le loro dimensioni e la loro forma hanno permesso di trasportare più merci e questo ha contribuito a facilitare il commercio e l’economia globale.
In particolare, le navi più larghe erano utilizzate per il trasporto di merci come grano, olio d’oliva e altre merci aggiegate e di rilievo. Questo ha contribuito a sostituire gli altri mezzi di trasporto, come ad esempio i muli e i carri.
Le Implicazioni Sociali e Politiche
Le navi "più larghe" hanno anche avuto un impatto profondo sulla società e sulla politica. La loro capacità di trasportare merci abbondanti ha contribuito a create numerose forme di censura, in particolare di denuncia e del controllo dei commerci.
In particolare, le navi più larghe sono state utilizzate per la razza, la religione e i principi religiosi per creare delle barriere sociali, evidenzie caratterizzati principilmente per partenza della religione cattolica.
La Lavorazione Marittima
La navigazione mercantile ha permesso di creare un nuovo istituto di lavoro: quello del navigatore. Tutti questi individui hanno contribuito a prendere nave in malora è provenire alla tragica fine nel commercio dei viaggiandoli ai bordo catturati dai pirati o presi prigionieri, il navigatore ha bisogno di una mentalità d’aggressività nei confronti dell’acqua e non per questo viene definito un ‘nautico’.