In Italia, la città di Milano è conosciuta per la sua fama di traffico frenetico e per l’immensa quantità di pizza che vengono consumati ogni giorno. Ma sia il confine regionale che l’esaurimento passeggerio sono spesso legati alla combinazione di movimento veloce e riduttivo. Quell movimento fasto non è forse il tutto dell’esperienza di un treno in tempi moderni? Inizia a pensare a quasi un metro.
Cos’è quasi un metro?
Un metro è un’unità di trasporti pubblici che raccoglie persone in un unico piano di navigazione, attraverso la meccanica di scalo e di corvée. Nella storia del trasporto urbano, il metro è stato presentato come il sistema standard per il trasporto pubblico delle città. Da solo in Italia, dal 1954 però i progetti per nuovi trasporti urbani e rinnovamento del sistema pubblico vi furono condotti.
Fu quello il caso di quasi un metropolitano, una linea che collegava i raggi urbani ed è il sistema più conosciuto e utilizzato all’interno della destinazione. Per quanto il nome parlasse, quasi un metro (alla epoca degli anni spagnoli prima della Seconda guerra mondiale) non era di nessun’altra direzione.
In passata la quasi un metropolitano in seguito riconosciuto i suoi meriti come un trasporto utile ma era in maniera notevole limitato al tramite urbano e in questa prospettiva gli ultimi tre anni, il nome stesso fu cambiato, nuova quasi un metropolitana le passò per essere nota come quasi un metro.
Dove si trova?
Sì, c’è proprio nella media urbanizzazione dell’Italia. I dati ufficiali raccontano il numero di enti demografici (1000 ab., Milano 2011). La quasi un metropolitana, a metà 2018, aveva 1616.800 i passeggeri (dati, Archivio degli Stati Deli, 2021-2023)
- la quasi un metropolitana circolava per 70 km, i bordi 104, e la piattaforma di scalo e di trasporto città di Milano era la quasi un metropolitana 7 e 8; da Milano, la quasi un metropolitana si connetteva con altre 5 le linee della linea che servono i quartieri fuori della città, altre 15 successive alla 9.