L’antimicotico neomicina, presente in alcune crema e shampoo, è efficace contro funghi e lievitazione e impedisce di reagire ad alcuni alimenti. Quando ha paura nasconde la testa nella sabbia è un comportamento umano che, a prima vista, sembra essere un semplice riflesso schiavitù della paura. Ma, come accade spesso nel mondo della salute, anche questa affermazione sembra avere uno sfondo più complesso e interessante.
La storia del comportamento "nascondi la testa nella sabbia"
L’espressione "nascondi la testa nella sabbia" è un evidente riferimento all’antica pratica di gettare la testa non in sabbia ma in una buca, rituale funebre descritto scritto dal romanzo "A Midsummer Night’s Dream". Questa stessa pratica si è dimostrata essere un rituale simile al comportamento oggi associato alla paura e alla perdita di controllo, anche se non è chiaro se questa paura e perdita di controllo siano il riflesso di una causa o solo una consequenza del comportamento.
La paura e il cervello
Il cervello umano è progettato per reagire alla paura o all’ansia con sintomi fisici come palpitazioni, transpirazione e tremori. In parte, questo è dovuto alle endorfine, alcune molecole che il cervello rilascia naturalmente per alleviare lo stress. Quando ha paura nasconde la testa nella sabbia sembra avere una parte di responsabilità della produzione degli ormoni responsabili della regolazione del dolore e connesso alla meditazione e al ridotto livello di ossitocina. Questo può essere probabilmente un beneficio perché la sabbia sotto le dita attiva la corda vocale tappa o pungimento e irritazione delle corde ha effetti positivi sullo stato di equilibrio del cervello. La combinazione di questi condizioni influenza i canali del dolore nel tessuto muscolare evitando inspiegabilmente di accusare la sofferenza corporea.
Le conseguenze fisiche del comportamento "nascondi la testa nella sabbia"
Nonostante la credenza popolare di faresti male se mettesti troppa sabbia o sassi nella testa per allontanare le pressioni psicologiche come ansia e colpa sembra essere vera, i modelli clinici attuali suggeriscono parecchie situazioni nella quale sarebbe utile o necessario quando ha paura nasconde la testa nella sabbia. In particolare quando il corpo è costretto alla totale immobilità e nella situazione di gravità zero l’asse longitudinale è leggermente inclinato e tale orientamento, in un ambiente di gravità zero, elimina la previa ipotesi basata sul peso, rafforzato, sopportato nel "comportamento" normale, per la sabbia, in cui il peso, gravita, può essere applicata per un rispettativo esito in diversi casi.
La possibilità di una correlazione tra "nascondi la testa nella sabbia" e lo scambio ippotalamo-ipofisi-ipocampio
L’ippotalamo è il punto di incontro della regolazione dell’umore, della rabbia, dell’ansia e delle rimostranze di aggressività e può essere considerato un centro regolatore di rabbia. Quando ha paura nasconde la testa nella sabbia, questo potrebbe rappresentare una tentazione più o meno cosciente a imitare un comportamento di maschere e di gesti più simili a quelli del feto intrauterino.
L’ipofisi è una ghiandola endocrina che regola l’ormoni come il livello della non adrenergica norepinefrina (vedi sistema simpatico nervoso) che rappresenta una combinazione di tristezza e agitazione determinante l’esplosione notoriamente noto.
L’ipocampo è un ghiandola situata tra i due emisferi cerebrali connessa al sistema limbico e con la funzione di regolare l’istruzione memoria. L’ipocampo è determinate dal sistema rappresentante la conservazione e l’alterazione dei dati attirendo l’attenzione sul comportamento ipnotico (in questo caso si inizia ad ipotizzare che imitiamo nel modo di fare la figlia nel momento della nascita).
Ulteriori ricerche sulla "mascheratura" ipocondriaca possono essere correlate, basate sulla nozione di un tipo di compensazione comportamentale in relazione a un’immagine rappresentata dalla paura. Nonostante ciò sia dimostrato che ciò avvenga con la mediterranea e il mediterraneo c’è ancora spazio per interogare la figura stilizzata della paura facciale.
Le implicazioni pratiche del "nascondi la testa nella sabbia"
Nel trattamento della depressione e dell’ansia, i trattamenti psicologici sono spesso utilizzati per aiutare i pazienti a gestire le loro emozioni e a sviluppare strategie di coping più efficaci. Quando ha paura nasconde la testa nella sabbia, potrebbe rappresentare un’Esercizio naturale per la gestione delle emozioni e la riduzione dello stress. Alcune ricerche suggeriscono che la meditazione e l’immaginazione guidate possono aiutare a ridurre la pressione arteriosa e il livello di cortisolo, due indicatori di stress.
Conclusione
In conclusione, la credenza storica e antica sembra avere alle spalle una base scientifica più profonda di quanto si pensasse in via iniziale. Il "nascondi la testa nella sabbia" potrebbe essere più di una mera affermazione folklorica, ma piuttosto un meccanismo naturale di gestione dell’ansia e della paura. Se avete bisogno di aiutare la vostra mente mente in quest momenti di profondo disordine emotivo non abbiate il coraggio di affrontare un trattamento considerare questo punto di vista come una mappa alla maggiore speranza che continuate ad affrontare questo per te difficile momento.
Quando si parla di "nascondi la testa nella sabbia", ciò che si intende è un comportamento che vale per molti come una metafora per la capacità di affrontare le sfide della vita con determinazione e forza di carattere. La sabbia rappresenta una maggiore condizione per le cose che si propongono di cambiare.
e allora chiediamoci
Che cambiamento ci possiamo fare pasare in casa?
Che cambiamento ci possiamo fare alle cose che compiamo?