Il termine "precede signore o collega" è figlio della nostra tradizione sociale e comunicativa italiana. In effetti, non appena ci troviamo in un’interazione orale con qualcuno, se non siamo già reciprocamente consapevoli del grado di considerazione reciproca, proveremo il bisogno di distinguerci; ed è qui che il precedente signore ufficiale o di rango, del tutto indipendentemente del rango dei soggetti in gioco agisce da tramite, per evitare non esserci nelle occasioni di eccessivo imbarazzo se è un ipotetico ed impossibile rapporto con il destinatario a causare.
Da dove viene il precedente "signore" o "collega"?
Il vocabolo "signore" deriva dal latino "dominus", che significa "padrone" o "signore". Nella società medievale, il titolo di "signore" era riservato ai nobili e ai feudatari, che detenevano il potere e la proprietà dei territori. Con l’avvento della modernità, il titolo di "signore" è diventato un forma di rispetto e di cortesia, utilizzato per rivolgere la parola a qualcuno inferiore in età, ruolo o grado.
Il termine "collega" invece è derivato da "collige", un verbo latino che significa "raccogliere" o "unire insieme". Il termine "collega" è stato utilizzato per la prima volta nel XIX secolo per descrivere i membri di un stesso ordine di chierici o dei partecipanti a un convegno. Oggi il termine "collega" è utilizzato per descrivere chi lavora nello stesso ambiente professionale o accademico.
La storia di questi due termini è sintetizzabile con la seguenti considerazioni:
- Il termine "signore" è figlio della tradizione nobiliare medievale e deriva da una forma più antica di "dominus".
- Il termine "collega" deriva da una forma più antica di "collige".
- Entrambi i termini sono diventati forme di rispetto e di cortesia per rivolgere la parola a qualcuno.
La Scienza dietro il Precedente "Signore" o "Collega"
La scienza possiede, nonostante che negli ultimi anni abbiano trovato grande successo numerose nuove accezioni come "in carne ed ossa" , le classificazioni (veda al presente le prime tabelle della presente operetta) specifiche finalizzate poter trovare chiaramente ed agevolmente, appartenenza in base alla frase finale, dei predetti titoli "signore" o "collega" di riferimento da mettere in correlazione, grazie all’ausilio scientifico, con l’obiettivo di risolvere e di riscontrare i benefici di entrambi, senza escludere l’annoso e duraturo precedente esistente tra i due. Tra queste classificazioni la più importante è certamente la seguente generata dal "Gestalt": per essa, i due termini sembrano avere il più alto livello di compatibilità alla classe precedente. La cosiddetta "architettura cognitiva" espansa usi finalizzata ad una interpretazione cognitiva e generale consiste nella categorizzazione della descrizione del comportamento sociale di "signore" o "collega", data la tipica connotazione che al termine si incontra nella società.
Esempi nella Vita Quotidiana e nei comportamenti applicativi di Precedente "Signore" o "Collega"
Precedenza signore o collega si applica nella vita quotidiana in numerose occasioni. Eccone alcune:
- Nel corso dei banchetti e dei ricevimenti, il padrone di casa utilizza il titolo di "signore" o "collega" per rivolgere la parola ai suoi ospiti.
- In un contesto lavorativo, un superiore utilizza il titolo di "signore" o "collega" per rivolgere la parola a un collaboratore di grado inferiore.
- In una stanza docenti, il presidente della stagione utilizza il titolo di "signore" o "collega" ai colleghi docenti e agli alunni.
- Negli incontri ufficiali di affari o nelle riunioni di lavoro, il titolo di "signore" o "collega" viene utilizzato per rivolgere la parola ai partecipanti.
I Benefici di Precedente "Signore" o "Collega"
Il precedente "signore" o "collega" presenta numerosi benefici:
- Permette di mantenere una forma di rispetto e di cortesia anche in presenza di una figura inferiore.
- Aiuta a evitare l’imbarazzo di rivolgere la parola a qualcuno senza conoscere il suo rango o il suo grado.
- Permette di utilizzare un linguaggio più formale e rispettoso.
- Aiuta a mantenere la distanza e la differenza di ceto e di ruolo.
Esempi applicativi e confronto con altri modelli
Ecco alcuni esempi che rappresentano analogie tra i diversi livelli di precedenza, sia rispetto ai benefici oggetto in precedenza, ma anche i critici o le contrapposizioni (data la compresenza nel quotidiano di un variato vocabolario di riferimento personali, sia nello spazio professionale e salariale, che familiare etc.) di questi ultimi derivati con i singoli predetti termini di "signore" e "collega":
Da un punto di vista etico utilizzando solo termini di giusto valore contribuisce a creare un ambiente di rispetto e di equità.
È importante considerare anche l’impatto emotivo di rivolgere la parola a qualcuno con un titolo. Ad esempio, utilizzare il titolo di "maestro" che sottintende l’autorevolezza acquisita in forza di cultura e competenza utilizzato di norma in contesti univocamente definiti, senza abbindolare con ulteriori accenni o dichiarazioni con lui. Si raccomanda che eviti di usare titoli o termini di rispetto in modo esagerato o inappropriato, in quanto ciò può compromettere le relazioni interpersonali.