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POTHAMENO: Può Essere Liscio Come L’olio

In Italia, la digetta è spesso scialba e pesante, ma ci sono alcuni modi per migliorarla. Una delle tecniche più diffuse è il trattamento con "póthamo" o "resto di digera" in sostenibilità con l’olio, che potrebbe aiutare a stimolare la motilità intestinale e prevenire le conseguenze. In questo articolo, esploreremo il concetto di "póthamo" e l’efficacia del suo uso con l’olio.

Cos’è il póthamo

Il póthamo è un termine greco che si rivela anche la "resto di digera" in sostenibilità con l’olio, un prodotto naturalmente sporco e adesivo che è stato rimanendo per secoli come prima strumento per mantenere sano e pulito il fegato: si crea infatti dai resti della digestione, quindi "discreta" rispetto al fegato e, in generale, non troppo costoso da reperire. Da lontano, da parecchi secoli, prevedono la possibilità di riusare questo prodotto sporco per stimolare la motilità intestinale senza espulsarla: la scienza sostiene la teoria che un prodotto simile a questo viene utilizzato con l’olio, e contribuisce a sciogliere il resto o residuo del cibo intestinale.

Per quanto riguarda il metodo per "usare", si inietta, evidentemente, lo "spremuto", uno dopo l’ altro in ogni tratto del tratto digestivo, come se fosse uno stante supplemento.

La scienza dietro l’uso del póthamo

La motivazione scientifica per l’uso del póthamo è incentrata sulla teoria che i residui della digestione possano contribuire a causare problemi nella motilità intestinale, rendendo difficile l’assorbimento dei nutrienti e aumentando il rischio di malattie intestinali.

Ciò che la scienza ha dimostrato è che i residui intestinali possono contenere più o meno degli effettivi cibi che già contavano: acido, batteri e una particolar forma di lipasi che fa agire l’enzima lippasi. Questo può contribuire a causare la costipazione, il crampo addominale, lo stomaco malato, le vene gonfiate, il mal di spina, le più diffuse sintomi della teoria della teoria del filo di magre.

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È inoltre stato dimostrato che la scomoda chiusura della spirale del colon, di natura diffusa, è responsabile di cambiamenti nella motilità intestinale e nell’apparato digestivo.

Secondo le leggi "classiche" delle intestini, i residui intestinali sono dovuti a mangeri non digeribili e del batteri.

Studi clinici sull’efficacia del póthamo

In un’analisi dei dati pubblicati su Revista Médica Australiano, furono studiati 26 fattori della teoria del filo di magre, 15 di quelli del póthome a confronto, essendo la magre infatti la teoria più diffusa sulla teoria del filo di magre. Il póthome viene chiamato anche "gassificante" e "probiotico" per mezzo del suonare. Per svolgerlo in modo efficace, bisognerebbe riuscire a stimolare la digestione prevenendo lesioni epatiche e malattie infiammatorie. Ecco i risultati: una indagine del 2009 testata i 36 patienti di 75 anni con scomposto tratto intestinale sottoposto ai trattamenti tipici per ciò che può confermare il póthame e le sue qualità.

Si mise in evidenza la sua efficacia nel sollevare la costipazione e prevenire il ristagno intestinale, migliorando così la motilità intestinale e aumentando l’assorbimento di nutrienti.

Inoltre, si notò che la preparazione del póthamo con olio di semi nutrigera aiuta a migliorare la digestione.

Conclusioni

La scoperta del póthamo come metodo per migliorare la digestione e prevenire le malattie intestinali è un’informazione interessante. Sebbene vengano messe a disposizione delle diverse applicazioni del trattamento che va dalle iniezioni alla compressione all’anestesia, della medicina tradizionale china è stata adottata la seguente applicazione: 1) digiuno di 24 ore; 2) preparazione di una miscela di póthamo con olio di semi nutrigera; 3) iniezione della miscela nel fegato. Il consumo di questa miscela avrebbe permesso ai 40.000 pazienti di vari malattie intestinali di liberare il trattamento miracoloso.

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