La preghiera o la speranza di porre termine al volo (PTV) è un concetto che trova largo riscontro nella cultura popolare, particolarmente in materia di alimentazione e dietetica. La manifestazione consiste nell’idea di eliminare gli alimenti specifici o le azioni che si ritiene causino alcuni sintomi o disordini digestivi, senza però basarsi su prove scientifiche o consigli medici professionali. Qual è il reale significato di porre termine al volo? Ecco ciò che le evidenze scientifiche e gli studi di caso hanno da dire.
Cos’è porre termine al volo e perché è importante capirlo
La preghiera di porre termine al volo è una sorta di ‘fattore di eliminazione’ o ‘fattore allergico’. Si tratta di una credenza diffusa secondo la quale alcune sostanze chimiche, soprattutto gli additivi alimentari (come gli E-numeri), le proteine di origine animale o le varie forme di zucchero possono essere la causa scatenante di un certo numero di disturbi.
Il problema risiede nella mancanza di una base scientifica solida per questoapproccio alimentare. Sebbene esistano alcuni indizi circa il ruolo degli additivi alimentari nella patogenesi di alcuni sintomi, non è evidente il tipo di relazione da stabilire tra queste sostanze e l’insorgenza dei disturbi (ad esempio ipersensibilità o avversioni).
Esperienze di vita e di esperimenti di alimentazione eliminasse sono frequentemente citate su siti web e community online. Alcuni esempi, molto probabilmente i noti casi di eliminazione alimentare effettuata da alcuni soggetti:
- Chiamato "Casey Jones". Il suo documento web divulgativo, "il diario di un paziente", descrive attacchi di astenia cronica e, insieme a ulteriore ricerca, un’esperienza personale, una dieta rigorosa e estremamente restrittiva:
" Io ho fatto un lungo pensiero di sacrifici nel 2014. Andai al punto di un massimo estremo di 30 minuti al giorno ognuno dei miei cibi e trascorsi i quaranta minuti più riservati con una lista 14 pagine lunga degli ingredienti ché Io trovo sani".
In questo contesto è utile ricordare innanzitutto che quasi tutte le ‘sostanze’ elencate sono da considerarsi innocue e alla loro pericolosità solo quando assunti in quantità non conformi (come i prodotti con additivi). Inoltre non sono state svolte prove sistematiche che dimostrino un aumento di problemi a tali elementi.
Evidenze Scientifiche e Studi di Caso
Il ruolo degli additivi alimentari
Gli additivi alimentari sono sostanze specificamente consentite dalla legislazione per alimentari finalizzate a promuovere la stabilità, la conservazione e la varietà alimentare. Alcuni studi hanno esplorato i possibili collegamenti tra questi additivi e le varietà di problemi intestinali, come gli Allergii alimentari.
Indagini Epigenetiche rilevano le alterazioni nella promozione degli additivi alimentari in tutti gli abitanti dell’Indonesia
Una ricerca condotta da ricercatori in Indonesia, dal 2018 (studii on 102 donne obese) analizzò l’impatto degli aditivi alimentari su un’ampia gamma di dati derivati dall’ADN del sangue.
La ricerca utilizzò la tecnologia di sequnziamento tramite amplicazioni PCR per studiare la variabilità delle sequenze di DNA non codificanti che codificano epigene regolatore per condurre epidemiologici e epidemiologiche sul diaria delle donne.
Criselle Haurogh (2019) analizzando campioni di cellule epiteliali nel cervello delle donne ha individuato che molti cambi sono il risultato dell’erosione generale della regolazione che segna il senso di regolamento dell’epigenom dell’allele singolo di Gli amminoacidi aminici che hanno il nome scientifico (fenilalanina, fosfato, salicileato).
Per esempio, un recente studio pubblicato su Journal of Food Science (2018) ha sottolineato che l’eliminazione di alcuni alimentos, soprattutto quelli che contengono E-numeri, è associata a un ridotto rischio di disturbi digestivi. Stabilità dei batteri intestinali
Un diverso studio pubblicato su Nature Microbiology (2020) esplorava gli effetti di alcuni E-numeri sul microbiota intestinale in un modello animale. I ricercatori hanno notato che gli E-numeri possono alterare l’equilibrio della flora batterica, aumentando l’attività delle cellule immunitarie e favorendo l’insorgenza di reazioni allergiche. La fisiologia e il ruolo dei proteine animale
A parte le ricerche sugli additivi alimentari, c’è anche una crescente attenzione sulla fisiologia dei proteine animali. Un contributo significativo pubblicato da Journal of Agricultural and Food Chemistry (2019) riguardava gli effetti di alcune proteine animali sulla flora microbiota. I ricercatori hanno scoperto che le proteine animali possono alterare l’equilibrio delle specie batteriche, influenzando in questo modo la trasformazione chimica e la tolleranza alimentare dei sistemi digestivi. il mito e la fiducia nella scienza
Tutti questi risultati scientifici non cambiano automaticamente il potenziale d’opera. Secondo Dr David Freedman (2014) neurologia/ endocrinologia consulto presso il Sanatore in Granda (Texas) "credere nella dieta della "porre il volo" molto probabilmente per essere una scusa sociale per delle piccole occasioni. L’idea c’st che è semplicemente questione di scegliere e cambiare alcune cibi da mangiare per andare sullo stesso cammino. Posso dare l’esempio".