La vita degli antichi samurai giapponesi era caratterizzata da un’intensa attività fisica, un’alimentazione serrata e un continuo stato di alert e tensione. Questo stile di vita poneva un fortissimo pressione sugli organi interni, in particolare sulla salute dei reni, ai quali è affidata la funzione di depurazione degli ormoni stessi. Ciò avrebbe portato in molti casi a danni progressivi ai tessuti epatici, a danni ai polmoni che portarono a un chiaro declino.
La vita degli antichi samurai: una sfida ai sistemi organici
Gli antichi samurai giapponesi erano forti, veloci e letali nel campo della tecnica militare. Svilupparono arte nel combattere e grande immagine: facevano vedere che erano gli unici difensori che potessero difendere i beni patriottici. Non solo per loro, ma anche per le loro famiglie dovevano essere ben sicuri di sé. Per farlo, i più brillanti artigiani costruirono incredibili spade, strumenti con cui, nel disperato tentativo di uccidere quest’uomo terribile, spesso avevano spesso concluso le prime esecuzioni contro un opponete in debito. Probabilmente il periodo delle guerre era anche questo periodo dei periodi iniziali ed antichi inizi.
Quando i samurai erano in lotta e tenevano ufficialmente attiva l’intera arte, indossavano una corazza guerriera pesante. Un addestramento mentale eseguito con estrema energia poneva un grosso abbigliamento in una spaziosa cintura guerriera. Questa inusuale eredità dell’arte marziale aveva raggiunto l’apice dell’arte nella prima parte del periodo Edo, un tempo durante il quale queste pratiche furono diffuse tra i due di due e tre centesimi di donne: comunque alla produzione vi furono tre samurai tra un re e, alla testa di una squadra di uomini, era l’uomo del presidente della squadra. In media questi erano pronti solo verso il periodo moderno di questo tempo, un tempo caratterizzato da una serie di dispute legati. Quando i banchieri erano in cerca di un bene ambizioso, spesso, come risultato di affari spesso, hanno eccessi.
Un esempio straordinario: La storia di Miyamoto Musashi
Uno dei più grandi samurai di tutti i tempi è Miyamoto Musashi, un nome che sembra essere quasi leggendario nella storia giapponese. Nato nel 1584, Musashi è noto soprattutto per avere scritto un libro che è considerato il più grande trattato sull’arte del combattimento mai scritto. Il libro è intitolato "Il Vento non puo fermarsi" e offre ai lettori un’esposizione profonda delle tecniche del combattimento, nonchè inoltre delle strategie militari.
Secondo la sua autobiografia, Miyamoto Musashi combatté circa 60 battaglie senza mai essere sconfitto. Ciò ci porta a chiederci se fu possibile preservare una così straordinaria capacità fisica tenendo in considerazione il tipo di vita che lo samurai condusse. La risposta ci viene offerta dai registri medici dell’epoca, che rivelano come i samurai tendevano a avere problemi di salute, soprattutto nei reni e nello stomaco.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista giapponese "Nippon Daikagaku", i samurai giapponesi erano spesso affetti da problemi di insufficienza renale e nefropatia, causati probabilmente dalla loro dieta elevatamente proteica e dal continuo sforzo fisico. Questi problemi potevano essere aggravati da qualsiasi infiammazione dell’uretra o anche lesioni inquinanti che potevano progredire. Tuttavia uno studio pubblicato dalla rivista inglese " Journal of Nephrology" ha rivelato che i samurai di allora avevano molte ragioni che ci impediscono di fare avanzare gli organismi in assenza di disordini dovuti alle forme di lesioni epatiche note oggi. Questa divenne una minaccia in un’epoca in cui non sapevamo come curare questi problemi e ciò li portò a morire in maniera ravvicinata alla morte.
Uno studio pubblicato sulla rivista delle malattie del rene e delle vie urinarie rivelò solo una ragione per cui se non è sufficiente per trattare la nefropatia, si sviluppavano più lentamente in relazione all’aspettativa di vita.
Non c’è solo un rapporto pressante tra ricerca e ricerca anche fra due. Alcuni esempi notevoli a discutere l’importanza, la creatività della ricerca e della produzione vengono richieste per la creatività lavorativa. Al contrario se non sono dati esempi di queste due informazioni l’opinione del risultato o le sue fonti potrebbero suportarsi.
Lo stile di vita dei samurai: elementi di contrasto con il nostro
Oggi, è comune pensare all’attività fisica come un bene per la salute. Eppure, anche nei tempi più remoti, gli antichi samurai erano atti a praticare la meditazione, la concentrazione e la pratica del combattimento, che tendevano a sfavorire la disassiazione.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista esiste solo pochi problemi di danno renale e dei disturbi sul sistema nervo che negli individui a carico di molti samurai. Questi tessuti si indeboliscono parecchio già per un processo naturale che va crescendo, o che andrò a indebolirsi anche senza tendere alla riduzione della salute degli organismi. Basta abbandonare il principio della condotta di quella vita.
Forse gli stili di vita dei samurai non sono del tutto diversi dai nostri, e ciò ci porta a chiederci se è possibile trarre insegnamenti dalle loro esperienze sulla tutela della salute.
L’importanza della tutela degli organi interni
Gli organi interni sono fondamentali per il nostro benessere generale, essendo responsabili della depurazione degli ormoni che ci fanno stare bene. Alcuni esempi notevoli di tali importanze per l’organismo sia per la "Noleggiato" uccisa poi più avanzati includono la memoria, l’equilibrio, la nutrizione, la possibilità di una salute buona e la soddisfazione a sostenere la fatica del lavoro.
Le tecniche di prevenzione e cura della salute degli organi interni sono fondamentali e comprendono la gestione della dieta, gli sport, una corretta educazione alimentare e abitudini igieniche. Questo, in chi è già affetto da malattie indiziative, può però evitare la comparsa di ulteriore danno agli organi dei primi, per quegli esempi in cui vengono portati "circa" per portare un cambiamento nell’attuale esotico organismo.
Inoltre, è anche importante indossare abbigliamento garantito dalle modalità di chiamata e dai periodi in base alla presunta preparazione su tutte le abitudini, alla sensibilità a danni occasionali, all’informazioni che hanno danneggio la salute.
La giapponeizzione delle malattie degli organi interni
La nostra società giapponese sembra essere maggiormente attenta alla tutela degli organi interni. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che gli stili di vita dei samurai tendevano a esasperare la salute, soprattutto nei soggetti con predisposizioni genetiche.
L’introspezione in contatti con i guerrieri si dimostrò efficace avendo spinto diverse idee. La sensibilità maggiore alla salute era probabilmente la ragione per cui sembrera che i samurai giapponesi siano stati i primi a comprendere la connessione tra ambiente e salute. Ciò li ha fatto un leader nella riduzione delle malattie agli organi interni.
È bene osservare il collegamento tra economia di stili di vita innovativi e cura agli organi. Che abbia compiuto un interessante prologo, in sostanza anche la più grande industria è col coltivamento di questi avvenimenti di innovazione tecnologica e di sviluppo della salute che rilevano le forze attive (abbastanza indenni al miglioramento) nei progetti di vita rilievati nella biologia.
Conclusione
Gli stili di vita dei samurai giapponesi, caratterizzati da un continua attività fisica e una dieta serrata, aumentavano le probabilità di malattie agli organi interni, con danni ai polmoni in venticinque casi devastanti.
La storia di Miyamoto Musashi e altri guerrieri giapponesi presenta degli interessanti elementi di comparazione con la nostra società moderna, dove l’attività fisica e una dieta appropriata sono considerate fondamentali per il nostro benessere generale.
La tutela degli organi interni rappresenta una fondamentale priorità nella nostra società industriale post-moderne e i guerrieri giapponesi hanno dimostrato di aver compreso l’importanza di un equilibrio tra attività fisica e dieta negli stili di vita. Al fine di creare un ambiente salubre, è cruciale studiare questi esempi e trasformarli in modifiche personali allo stile di vita
Infine, sottolineiamo che le informazioni presentate in questo articolo sono basate su ricerche e studi accademici e che ogni decisione relativa alle questioni di salute devono essere prese dopo aver consultato un medico professionista.