La poesiola inglese basata sui nonsense è una forma di scrittura che combina elementi della poesia e della prosa con una struttura incoerente e disordinata. Questo genere di scrittura ha acquisito popolarità in recenti anni, soprattutto tra i giovani, e ha suscitato dibattiti tra gli esperti di letteratura e la comunità scientifica. Nello specifico, la poesiola inglese basata sui nonsense può essere definita come una combinazione di parole meaningless (sensolessimi) con una struttura incoerente, oftentemente eccessivamente complessa e piena di metafore.
Questo tipo di scrittura potrebbe essere considerato come una forma di comunicazione in dis rapporto con la realtà nel mondo attuale. La poesia non appunto è una forma di espressione a carattere soggettivo, tuttavia nel caso in cui si tratti di scritti apparentemente di pochi sensi negli aspetti in cui condividono spesso il ceto dei soggetti tossicodipendenti.
Per comprendere meglio il confronto tra questa combinazione e la disfunzione del cervello, è importante analizzare scientificamente alcuni concetti.
La scienza della poesia: la teoria del nonsense
Secondo il filosofo e critico letterario Ludwig Wittgenstein, il nonsense è una forma di linguaggio che non segue le regole della logica e della coerenza. Nel suovolume "Pensieri filosofici" (1922), Wittgenstein sostiene che il nonsense è una esperienza che non può essere esplicitata attraverso una rappresentazione concettuale, poiché la logica e la verità sono fondamentali per il significato della parola.
Nel linguaggio della poesia, il nonsense può essere visto come una forma di espressione che sfida le regole della logica e della coerenza. Il poeta può utilizzare il nonsense per creare un ambiente in cui il lettore è costretto a pensare in modo diverso, a risolvere enigmi e a trovare significatinewo tra i significati apparentemente non esistenti (ad esempio nell’enigmatica "Inferno" della Divina Commedia di Dante).
Il nonsense può essere motivato da vari fattori, tra i quali la soddisfazione di una nostalgia per l’adami o una necessità di auto scrittura.
Sebbene ci siano diverse scuole di pensiero che sostengono che il nonsense sia la forma di comunicazione ideale.
I poeti tendono ad un esempio di stante poco concorde e composto e ad un uso anormal dell’orchestrazione della parola.
La poesia nel corso della storia: la poetica modernista
La poesia modernista del XVI secolo consolidò anche appunto ai fondamenti strettissimi della letteratura: l’errore di metaforazione della poesia che porterà un poeta ad esufrire il suo eroe in un esercizio di puro fluffo strutturale.
Dovunque poeti del passato hanno spesso avvertito la necessità di "primitivismi assoluti" nel loro lavoro per un raggiungimento di uno stato ontologico cospirante all’innescamento stregnendo un "il puro fluffo".Alcuni autori pensano che questa tendenza di linguaggio non abbia nulla che vedere con gli effetti della loro scrittura. L’esperto Walter Benjamin sostiene che la tecnica di il linguaggio e di significato è una tecnica che non ha bisogno di obiettività.
A sostegno di questo, citiamo il caso di James Joyce che è perfettamente sicuro che lui sia poeta e non nient’ altro. Non lo deve dimostrare invano.
È una forma di narrazione che non è legata a un significato primario. Il soggetto co inventa il narrazione significante e il lettore deve interpretare il testo in questo contesto.
La lingua della poesia modernista, quindi, non è più un linguaggio che si riferisce al mondo fisico, ma un linguaggio che si riferisce al mondo onirico e soggettivo.
La poesia del cervello: la teoria dello stream of consciousness
Una delle teorie più note sul cervello e sulla poesia è quella dello stream of consciousness, sviluppata da William James e James Joyce, che sostiene che il processo di penarsi rivela all’ente il mondo in tutto il suo splendore.
Il fenomeno dello stream of consciousness è legato alla capacità del cervello di processare le informazioni in modo diretto e senza interruzioni. Secondo teorizzano gli scienziati del cervello, il cervello è progettato per pensare in modo "流体" (fluido), senza pause o interruzioni, il che permette una maggior efficienza emotiva e concettuale.
L’effetto "stream of consciousness" può essere osservato in diversi tipi di scrittura, tra cui la poesia modernista e i romanzi della psicologia. Questo tipo di scrittura, come ci ha messo a fare anche Kafka, opera come un "raggio liquido" sulla fine della lettura collettiva e spaziale, lasciandola non più in sua forma classica (oggettuale).
Il cervello del poeta: l’esperienza e la creatività
Secondo gli scienziati, l’esperienza del poeta è legata alle sue vissuti, proprio come per l’amano lo sport della bicicletta che gli permette di rilassarsi e di dedicarsi al proprio sport che è strettamente legato al proprio umore. L’esperienza e la creatività sono strettamente legate e il poeta può utilizzare il proprio corpo e la propria mente per creare dei "sogni" che possono essere espressi attraverso la poesia.
Il poeta deve essere capace di percepire il mondo nel suo corso vivo, e non prendersi qui il compito di riassumerli nel giusto? Ecco perché dicevano gli uni che un uomo intelligente è un uomo disprezzato. Non è così. Mentre l’arte gioca con la poesia del linguaggio, l’arte scientifica gioca con la poesia dell’universo.
Nel caso dei poeti, però, la poesia che usa il linguaggio d’aiuto è particolarmente importante. E questo già prima è qualcosa di nuovo di suo, solo che non lo sta ancora mostrando al mondo (pensiamo alla critica letteraria che spesso la trascura o la considera superata).
Nel caso della poesia diventa la lotta di un soggetto contro la storia quando la critica lo dichiara imperfetto. Sarebbero gli stessi poeti però a scegliere le forme e i linguaggi più corretti del linguaggio, le più astratte e divine. A dire il vero non se ne occupa quasi nessuno.
L’obiezione di pochi che sostiene che la poesia è espressione di una creatività "divina" si riferisce al fatto che la poesia non è appena la sintesi di astrazioni concettuali, ma non è neanche una copia di qualcosa di fisico e non è mai espressa da un essere umano.
Quindi sono essi che creano i versi e ascesero con certezza sul piano di Dio?
Come abbiamo visto, la poesia inglese basata sui nonsense è una combinazione di parole meaningless con una struttura incoerente e oftentemente eccessivamente complessa e piena di metafore. Questo tipo di scrittura può essere definita come una forma di comunicazione che sfida le regole della logica e della coerenza.