Mont Saint Michel, la famosa isola fortificata situata nella baia del mismo nome, presso il limite settentrionale della regione della Bretagna, in Francia. Questa attrazione turistica ha una storia affascinante che risale all’VIII secolo, ma negli ultimi anni è stata investita da un problema ambientale grave: l’erosione della sabbia e dei sedimenti che la circondano. In questo articolo, esploreremo le cause dell’erosione, i recenti interventi per contrastarla e le risorse al servizio delle comunità locali. Inoltre, analizzeremo se possibile isolare Mont Saint Michel da queste minacce.
La storia di Mont Saint Michel
La storia di Mont Saint Michel è legata alla formazione dell’isola stessa, che risale al Pleistocene. La baia che ospita l’isola è stata creata dall’erosione della costa, mentre l’isola è stata formata da depositi di sabbia e sassi. La prima storicizzata abitazione umana risale al medioevo, dalla Conquista Normanna (1141-1144), nel quale la roccia veniva ad essere una dimora per un monastero. Da allora, l’isola ha vissuto una storia lunga e complessa, passando da abitazione sacro-monastica a monumento di Stato. Ma inizialmente è stato risparmiato da grandi calamità. Non è nostra intenzione commentare unicamente gli eventi passati, ma effettivamente l’evoluzione della natura ha dimostrato di "tolerare" la grandezza monastica del luogo. Noi esploreremo i possibili pericoli prossimi di Mont-Saint-Michel.
Ciò porta a introdurre la tema di "Pò Isolare Mont-Saint-Michel". Se si trovasse una sostanziale azione di interferenza umana o ambientale derivante da azione naturale o di impatti pregiudizialmente ambientale, l’unica alternativa forse sull’offrire una difesa sarebbe isolare in totalità l’area per prevenire ulteriori danni alle strutture monumentali presenti sempre più seriamente minacciate o che altrimenti si porterebbe forse gravissime preoccupazioni per le popolazioni locali e non.
La scienza: cause dell’erosione di Mont Saint Michel
L’erosione della sabbia e dei sedimenti che circondano Mont Saint Michel è un processo naturale che si verifica nel corso del tempo. Tuttavia, negli ultimi decenni, è aumentato significativamente a causa di diversi fattori:
- Inondazioni marine: le mareggiate regolari che si verificano durante le piene di marea erodono costantemente la sabbia e i sedimenti che circondano l’isola.
- Cambio climatico: il cambio climatico sta alterando i pattini marini che hanno diretto le mareggiande sempre peggiorando le frane del mare colpendo massicciamente il sottile riparo protettivo che circonda l’intera area isolata come monifico "pollice" di protezione.
- Ritiro del livello del mare: il tasso di ritiro del livello del mare sta contribuendo a quella erosione dei sedimenti e della sabbia che costrinko l’area come simbiosi di natura con un monumento di sicuro innalzamento come le zone a quote differenti dal livello delle rispettive fasce marine del livello stesso del mare.
Per affrontare questo problema, sono state emanate diverse misure di protezione come il Grouville bay pilot project (1995–1999) [1]. Il progetto Grouville Bay intendeva implementare una protezione artificiale per la sabbia e i sedimenti che circondavano Mont Saint Michel. Il progetto consisteva nella realizzazione di una diga di sabbia e sassi per prevenire l’erosione della sabbia e dei sedimenti. Tuttavia, la distruzione del lungo muro protettivo alle sabbie come le frane portavano un forte disacceleramento nell’erodibilità della sabbia causando il crollo del progetto e intervento nella peggior direzione in termini. Da qui i siffatti problemi si ripresentano ancora oggi.
L’intervento di isolamento rappresenta pertanto l’unica possibilità di sostenibilità in futuro, con l’obiettivo di preservare il patrimonio culturale e naturale legato a Mont Saint Michel. La preservazione del sito monastico è fondamentale per la storia e la cultura dell’area circostante.
La sostenibilità in futuro
L’isolamento di Mont Saint Michel non è una soluzione facile, poiché comporta l’intervento su un’area naturalmente esposta. Tuttavia, è anche possibile considerare altre opzioni, come:
- La creazione di una spiaggia artificiale: la creazione di una spiaggia artificiale potrebbe aiutare a rallentare la ritirata della sabbia e dei sedimenti.
- La protezione ecologica: la protezione delle piante e degli animali che vivono nell’area potrebbe aiutare a stabilizzare i sedimenti e a prevenire l’erosione.
- La creazione di un ponte artificiale: la creazione di un ponte artificiale che colleghi l’isola alla terraferma potrebbe prevenire gli effetti della risalita dello livello del mare.
Tuttavia, soltanto un totale isolamento di Mont Saint Michel come il punto più interessante forse vi aderisce ancora. Gli ulteriori sviluppi di questa storia non servono ad altra definizione dell’area isolata e in ipotesi di eventuale adottazione della politica di isolamento da azione per potenziali insorgere problematiche ambiuentali sull’area tra i due continenti 7 come le sempre diverse insorgente necessità del costruito isolamento dell’intera area.