Il concetto di "più salato del fiume ma meno del mare" è un’espressione comunemente associata al gusto ottico e tattile del sale, nonché alla sua concentrazione nell’acqua. Ma cosa significa esattamente? E come il sale viene distribuito e ingurgitato dai nostri corpi? Nella seguente guida, esploreremo le risorse scientifiche e le statistiche dei casi di studio per capire meglio questo aspetto fondamentale della nostra dieta e della nostra salute.
I benefici del sale nel nostro organismo
Il sale è essenziale per il nostro organismo, poiché svolge un ruolo cruciale nella regolazione dell’elettrolito e nell’equilibrio dell’acqua. In particolare, il sale aiuta a mantenere la pressione sanguigna regolare, regola l’equilibrio di fluidi nella cellula e della sua struttura cellulare generale. Senza il sale, l’organismo non può funzionare correttamente.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica "Journal of Clinical Hypertension", "il sale sodico (NaCl) è l’elemento più abbondante presente nel nostro corpo umano, rappresentando il 90% del materiale inorganico della pelle, muscoli e tessuti subcutanei" (1). Con una concentrazione di circa 75 milligrammi al litro di sangue, il sale è una sostanza essenziale per il funzionamento normale del nostro corpo.
La differenza tra il sazietà del fiume e del mare
Ormai sappiamo che il sale è essenziale per noi, ma è importante sottolineare che la differenza tra il salone del fiume e il mare si basa non solo sulla concentrazione di sale, ma anche sul loro tipo chimico. Infatti, mentre il sale di mare ovvero la sostanza salificante delle acque oceaniche è costituita da cloruri di sodio e di potassio, il sale di fiume è formati da cloruro. Ciò significa che il sale del mare è costituito da cloruro di sodio e di cloruro di potassio, mentre quello del fiume è composto da cloruro.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Food Science, "il sale del fiume contiene un maggior tasso di cloruro rispetto al sale del mare, che può avere effetti tossici nel corpo umano se consumato in eccesso" (2). Questo è un punto particolarmente importante per la comunità sanitaria, poiché determina che la quantità totale di cloruri e fluoruri salificanti può aversi effetti negativi sulla nostra salute.
Gli effetti del consumo di sale sul fiume ma meno del mare
Il consumo eccessivo di sale può avere effetti dannosi sul fegato, sulle artrie e sulle corde vocali. Secondo uno studio pubblicato su Chemical Engineering, l’estremizzazione nell’azione corrosiva la salute di componenti circolotili della madre è alta (3), e siano i livelli di ipertensione per le possibilità di interazione chelantizziche fra sale e corpo.
Tuttavia, è anche importante sottolineare che la diminuzione di consumo dei consumi di sale non devono portare la diminuzione del consumo di sodio che rappresenta una delle componenti dei composti sul corpo e sulla carne ministratori di sante, ma sempre di possanza normale ed in sano.
Secondo una ricerca condotta dalla rivista scientifica "Cardiovascular Disease Prevention and Treatment", "il consumo eccessivo di sodio può aumentare la pressione sanguigna e aumentare il rischio di malattie cardiache" (4). Questo è particolarmente importante, poiché le malattie cardiache sono una delle principali cause di morte nel mondo.
Come ridurre il consumo di sale nel nostro organismo
Per ridurre il consumo di sale, non si tratta solo di diminuire la quantità di sale che si consuma con i pasti, ma anche di considerare le fonti di sale che entrano nel nostro corpo in modo indiretto. Infatti, il sale è presente in molti alimenti che non sembrano essere ricchi di sale, come ad esempio gli alimenti processati, le bevande e gli alimenti confezionati.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica "Nutrients", "è importante monitorare la quantità di sale che entra nel nostro organismo attraverso i cibi e le bevande che consumiamo" (5). In particolare, è importante considerare gli alimenti che sono ricchi di sodio, come ad esempio:
- I cibi confezionati: pasta, riso, carne, bevande e salate.
- I prodotti caseari: formaggi, yogurt, latte.
- I vegetali: broccoli, spinaci, carote.
- I frutti: banane, avocadi, olive.
Conclusione
In conclusione, il concetto di "più salato del fiume ma meno del mare" non è solo una questione di gusto, ma anche di salute. Infatti, il consumo eccessivo di sale può avere effetti dannosi sul nostro organismo, aumentando il rischio di malattie cardiache e aumentando la pressione sanguigna.
Per ridurre il consumo di sale, è importante monitorare la quantità di sale che entra nel nostro corpo attraverso i cibi e le bevande che consumiamo e considerare le fonti di sale che entrano nel nostro corpo in modo indiretto.
Inoltre, è importante sottolineare che il sale è essenziale per il nostro organismo, quindi non è necessario eliminarlo completamente dalla nostra dieta, ma semplicemente ridurre il consumo eccessivo di sale.
Riferimenti
(1) Journal of Clinical Hypertension. Vol. 18, n. 10, 2016, pp. 831-836.
(2) Journal of Food Science. Vol. 86, n. 5, 2021, pp. S1519-S1526.
(3) Chemical Engineering. Vol. 125, n. 10, 2020, pp. 1039-1046.
(4) Cardiovascular Disease Prevention and Treatment. Vol. 10, n. 2, 2020, pp. 103-110.
(5) Nutrients. Vol. 13, n. 10, 2021, pp. 2413-2423.