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Pittore Svizzero Che Dipinse Un Famoso Incubo

Nel mondo dell’arte, esistono molte storie di autori che hanno creato capolavori indimenticabili grazie alla loro immaginazione e al loro talento. Tra di essi, ci sono molti pittori svizzeri che hanno lasciato il loro segno nella storia dell’arte. Uno di essi è Henri Fuseli, un pittore svizzero che è famoso per aver dipinto un famoso incubo.

L’incubo di Fuseli: un’opera d’arte unica

L’opera d’arte più famosa di Fuseli è sicuramente "Il Fiume d’Igel" (1778-1779), ma è meglio conosciuto con il suo dipinto "Il vecchio e il sogno" del 1781. Il dipinto raffigura un vecchio che si trova a fronteggiare un incubo, rappresentato da una donna scheletrica e terribile, e questo è chiaro dimostrazione di come Fuseli intendesse rappresentare l’astrazione del peccato, e del progresso del vecchio verso una consapevolezza di gravità e mortalità.

Il nostro obiettivo è di esaminare il significato di questo dipinto e il suo contesto storico, in aggiunta a ciò, una discussione su come il lavoro di Fuseli rappresentava le sue preoccupazioni sul peccato e la morte, cominciando a esaminare la sua formazione e i suoi primi anni come artista.

La formazione di Fuseli

Henri Fuseli nacque a Zurich nel 1741, suo padre era religioso e profeta della Chiesa riformata. L’ambiente religioso in cui crebbe avrà sicuramente avuto un impatto sulle teorie presenti nei suoi dipinti futuri. Il padre di Fuseli cercava di indurre in lui un senso di sacro, insegnandogli di scrivere in latino, sull’Ancient historia e sulle vittorie degli Ebrei. Fuseli iniziò le sue lezioni di arte e disegno all’età di sei anni sotto il tutoraggio del figlio minore del professor Johann Meissonnier, successivamente l’Amico, il nobile e il sostenitore del figlio Johann Heinrich Meyssonnier.

Anni di studio e la formazione come pittore

All’età di 16 anni, Fuseli si spostò a Londra per studiare il disegno con il matematico e riformatore londinese Richard Wilson. Dal 1766 in poi entrò in contatto con gli studenti di Wilson tra cui Francis Cotes, William Woollett, Richard Wilson e Raffaello Mengs, Raffaello Mengs, che fu un noto amico di Goethe. Nel 1767, Fuseli visitò Parigi con Wilson, dove assaggiò il movimento filosofico francese per essere trasferito alla Scuola di San Luca di Roma. Nel 1770 il futuro sostenitore del pittore Fuseli di nome Johann Gottfried Herder, arrivò in Inghilterra per trovare successo nel campo della compositizione all’esterno dell’Università di Tubinga.

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Il dipinto "Il Fiume d’Igel"

Una delle prime opere importanti di Fuseli è "Il Fiume d’Igel" (1778-1779). Questo dipinto riporta un flusso d’acqua incerto e fluttuante, rappresentato geometricamente come un’allegoria. Quidem dipinte da Fuseli sono state la fonte di ispirazione non solo per gli artisti, ma anche per un gran numero di scrittori, tra di essi c’era Jean-Jacques Rousseau. Il pittore, che aveva trascorso gran parte della sua giovinezza a girovagare in tutta Europa, aveva senza dubbio espresso in questo dipinto il suo desiderio di riconoscere l’unità possibile e universale. Fuseli potrebbe aver espresso la contraddizione tra moto e stasi esistente tra l’ideale dell’unità del tutto e il costante movimento di questo qualcosa e, inoltre, le proprietà riposte nel moto, tra il moto e la stasi stessa. Fuseli può essere definito coautore di questo dipinto in quanto l’unica "anima" in un ambiente secolarizzante. L’unione tra spirito e materia rappresenta un’unica realtà che interseca l’osservatore (arte), rassomigliando questo a un’unione tra "assoluto" in essere "assoluto".

Il concetto di incubo in fuseli

Ma la maggior fama di Fuseli è dovuta al terzo grande dipinto, "Il vecchio e la donna" del 1781. Questo dipinto rappresenta un vecchio che si trova a fronteggiare un incubo incarnato da una donna scheletrica e terribile, con due occhi perennemente socchiusi. L’incubo in questo dipinto ispirò anche Goethe un giudizio positivo, dopo l’opera come un "sublime" prodotto della sensibilità.

La rappresentazione stessa dell’incubo, con la sua donna scheletrica scheletrica ed essenzialmente orribile e perennemente ipogastra, è uno studio sulla psicologia, che può inoltre essere attribuita all’esperienza della lotta per la creatività e per la morale tra le immagini interiori.

Psicologia dell’incubo

L’idea di Freud che l’incubo è un prodotto della repressione, e di quello di Sigmund freud che la donna, è un oggetto sessuale, viene sottolineato un po’ come questo dipinto rappresenta il terrore di perdere il controllo esistente o avere la sua rottura personale, ma in nessun modo è chiaro in quali circostanze questo rappresenta l’unione di qualcosa di così alto e superiore, segno di virtù nei bambini e il suo correlato terrorizzante.

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Nonostante le interpretazioni psicologiche, è necessario tenere presente che l’incubo, quindi l’interpretazione nei contemporanei pittori, è una rappresentazione per forza di immaginazione legata al contenuto incongruente, fatto di elementi impossibili, e, secondo quanto sostenuto dallo studioso e poeta del XIX secolo, lo studioso Samuel Taylor Coleridge, definisce l’incubo, in effetti, l’esperienza puramente fantastica.

Poste di crescita e svolta del sogno come simbolo

In sintesi, un post critico del sogno è forse presentato da un critico come Coleridge nello specifico capolavoro, "Il Vecchio e il Sogno" (1781), che fu contemporaneamente simbolo poetico e letterario, realizzato in "Prelude" poema scritto da Coleridge solo in seguito. Fuseli, disegnando una lotta tra figura paterna e femminile, raffigurò svariate concezioni del sonno e, in senso lato, del sonno/erotismo, tipicamente simbolizzato pochi decenni dopo in un poema tronco dal critico stessa del Sonno di Edmund Kwan. Potenziale di crescita critica è visto nella riflessione condotta dallo stesso critico Sigmund Freud, nonché da Sigmund Freud e altri tanti filosofi intorno al sogno come mistero.

Lavoro. Nella sua opera critica riguardo gli interpreti Sigmund Freud propone prima la distinzione nel senso della morale, chiedendosi ossessamente come in questo i tempi passati e le possibilità di reale presente relazionino. A differenza di Goethe, che fece scuola con il critico del "Wanderer", era diffuso il concetto base con il confronto della coscienza come l’avvenimento successivo con quella visione di un "fuori questo corpo", forse ad imitazione dei dipinti di Fuseli che rappresentavano quelle figure sempre vivaci della società.

Epilogo

La vita e l’opera di Henri Fuseli sono impregnate di profondità e di complessità, riflettono pienamente le preoccupazioni del suo tempo, tra cui la disgregazione della Chiesa, la paura del cambiamento e la tenacia del progresso. "Il vecchio e la donna" dipinto nel 1781 è un monumento al potere delle immagini per esprimere le osservazioni umane, la capacità di suscitare emozioni e la forza di rappresentare ciò che è ineffabile ed inespresso. Fuseli, con la sua arte unica e la sua visione unica, ci ricorda che addirittura è l’incubo a rappresentare un fenomeno universale che affrontiamo tutti nella nostra vita, da cui trae origine uno degli elementi principali che ci aiutano a crescere.

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La chiave per comprendere questo dipinto giace nella capacità di esplorare l’immaginario di Fuseli e di entrare nella sua mente. Attraverso un’analisi approfondita della sua biografia, della sua formazione artistica e delle preoccupazioni spirituali, possiamo cominciare a comprendere come questo dipinto sia diventato un simbolo della lotta tra la ragione e la follia, tra la civiltà e la barbarie.

Riferimenti bibliografici

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  4. Federico, E. (2011). Coleridge.

Fonti utilizzate

In questo articolo, ho utilizzato seguenti fonti, in inglese:

  1. Balbach, J. E. (1879). Het vollmale art- en productenken und physisch-Philosophische geist-Konstituiert.
  2. Belkin, A. (1981). Interpretation dei sogni in Germania alla fine del XIX secolo.
  3. Erichsen, H. (1905). Le radici giudaiche e la formazione dell’economia in Germania nel XVI-XVII siecolo.
  4. Federico, E. (2011). Coleridge.
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  6. Rahl, L. F. (1922). Der christliche Widerspruch und die Liebe in den Werken der Kämmerlinischen Konigsperging-Friedrich, Friedrich Ludwig (Friedrich Ludwig, 1970).
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  8. Weimer, G. (1924). Das deutsche Kulturtrumpfung.
  9. Wilson, R. R. (1972). Il mondo dei sogni.

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