Introduzione
Il termine "pezzo grosso" è spesso utilizzato per descrivere qualcosa di piccolo o insignificante, ma nel contesto del fascismo, ha una connotazione molto diversa. Il "pezzo grosso" del fascismo si riferisce a una componente della struttura sociale e politica del regime fascista italiano, costituita da una élite di individui che detenevano un’influenza significativa sulle decisioni e sulle azioni del governo. In questo articolo, esploreremo il quadro biochimico e le implicazioni del "pezzo grosso" del fascismo, analizzando le fonti scientifiche e le case studie relative a questo fenomeno.
La struttura sociale e politica del fascismo
Il fascismo italiano si sviluppò nel corso dell’ultimo decennio del XIX secolo e raggiunse il suo apice durante il regime di Benito Mussolini. Lo stato fascista era organizzato in una gerarchia sociale e politica, con una élite di individui che detenevano un’influenza significativa sulle decisioni e sulle azioni del governo. Questa élite era composta da persone addestrate e esperte in vari campi, come la politica, l’economia, la società e la cultura.
La "pezza grossa" del fascismo era composta da almeno cinque categorie di individui:
- I tecnocrati, che occupavanoposti chiave nel governo e nei ministeri, come il ministro degli Affari Esteri o il ministro della Fiscale
- I datori di lavoro, che detenevano il controllo delle imprese e delle risorse economiche
- I funzionari delle Forze dell’Ordine, che erano responsabili della repressione e della sicurezza pubblica
- I militari, che costituivano la base militare dello stato fascista
- I intellettuali, come scrittori, artisti e pensatori, che rappresentavano l’area di influenza del fascismo nella società e nella cultura
Queste categorie di individui erano accomunate da un ideale politico e sociale che si basava sulla priorità della nazione e della sua supremazia, e che riteneva la necessità di un pizzico autoritario nel controllo della società.
La biologia del fascismo
La teoria del fascismo si basava su una concezione biologica della società, che riteneva che la società fosse governata da una "gerarchia dei caratteri". Questa teoria era basata sulla idea che le persone erano governate da una serie di caratteristiche fisiche e mentali, come l’istintualità, la velocità e la forza fisica, e che queste caratteristiche erano influenzate da fattori genetici.
La "pezza grossa" del fascismo era composta da individui che possedevano queste caratteristiche fisiche e mentali in quantità maggiore rispetto a loro contemporanei. I fazionisti ritenevano che la salute della nazione fosse influenzata dalla composizione della popolazione, e che i singoli individui fossero responsabili della loro propria salute e del loro ruolo nella società.
Una delle teorie biologiche più diffuse del fascismo era la teoria dell’"alta influenza" di Hans Greinger, che sosteneva che gli ostacoli ai nostri sviluppi nella vita economica e industriale fossero dovuti alla presenza di "ostacoli" nella popolazione.
Diversi studiosi e ricercatori hanno sottolineato che queste teorie biologiche del fascismo sono basate su una visione distorta e non supporteda dagli studi scientifici, delle differenze tra le popolazioni. Inoltre, molte delle ipotesi della teoria dell’alta influenza non sono supportate dai dati scientifici e riducono la complessità delle Dinamiche sociali e economiche a una sola catena di cause.
La logica e le conclusioni
La "pezza grossa" del fascismo era composta da individui che possedevano caratteristiche fisiche e mentali che costituivano un vantaggio significativo in termini di potere e influenza. Questa componendele si riferiva a una falsa teoria della "gerarchia dei caratteri" secondo cui le persone e quindi i singoli gruppi sociali sarebbero classificati in funzione della presenza assoluta o prevalente di una serie di fattori "superior". Una fetta significativa di questa base genetica era trasferita in vita ai componenti della "pezza grossa" del fascismo e da lì aveva ispirato le politiche seguite dallo stato fascista, le leggi razziali e la politica della sterilizzazione.
Lo stato fascista cercò di legittimare il suo potere attraverso la propaganda e la manipolazione della opinión pubblica. La "pezza grossa" del fascismo era composta da individui che detenevano il controllo della stampa e degli media, e che utilizzavano queste piattaforme per diffondere idee e propaganda che legittimassero il loro potere e la loro influenza.
Case studie
Ci sono diverse case studie che dimostrano come le idee biologiche del fascismo abbiano influenzato le politiche e le azioni dello stato fascista. Ad esempio:
- La legge razziale del 1938, che stabiliva discriminazioni legali e sociali basate su caratteristiche fisiche e razziali.
- La politica della sterilizzazione, che consentiva ai governi di disabilitare ufficialmente individui che si consideravano "inferiori".
- La censura e la repressione delle libertà individuali.
In conclusione, il "pezzo grosso" del fascismo era una élite di individui che detenevano un’influenza significativa sulle decisioni e sulle azioni del governo, e che si basavano su idee biologiche della società e della politica. Queste idee sono basate su una teoria della "gerarchia dei caratteri" che riteneva che le persone fossero governate da caratteristiche fisiche e mentali. La "pezza grossa" del fascismo era composta da individui che possedevano queste caratteristiche in quantità maggiore rispetto a loro contemporanei. Le idee biologiche del fascismo influenzarono le politiche e le azioni dello stato fascista, come la legge razziale del 1938, la politica della sterilizzazione e la censura e la repressione delle libertà individuali.