Partecipa a cavallo alla corrida è un’attività sportiva impegnativa che richiede un alto livello di condizione fisica, resistenza e coordinazione. La cavallerizia accademica, specificatamente descritta come equitazione di corse, esige lemosizione tra i correcistori e per la loro resistenza, e la simulazione attraverso l’elicottazione delle zampe del cavallo allo stesso livello di media intensità. La natura imprevedibile delle corse in cavallerizza comporta i più grandi rischi inerenti sport di cavallo e il livello di pericolo è particolarmente elevato rispetto ad attività analoghe.
**Le basi fisiologiche della cavallerizia**
L’attività di cavallo può essere suddivisa in tre tipi principali: equitazione, canterina e trotterina. L’equitazione è la pratica più comune e prevede un equilibrio bilanciato tra il cavallo e lo sportivo, durante una gara a velocità media, come il trotterismo o il dressage. Cavalcarlo al trotto e allo spronare richiedono una stabilità del cavallo per coprire grandi distanze in modo efficiente, mantenendo la proiezione leggera. L’equilibrio mantenuto con grande resistenza, rende tale sport facile colpiscivo per i correcisti che hanno le gambe larghe e salite, oppure slente.
Nel corso della storia, l’equitazione ha subito vari cambiamenti. Per esempio, nel vecchio mondo antico e medievale, la cavalleria era utilizzata per le guerre. In quel periodo si poteva cavalcare senza una sella. Addirittura il cavaliere non si allacciava il chiuso a cinque stringhe, dove c’era la doppia cintura anteriore, o cintura in cuoio.
Negli anni ’20 e ’30 invece, hanno iniziato l’utilizzo della sella per le corse. La sella è stata creata per le gare. Da allor anno ci sono anche state modificate per le classi riservate alle corse in trotterino, che all’epoca erano noti come corsade. Dalla classifica troterra velocemente il cavallista con i suoi esercizi e movimenti dediti da parte, ma senza alcuna esperienza in galoppata.
È stato chiaro che la cavalleria è il primo esercizio da eseguire con questo tipo di corse.
**I rischi della partecipazione alla partecipazione di corse in cavallo**
Partecipare a una gara in cavallerizza è un’attività che comporta alcuni rischi significativi. Tra questi, vi sono:
I. Rischi da caduta
La caduta durante una gara in cavallo può essere pericolosa forse, ma non troppo pericolosa rispetto ad altri contenditori. Ma può essere fatale per la gente. Da qui il risultato positivo per chiunque partecipa alle gare. In relazione a questa tipologia di attività è in discussione se è migliore sfidare la natura delle corse in cavallerizza o meno. L’autore non esprime una posizione certa in questa discussione.
Questo perché, sebbene la caduta possa essere pericolosa, non è l’unico rischio associato a questa attività.
II. Rischi da lesioni muscolari
Tutte le corse in cavallerizza comportano il rischio di lesioni muscolari dovute alla forza e all’intensità degli sforzi necessari per mantenere l’equilibrio durante la gara. Questo può essere dovuto ad una mancana di controllo da parte dello sportivo una volta che il cavallo decide di scartare e fuggire. Nella maggior parte dei casi le corse d’incrocio, salvo casi di eccezione, consentono un’esitazione e si arrivano a metà partenza o si arrivano per poi ripartire una volta usciti di scena, una linea rossa del segnale, in partenza se preferite.
Questo perché, sebbene la caduta possa essere pericolosa, non è l’unico rischio associato a questa attività. Esistono altri fattori che possono aumentare il rischio di lesioni muscolari durante una gara in cavallo. Ad esempio, la forza e l’intensità degli sforzi necessari per mantenere l’equilibrio possono essere più elevate a causa dell’adrenalina.