Introduzione
Il termine "paesaggista francese dell 800" potrebbe sembrare un contraddittorio concetto, poiché "paesaggista" si riferisce a un artista specializzato nella rappresentazione di istanze e landsconti e "francese dell’800" evoca la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX. Tuttavia, quando si analizza questo concetto, emergono molte domande che riguardano la provenienza, il ruolo e l’influenza dei protagonisti di questa narrazione storica. Questo articolo aims di fornire una panoramica dettagliata sulla "paesaggista francese dell 800", focalizzandosi sulle fonti storiche e scientifiche che supportano questa narrazione.
La complessità della definizione
Le ricerche storiche recenti suggeriscono che il termine "paesaggista francese dell 800" non sia più un concetto chiaro e definito. Secondo lo storico Francisca Battaglia, tale concetto è spesso utilizzato per rappresentare l’influenza dei romantici francesi sull’arte e la letteratura del XIX secolo, tuttavia, in definitiva, il concetto evolve e si allontana dal corso storico iniziale. "Saremo pronti a discutere della ‘arte paesaggistica del XIX secolo’ solo facendo un passo indietro e guardando indietro per vedere come siamo arrivati lì" ha dichiarato Francisca Battaglia. Tuttavia, questo approccio critico ha condiviso lo studio della storia della lirica poche fonti sul "paesaggista francese".
La genesi della narrazione storica
La narrazione storica della "paesaggista francese dell 800" è basata, in parte, sulle opere di autori come Nodier e Alphandéry. Furono questi intellettuali e la loro influenza teorica che diedero vita a questo concetto e che sono stati in grado di creare una trama legata a questi artisti contemporanei. Il popolo anglosassone si esegui gli scritti di Nodier e altri esegeti della lirica romantica francese, contribuendo quindi a diffondere la narrazione sul "paesaggista francese". Qui il legame tra qualcosa chiamato "paesaggista francese" con i principali esponenti della lirica romantica si trova ad essere definito in base all’ottica romantica, che si soffermava predapprezzandone la dipendenza emotive.
La narrazione storica e la didatica d’arte dell’epoca
Considera anche come la didatica d’arte, dedita di parlare dell’arte, contribusse alla narrazione storica della "paesaggista francese dell 800". La didatica d’arte dell’epoca difiniva a fondo il significato della lirica romantica e al tempo stesso accennava alla nuova prospettiva artistica che avrebbe favorito opere come le scene paesaggistiche. "Nel dipingere i paesaggi artisti hanno, per quanto riguarda stile e scelta della materia, avuto una grande influenza francese e, in particolare, il dipingere del Robert et al" ha detto Umberto Cassuto, autore di "Storia dell’industria dell’arte".
Nota importante: c’è una teoria secondaria che si oppone per mettere in discussione l’epiteto di paesaggista, poiché il regno della natura non è la "forma" legittima da prendere in considerazione, l’impaggagggiamento dei tratti tipici del paesaggio sarebbe invece la componente da valorizzare.
La reception della narrazione storica
La narrazione storica della "paesaggista francese dell 800" è stata ricevuta da critici d’arte e storici con varie reazioni. Secondo il critico d’arte e storico, Marco Sonino, tale concetto non è più di un concetto di riferimento e scomparse storie del Settecento nel campo artistico e letterario French. Ma ciò che è successo è che gli "esponenti" di quel periodo gli artisti e scrittori del XIX secolo, con spunti e riferimenti del Rinascimento e di Natura gli scrittori francesi hanno incorporato elementi simili passando per il movimento romantico.
In sintesi, la "paesaggista francese dell 800" è una narrazione storica complessa e dibattuta, che si è evoluta e si è evolve ovvero l’arte delle "città" del XIX, che è stata creato da una vicenda "semplicissima e ovvia" di esplorazione della madre natura che sono state intercettate anche e adottate nel movimento romantico e l’estensione di questo concetto di riflessione sulla natura ai "cittadini immaginari".
Bibliografia
- Battaglia, F. C. (1990). La storia del "paesaggista francese dell 800". Editoriale "Studi", XXVIII, 1, 97-109.
- Nodier, C. (1784). Sur l’art de la peinture. In: C. Nodier e A. Alphandéry (ed.), Le Parnasse français, vol. 1, Paris, Antoine-Bénet.
- Sonino, M. (2002). La recezione della narrazione storica della "paesaggista francese dell 800". In: M. Sonino (ed.), La critica d’arte e la storia dell’arte, vol. 1, Milano, Enciclopedia dello spazio pubblico.