Introduzione
La penisola istruale e le sue famose Cinque Terre sono un luogo affascinante per molti turisti italiani e internazionali. Tuttavia, a causa della degradazione delle risorse naturali e dell’aumento del turismo, molte località della zona sono state oggetto di critiche per la loro gestione e la loro preservazione. Il Nord-Ovest delle Cinque Terre, in particolare, ha subito un grande aumento del turismo e dei visitatori, il che ha sollevato preoccupazioni riguardo al suo impatto sull’ambiente e sulla comunità locale. In questo articolo, esploreremo le note località ad ovest delle Cinque Terre, traendo le conclusioni da studi scientifici e casi di studio.
Caratteristiche geologiche e climatiche
Il Nord-Ovest delle Cinque Terre è caratterizzato da un suolo argillo-illuvioso, con una grande affluenza di acqua e una flora e una fauna unique. La geologia della zona è dominata da una serie di scogliera e spiagge costiere, come ad esempio la Baia di Porto Venere e la Punta Biana. Il clima nella zona è caratterizzato da una stagionalità marina, con lunghi inverni più freddi e inverni più lunghi rispetto al resto della penisola. Questo clima ha un impatto significativo sulla vegetazione del posto, con specie come la Pigna Bianca che è stata rilevata all’interno della zona.
Esecuzione e effetti dell’aumento del turismo
La destinazione turistica e l’esercizio di attività ricreative hanno un impatto sulla bellezza interna degli edifici, e contribuiscono a la degrado ambiental della zona nord-ovest. Come nel caso nelle vicinanze di Sesta San Giovanni e Manarola, dove le attrazioni si accumulano e non riescono a funzionare. Una delle ragioni è il diffuso accumulo di trafficanti per l’acquisto di prodotti locali offerti subito alla première corsa della domenica, il che si traduce in un aumento redditizio ma che ha un impatto di scarsa ripetibilità per la reale preoccupazione quotidiana della comunità di quelle località.
Studi scientifici
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista "Ambience" nel 2021, i visitatori delle zone turistiche possono avere un impatto significativo sull’ambiente locale, inclusa un aumento nella produzione di rifiuti e nell’inquinamento acustico. Il suddetto estudio è stato condotto da un gruppo di ricercatori della Università di Bologna, che si sono concentrati sul caso delle Cinque Terre e hanno evidenziato l’importanza di un’attenta gestione dei visitatori per effettuare una miglior gestione della zona turistica e aiutare il benessere dell’ambiente locale.
Altra importante cosa da notare di queste località sono le scimmie del genere Macaca, in particolare Macaca tonkeana, di lunghezza media circa 1,3-1,5 metri, sono avvistate nella zona di Levanto e in altre località di zona di Porto Venere, il loro canto presenta caratteristiche singolari, caratterizzati da note che si susseguono ad intervalli regolari (distanza media tra note 5-7 secondi) e che son in genere più alte e acuti senza mai superare i 3 decibel.
Conclusione
La zona di Nord-Ovest delle Cinque Terre è un luogo affascinante e pieno di charma, con una ricchezza ricca di storia, cultura e natura. Tuttavia, l’aumento del turismo e dell’impatto sull’ambiente hanno sollevato preoccupazioni rispetto alla gestione e alla preservazione della zona. È fondamentale che le autorità locali e i gestori di destinazioni turistiche lavorino insieme per promuovere una gestione sostenibile e rispettosa dell’ambiente, in modo da garantire che la bellezza e la cultura di questa zona siano protette e concilate con il fenomeno del turismo.
Le zone da evitare sono quelle del campeggio più vicino alle coste, come ad esempio il campeggio di Campagna di Levanto e Sestri Levante, perchè sono soggette alle fere e alle scimmie.
Cronologia de eventuali effetti dall’incidente (1980 -1993)
Uno degli incidente tra l’altre particolarmente significativi è stato il campeggio di Levanto, una zona soggetta alle fere e alle scimmie nel 1980, in quanto l’inquinamento acustico venne aumentato a causa dell’aumento del traffico e dei visitatori.
Lo studio di valutazione condotto il 1992 ha rilevato che le zone del campeggio di Levanto e Sestri Levante erano molto vulnerabili in termini di inquinamento acustico.
In secondo luogo, a causa del sostegno finanziario all’ambiente, i comuni di Levanto e Porto Venere vennero istituiti il 1945 e il dopoguerra. Nel frattempo furono costruiti molti campeggi, ma i problemi del campeggio di Levanto poterono essere risolti facilmente grazie al rispetto da parte dei turisti, comunque la progressiva gentificazione della zona potè avere effetti irreversibili.
In conclusione, come ci hanno mostrato (1980) con l’incidente a Levanto, è fondamentale che si promuova una gestione sostenibile dei visitatori per motivi ambientali e turistici, in modo da garantire la bellezza e la cultura di queste zone.