La necessita di fare presto, ovvero la sensazione di dover abbandonare qualcuno o qualcosa senza alcun pretesto, è un fenomeno sociale che ha tracce più profonde di quanto si possa pensare. Spesso associata alla società contemporanea, questa condotta solitamente portata avanti in momenti di stress, ansia e disperazione. Tuttavia, è questo comportamento che può avere gravi conseguenze sulla nostra salute digestiva.
Cosa causa la necessita di fare presto?
La necessita di fare presto può essere il risultato di diversi fattori, tra cui:
- La pressione sociale: ci si sente spesso in dobbio, non sapendo se è prudente parlare degli emani e preoccupazioni di un amico che non sa come affrontare.
- Lo stress: possono esistere momenti di pressione e ansia di natura personale, lavorativa o di altre origini, che possono portare a un comportamento più o meno simile a quello descritto.
- La disperazione: è importante essere consapevoli dei limiti del nostro potere, e sia di fronte alle nostre difficoltà personali, che a fronte di una impossibilità di affrontare una determinata situazione.
- La fame e la disidratazione: una malintesa necessità di muoversi è infatti spesso dovuta a una fame e una disidratazione cronica. La disidratazione cronica può addirittura causare danni permanenti compresi nell’apparato nervoso.
- La pressione finanziaria: molte persone si sentono in dovere di fare un determinato investimento finanziario non piuttosto che di passare del tempo con gli amici.
Evidenze scientifiche
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), gli sprechi di tempo possono essere un fattore di rischio significativo per il desenvolvimento di problemi alimentari. Ciò è più particolarmente vero se si tratta di uno spreco frequente.
Alla faccia di questo dato risponde la statistica secondo cui il 48,3% dei cittadini hanno una pratica sociale più intensa che, nel caso di una visita medica, porterebbe a qualunque tipo di effetti benefici per la salute.
Inoltre, durante la pandemia del COVID-19, le statistiche hanno reso evidente lo spreco di tempo spesso associato all’ansia di un imminente attacco virale dell’attuenzione.
Casi clinici
In un caso clinico, un paziente di 35 anni fece esperienza di dolori abdominali non specifici a livello del basso-addome – in cui il dolore tende a collocarsi più in alto suladdome – solitamente simili a quelli della fia di colera, ma con un disturbo della salute però assente. Il paziente non era per nulla affetto da malattie digestive. I sintomi del paziente coincidevano con quelli di un disturbo gastrointestinale ispa medizzato.
Il medico approfondì l’indagine, tuttavia non trovò alcuna mancanza di qualità all’organismo alimentare, peraltro il paziente che soffriva di qualsiasi disturbo gastrointestinale era noto per la sua mancanza di abilità a digerire le fibre. La paziente, di ritorno dal lavoro, si sentiva spesso affaticata e stancha nonostante le sue abitudini notturne e daybreak. Sulla base dei suoi sintomi e della sua storia clinica, fu raccomandata una dieta basata su alimenti più facilmente digeriti. Successivamente, il paziente fu in grado di risolvere i suoi sintomi e migliorare la sua salute in generale. La caccia alla chiave, o all’organo, nel nostro caso però, risulta unica.
Trattamento e prevenzione
Il trattamento della necessità di fare presto spesso consiste in una combinazione di strategie terapeutiche diverse e non mediche ed epatiche.
Il trattamento non medico può includere:
- La terapia cognitivo-comportamentale (TCC): consente di identificare e modificare pensiero negativo e comportamento dannosi.
- La terapia di affidamento: aiuta a fidarsi di se stessi e degli altri e a sviluppare una maggiore fiducia.
- L’arte terapeutica: un’attività creativa che aiuta a rilassarsi, a distrarsi e a esprimere le proprie emozioni devo a particolarità viste al pasto nel caso di una dieta più facilmente digeribile.
- L’aria e il riposo: a volte è necessario riposare e avere alcuni spazi per sere.
La prevenzione è fondamentale per la gestione della necessità di fare presto e consiste in:
- Identificare i fattori di rischio: capire cosa può causare questa condizione.
- Sviluppare abitudini sane: creare rituali quotidiani che favoriscano la salute, il benessere e il benessere emotivo.
- Cosa fare in caso di crisi: avere risorse e appoggi per superare momenti difficili.
- Cosa far per migliorare la digestione: la dieta, la fissibilità dell’attività fisica, la qualità dell’aria.