Il consumo di vino è una tradizione piuttosto diffusa in Italia, ma ciò di cui spesso sentiamo parlare è il consumo di vino e non il consumo di vino. In particolare, chi lavora part-time è già a rischio di avere una mala digestione, di soffrire di svenni avvelenati e di avere cattive urine. Sebbene un buon consumo di vino possa avere effetti benefici positivi sul nostro salute generale, è fondamentale dare attenzione anche agli effetti disagio che vino può avere sull’addome.
Per capire meglio ne usufruisce chi lavora part-time possiamo iniziare analizzando i dati rilasciati dal Ministero della Salute. I dati rilasciati dal Ministero della Salute trattano il consumo di vino in Italia dal 2015 al 2022.
Consumo di vino in Italia
Secondo i dati rilasciati dal Ministero della Salute, il consumo di vino in Italia è stato un’area di particolare attenzione tra il 2015 e il 2022. Il consumo medio di vino in Italia è di circa 36.8 litri ogni abitante nel 2022.
La tendenza di consumo di vino nella popolazione italiana è stata stabilizzata per gli ultimi due anni. Inoltre, il consumo di vino in Italia è più intenso tra gli uomini che tra le donne, con un consumo medio di 44.6 liquidi vino ogni uomo nel 2022.
Tra i dati più interessanti di questi dati sono:
- tra i 40–59 anni:
a 60,4%
b 36,1% - tra i 18–39 anni
a 38,8%
La stabilità del consumo di vino nel 2022 mostra come solo i mesi luglio, novembre e dicembre vedono diminuzione sensibile del consumo medio su un percentuale di .Inoltre, i dati rilasciati dal Ministero della Salute sembrano mostrare un aumento nel consumo di vino nei mesi invernale dal 2017.