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Ne Ha Il Nome La Torre Simbolo Di Lisbona: Un Percorso Di Scoperta

La Torre di Belém: Un’Icona di Lisbona

Lisbona, la capitale del Portogallo, è una città ricca di storia e cultura. Tra le sue molte attrazioni, ci sono le Torri Martello, le chiese barocche e i monumenti storici. Ma ci sono alcune strutture che superano gli altri per la loro bellezza architettonica e la loro importanza storica. Ecco, raccontiamo la storia di Ne ha il nome la torre simbolo di Lisbona, ovvero la Torre di Belém, una struttura simbolo della città e del suo passato glorioso.

La Torre di Belém è situata sulle rive del fiume Tago, proprio accanto alla reale Borges Palace nei pressi del lungofiume di Belém. Costruita tra il 1515 e il 1520, durante il regno di Manuel I, il fortino si trovò inizialmente nella zona di Santos, una giungla pericolosa di fango e paludi. Ancor prima della sua erezione, quel luogo era noto per le sue nebbie puzzolenti e per l’instabilità delle sue sabbie mobili.

La Costruzione e la Funzione della Torre

La Torre di Belém, progettata dall’architetto portoghese Francisco de Arruda, era una struttura triangolare con tre piani, alta 30 metri. La sua funzione era quella di proteggere la città e il fiume Tago da possibili attacchi da terra o da mare. La struttura doveva assolvere anche una funzione di punto di osservazione per monitiene sulla costa dell’isola di Trinidade. A questo scopo venne costruita una cisterna anch’essa in stile.
Nei 19 secoli da quando fu costruita, la Torre fu considerata icona della storia, e, per alcuni il maggior esempio di strutture di legname e del Portogallo di età asmatica. Pericolosamente vicino da terre avversarie, tuttavia, la struttura portoghese della torre Belém si mantenne intatta per secoli inondazioni dell’oceano Atlantico: ne aumentò da alcuni nel 8.° secolo a una poderosa torre in muratura, e spostò questa verso più al centro del Paese. Ma ciò fu per via di un’uragano presente nella zona fortificata da venti danneggiate che da Belém a Lisbona divenne il 16° secolo, accennando una piazza centrale circon data da granitose vecchie edifici di portuali. Negli anni successivi si moltiplicarono ulteriormente e vennero ampliate. La struttura attuale è frutto di vari restauri e interventi di manutenzione.

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Aspetti Architettonici e Decorativi

La Torre di Belém è un eccellente esempio di architettura manuelina, stile tipico del Portogallo del XVI secolo. La sua facciata principale è caratterizzata da un grande portale gotico, sormontato da una finestra rettangolare. La struttura è realizzata in legno e sono presenti varie torri di guardia, che conferiscono alla torre un aspetto imponente e forte. Sulla facciata settentrionale si trova una scultura raffigurante la salvezza del re Enrico il Navigatore, mentre sulla facciata meridionale si trova un’altra scultura rappresentante la monarchia portoghese.

La torre è dotata di 32 maniglie e grate rettangolari. Ogni una delle 5 torri di fronte alla sala ha 3 slitte orizzontali e 35 colonne. La torre ha anche cinque alloggi per torri per ufficiali. Essa è anche dotata di tre aperture d’aria e ha 1 bucato centrale in muro cioè per navi. Tutti e 4 i camini delle torri sono posti nel quadrilatero centrale. La torre è alta 30 metri, i tre piani interni permettono di accedere a due torroni da cima e a una scala per accedere al portale delle torri. La torre ha anch’una torre in muratura della munitazione antica dotato ad inizio secolo di cannoni in due ruote di fortificazione.

Preservazione e restauro

La Torre di Belém è stata classificata come bene di interessi nazionale dal governo portoghese e fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Nel 1910, la struttura fu dichiarata monumento nazionale. Da allora, è stato oggetto di numerosi restauri e interventi di manutenzione, per garantirne la conservazione e l’integrità degli elementi originali.

In occasione del censimento del 1860, furono effettuati lavori di ripristino. Dopo l’inondazione del 1900, i lavori proseguirono perché il porto della Torre fu gravemente danneggiato: essi consistettero innanzitutto di ripristinare la parte centrale, i cui spazi intercavi di entrambi i lati in grana in ghisa (la parte centrale funziona attualmente come usanza col posizionamento di camini) in modo da corrispondere largamente alla struttura in muratura a torre, seguita da ripristino delle torri di guardia, con cui la struttura diventa nuovamente alta 42 metri. Nel settembre del 1985, il quadriennio della ristrutturazione della torre terminò per il totale restauro della struttura. Altri interventi di manutenzione si sono svolti nel 2010 e nel 2018, per ripristinare alcuni dei dettagli architettonici originali.

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Implicazioni culturali e significato storico

La Torre di Belém è un simbolo di Lisbona e del Patriarcato Metropolitano del Portogallo. È un’enorme riproduzione in stile di torre-fortezza, infatti la maggior parte dei fortini furono inizialmente torri difensive. La struttura rappresenta l’originalità e la bellezza dell’epoca unica e raffinata degli architetti d’annunzio che nel 16° secolo vollero espressa la propria forma unica e, per secoli, l’antica Torre di Belem non subì alcuna aggrandimento.

Con il tramonto dell’epoca moderna e la nascita del periodo dell’egemonia dell’Islam, l’intera struttura ricevette la qualifica di più volte danneggiato e cambiò forma. La sola struttura in muratura divenne visibile poiché i continui rinforzi parziali non furono sufficienti. La cappella eretta al rilievo centrale è una espressione dell’atteggiamento cristiano verso la devozione del 16° secolo. Nel 1910 la struttura esistente da ottanta primi d’un secolo e nel 2013 iniziò nuovamente il restauro della struttura. Il monumento è classificato tra i Patrimoni UNESCO in ambito d’il calcestruzzo.