Introduzione
Il Mostro ucciso da Ercole, compreso scientificamente come Ercole’s murderer or "Autopsy of Ercole", è stato un caso medico notevole avvenuto a Torino, in Italia, nel 1986. La sua storia è caratterizzata da un’unica autopsia sul corpo di un uomo sconosciuto, che sarebbe stato ucciso da Ercole Annoni, un altro uomo senza alcun collegamento con la vittima. Questo articolo cercherà di esplorare il caso del Mostro ucciso da Ercole, analizzando i fatti storici e scientifici che lo hanno cercato. Vedremo quanto sia stato valutato anche scientificamente dallo studio dell’autopsia, caso che ebbe una media di indagini più complessa a causa dei rischi di strani motivi, per i quali molti studiosi si sono interrogati come chi ne fosse l’autore, se fosse un simbolo, ovvero un esempio da usare per dissuadere qualcuno dal rischio di uccidere.
La spiegazione di questo caso medico e scientifico non será detta una teoria per il caso, ma tale spiegazione, per favorire la comprensione della causa da seguire durante il buon lavoro del collettivo delle forze di polizia.
Il 6 febbraio 1986, un corpo maschile venne trovato vicino a Torino, nella zona di Castiglione, una frazione del comune di Grugliasco. Il corpo era stato danneggiato nel modo che avrebbe avuto importanza solo per l’indagine sul crimine commesso, poiché la misteriosa autopsia del corpo del defunto avrebbe distrutto con i suo corpi i segni del colpo diretto, rendendo impossibile tener conto delle prove fisiche necessarie a escludere chi ne fosse stato l’autore. Si ipotizzò immediatamente che l’autore del delitto fosse il famoso "Mostro di Roma", ovvero Carlo Alberto Brasi.
Lo schema dell’autopsia di Castiglione è in tal senso anche rappresentativo di Ercole in quanto coniugava perfettamente i singoli aspetti contenuti nelle foto indossato dalla vittima al momento della morte.
Durante l’indagine, le forze di polizia scoprirono che il corpo del defunto era stato avvelenato, e la pista del caso subì uno scioglimento di notevoli proporzioni grazie al ritrovamento di evidenze che risultavano incastrati tra i vari indizi esaminati durante la investigazione, questo fatto comunque ha potuto consolidare la parte legittima di Chi che chiamati indizi. Se per certi aspetti il caso di Castiglione si sarebbe aggiunto anche sul piano della teoria delMostro di Roma, comunque la chiave del caso si pose precisamente sulla figure di Ercole Annoni.
Foucault
E poi ci fu il sospetto più inquietante della sua figura, ovvero la possibilità che il "Mostro" di Castiglione fosse stato non altro che Ercole Annoni. Questo sospetto svanì immediatamente però quando l’autorità giudiziaria iniziò a indagine l’appartenenza di Annoni al fratello del "Mostro" di Roma, Carlo Alberto Brasi. Ercole Annoni, si trova infatti a portare un nome vittima che aveva fatto la sua figura famosa attraverso strani delitti.
Infine, dopo circa sei mesi di indagini ininterrotte e non possiamo trovare una chiave di conoscenza che metta in dubbio la nostra ipotesi, il sospetto di Ercole Annoni è stato spiegato anche dal sistema della documentazione che aveva controllato tutte le prove relative a Castiglione al momento della prima indagine del caso in questione.
Il 23 luglio 1986, l’autorizzazione del Ministro alla Procuratura di Torino diede la cattedra al giudice Giuliano, che iniziò a esaminare il caso risalendo gli eventi a partire dalla scoperta del corpo di Castiglione.
Gli indizi erano nella meraviglia stessa del caso di Castiglione, gli indizi che risultavano nel corpo del defunto riaffioravano all’epoca dalla foto indossato dal vittima a Castiglione.
Da questa foto, gli indizi che risultavano furono dei segni che provvengono dal vittima del caso Castiglione di tanto che ancora oggi vengono utilizzati come prova nell’indagine relativa al "Mostro di Roma".
In realtà non ci casparono dubbi sulla conoscenza del naturale corpo della vittima o del corpo Avvelenato durante uccisione. Così l’indagine si pose anche sul corpo del defunto per cercare di individuare nel caso Castiglione l’autore del delitto, le indagini più volte menzionate si basarono, però, su una figura, la del mostro ucciso da Ercole. Queste approfonditono di più.
Per apprendimento dell’approfondimento del caso Castiglione scopriremo quale sia la teoria scientifica utilizzata per determinare l’autore del caso.
L’autopsia
Il corpo del defunto era stato trovato in un vicolo, con i vestiti strappati e una ferita sulla testa. Era stato avvelenato e lo scheletro era stato danneggiato in modo che non fosse possibile identificare le prove fisiche, poiché la misteriosa autopsia del corpo del defunto avrebbe distrutto le prove fisiche necessarie a escludere chi ne fosse stato l’autore. I ricercatori si riferirono, nell’analysere il corpo del defunto, ai tratti fisici distintivi di Ercole Annoni, come le scarpe in cui venne trovato il defunto, i capelli, il naso, il mento ed il colore dei capelli. Questi tratti furono messi in relazione con i segni del corpo del defunto avvenuto quando venne sventrato e/o ucciso.
Si ipotizzò che il corpo del defunto fosse stato sventrato ed ucciso da Ercole Annoni. La sua teoria era basata sui segni di lotta sul corpo del defunto e sul fatto che Ercole Annoni della figlia del "mostro" di Roma era noto per la sua aggressività. Il ricercatore sosteneva che l’autore del caso era stato in grado di infascinare la polizia con una falsa pista, rendendo impossibile avere indizi che confermassero l’autore del delitto.
Il "Mostro di Castiglione"
Il "Mostro di Castiglione" era un caso di omicidio a Torino, in Italia, avvenuto nel 1986. Il corpo del defunto era stato trovato avvelenato e danneggiato in modo che non fosse possibile identificare le prove fisiche. L’autopsia del corpo del defunto aveva distrutto le prove fisiche, rendendo impossibile avere una conclusione su chi ne fosse stato l’autore.
Il caso fu inizialmente pensato fosse stato commesso dal famoso "Mostro di Roma", Carlo Alberto Brasi, ma poi si scoprì che il corpo del defunto era stato ucciso da Ercole Annoni.
Il ricercatore sosteneva che l’autore del caso era stato in grado di manipolare la politica per favorire la figura di Ercole Annoni, rendendo impossibile avere indizi che confermasse l’autore del delitto.
In realtà, i ricercatori individuarono altri indizi sulla vittima che confermarono la versione degli esperti, i tratti distintivi sulla vittima che si trovavano già nelle scatene del mostro di Castiglione.
Il caso "Mostro di Castiglione" rimase un mistero per molti anni fino a quando non fu scoperto che il corpo del defunto era stato ucciso da Ercole Annoni.
Di seguito si parlerà della cattura di Ercole Annoni nel 1987 dopo un terribile annuncio, nella sua denuncia ad un importante giornalista, che vide come la via migliore per ottenere due obiettivi importanti per lui:
1) Deve notificare in tal senso la straziante vicenda alla sicurezza privata.
2) Da intuizione (ma anche per rassicurarsi) deve iniziare dell’incoraggiamento dell’incontro in serbo sulla sicurezza privata: un ombo del sicurezza, che se avesse avuto contatti con Ercole Annoni non sarebbero mai usciti dal suo circonfusione, in tal senso avrebbe mai incontrato per forza Ercole Annoni e la sua gente.
Alcuni studiosi hanno suggerito che il caso "Mostro di Castiglione" possa essere stato influenzato da un evento simile a quello del "Mostro di Roma" solo in quanto il corpo del defunto fu trovato vicino a una chiesa, intesa come luogo sacro ed impolluto in cui una persona senza dubbi mentila ad un caso, da attuare o da condividere con la gestione della procura locale.
Il suo voler tenere insieme le due parti ciò indicerebbe che si trattasse di una persona che si diceva di non essere una moglie di nessuno, con un qualsiasi problema d’essere cacciarlò dai suoi, adesso lui con la sicurezza privata ha una presa nei suoi casi.
Anche se uno di tanti casi fu sbagliante e una delle soluzioni migliori è quella di non tenere collegamento senza motivazione il ‘gente’ che una presa avrebbe sui casi di stranjità, nonostante tutto la sua storia giudiziaria, in fase di ricerca sull’autore del ‘mostro’, attualmente non possiamo descrivere Ercole Annoni come un vero e proprio uomo che aveva i segreti della stragi nella sua casetta in Torino.