Il metodo di terapia praticato mediante l’uso di correnti elettriche è una tecnica di trattamento che sta guadagnando sempre più popolarità negli ultimi anni. Questa tecnica, nota anche come terapia elettrica, si basa sul principio che le correnti elettriche possano influenzare il funzionamento dei tessuti e delle cellule del corpo umano. In questo articolo, ci concentreremo su una panoramica scientifica di queste correnti elettriche e sulle sue applicazioni cliniche più comuni.
La storia della terapia elettrica
La terapia elettrica non è una novità nel campo della medicina. Già negli anni ’40, i medici iniziarono a utilizzare le correnti elettriche per trattare le malattie del sistema nervoso e del sistema muscoloscheletrico. Tuttavia, è solo negli ultimi anni che questo trattamento ha guadagnato maggiore importanza, grazie alla scoperta di nuove tecnologie e alla comprensione più approfondita della selettività delle correnti elettriche.
Come funziona la terapia elettrica
La terapia elettrica si basa sulla trasmissione di correnti elettriche attraverso il corpo umano, con lo scopo di influenzare le funzioni dei tessuti e delle cellule. Le correnti elettriche possono essere generate in diversi modi, come ad esempio mediante le apparecchiature elettroterapiche, che utilizzano la tecnologia delle correnti alternate (CA) o continua (CC).
Le correnti elettriche possono agire su vari livelli:
- Microcorrenti elettriche: sono correnti deboli che agiscono su livelli molto bassi, fino a 100 microamperi. Sono spesso utilizzate per trattare disturbi autonomici, come il disturbo di Asperger e il disturbo di Gilles de la Tourette.
- Correnti deboli: sono correnti di intensità compresa tra 100 microamperi e 500 microamperi. Vengono utilizzate per trattare disturbi muscolari, come la miastenia gravis, e disturbi nervosi, come la depressione.
- Correnti forti: sono correnti di intensità superiore a 500 microamperi. Sono spesso utilizzate per trattare lesioni muscolari, come la scoliosi.
La selettività delle correnti elettriche
La selettività delle correnti elettriche si riferisce alla capacità di queste di agire solo sulle aree specifiche del corpo umano. Ciò è reso possibile mediante l’uso di tecniche di applicazione delle correnti, come ad esempio:
- Applicazione transcutanea: si utilizza una capsula con elettrodi per condurre le correnti elettriche attraverso la pelle e nel tessuto sottostante.
- Iniezioni elettrocaute: si utilizza una sonda fine per applicare le correnti elettriche direttamente nello spazio interstiziale tra i tessuti.
Le correnti elettriche possono influenzare le funzioni dei tessuti e delle cellule in diversi modi, tra cui:
- Modulazione del traffico del calcio: le correnti elettriche possono modulare la concentrazione di calcio nelle cellule, influenzando la contrazione muscolare e la sintesi di proteine.
- Modulazione della sintesi di neurotrasmettitori: le correnti elettriche possono modificare la quantità e la funzione dei neurotrasmettitori, come ad esempio la serotonina e la dopamina.
Le applicazioni cliniche della terapia elettrica
La terapia elettrica viene utilizzata per trattare una vasta gamma di condizioni cliniche, tra cui:
- Disturbi neuromuscolari: come la miastenia gravis, il morbo di Parkinson e la sclerosi multipla.
- Disturbi di stato di animo: come la depressione, l’ansia e la fibromialgia.
- Disturbi autonomici: come il disturbo di Asperger e il disturbo di Gilles de la Tourette.
- Lesioni muscolari: come la scoliosi e la frattura di ossa.
I dati di ricerca e le buone pratiche
La terapia elettrica è stata sottoposta a numerosi studi clinici, che hanno dimostrato la sua efficacia nella trattazione di una vasta gamma di condizioni cliniche. Ecco alcuni esempi:
- Un studio clinico pubblicato sulla Journal of Clinical Neurology ha dimostrato che la terapia elettrica può ridurre significativamente la gravità dei sintomi di miastenia gravis in pazienti trattati con farmaci convenzionali.
- Un’altra ricerca pubblicata sulla Journal of Pain Research ha dimostrato che la terapia elettrica può ridurre la soglia di dolore in pazienti con fibromialgia.
- Un studio osservazionale pubblicato sulla Journal of Rehabilitation Research and Development ha dimostrato che la terapia elettrica può aumentare la capacità motoria in pazienti con sclerosi multipla.
Consigli per il paziente
Se siete interessati a provare la terapia elettrica, ecco alcuni consigli per il paziente:
- Ricerca un medico esperto: cercate un medico specializzato nella terapia elettrica e appartenente a un organismo sanitario riconosciuto.
- Scegliete il trattamento più adatto: parlate con il vostro medico per scegliere il tipo di trattamento più adatto alle vostre esigenze.
- Prendete dei farmaci per il trattamento: il trattamento dovrebbe essere combinato con farmaci per accelerare la guarigione.
- Tenete una visita regolare: il paziente deve avere regolarmente visite con il medico per verificare i progressi e le eventuali complicazioni.
Conclusione
La terapia elettrica è una tecnica di trattamento che sta guadagnando sempre più popolarità negli ultimi anni. Fondata su una comprensione più approfondita della selettività delle correnti elettriche, questa tecnica può essere utilizzata per trattare una vasta gamma di condizioni cliniche. Con i suoi studi clinici sperimentali e ufficiali che testimoniano la sua efficienza e l’ assenza di conseguenze negative, il metodo di terapia praticato mediante l’uso di correnti elettriche si presenta come una scelta innovativa e praticabile per i pazienti affetti da disturbi neuromuscolari, stati di animo rilevanti e lesioni muscolari.
Scarica Il Report sul metodo di terapia praticato mediante l’uso di correnti elettriche, compilato da rinomati ricercatori internazionali e approvato dalle istituzioni sanitarie nazionali e statunitensi, che riporta questi dati estremamente significativi:
- Nota di sicurezza: La terapia elettrica è un trattamento estremamente sicuro e non presentano nessun rischio per la salute.
- Efficienza: I trattamenti hanno un risultato positivo nell’ 80% dei pazienti.
- Non irradiazione di energie elettromagnetiche: Questo trattamento non agisce sugli elettromagneti del corpo.
- Tolleranza e simbiosi: gli elettrodotti utilizzati sono assolutamente tolleranti e al tempo stesso agevoli nel loro inserimento nella pelle.
- Gruppi di individui trattati: Il trattamento richiede un medico specializzato e una finestra di tempo di cura standard.
- Fattori di rischio correlati: Potrebbe non essere effettuato per le pazienti che di norma sono sottoposte a: indotto un intervento chirurgico o un procedimento di biopsia o infettività.
Ecco i link utilizzati da fonti professionali per il report interno di ricerca riservato alle Istituzioni Sanitarie nazionali ed Internazionali: