La Gran Bretagna è ricca di siti archeologici che testimoniano la saggezza e l’ingegno degli antichi costruttori inglesi. Tra questi, ci sono località che presentano un imponente complesso megalitico, un fenomeno unico che ci riporta indietro nel tempo e ci fa riflettere sulla complessità delle civiltà antiche. In questo articolo, ci concentreremo su uno degli esempi più iconici: il complesso megalitico di Stonehenge.
Chi è dietro la creazione di questi complessi megalitici?
Stonehenge è uno dei siti megalitici più famosi al mondo, situato nel Wiltshire, una contea inglese nella regione del Sud-Ovest. Il complesso è composto da un gruppo di monoliti, alcuni dei quali sono alti fino a 30 tonnellate e pesano fino a 50 tonnellate. Ma chi è dietro la creazione di questi monumenti? I resoconti storici affermano che la costruzione di Stonehenge iniziò intorno al 3000 a.C. e proseguì per circa 1500 anni. Tuttavia, le tecniche utilizzate per la costruzione dei monoliti e la loro assemblea sono ancora oggetto di dibattito tra gli storici e gli archeologi.
Un recente studio pubblicato sulla rivista Antiquity ha analizzato le prove archeologiche e storiche per comprendere meglio la creazione dei complessi megalitici inglesi. I ricercatori hanno utilizzato una combinazione di tecniche come la datazione al carbonio-14 e l’analisi dei elementi chimici per determinare la provenienza dei monoliti e la loro sequenza di costruzione. I risultati hanno dimostrato che i monoliti di Stonehenge provenivano da un’area a circa 240 km di distanza, dove oggi esistono i siti di Durrington Walls e Marden Henge. Questo suggerisce che i costruttori di Stonehenge abbiano utilizzato una complessa rete di mercanti e artigiani per trasportare i monoliti fino al loro sito.
Le diverse teorie sulla costruzione dei complessi megalitici
Ci sono diverse teorie sulla costruzione dei complessi megalitici inglesi, e ognuna di esse è supportata da prove scientifiche e storiche. Una delle teorie più accreditate è che i costruttori utilizzarono un tipo di tecnica nota come "contrappesi con pali". Secondo questa teoria, i lavoratori avrebbero utilizzato una serie di pali verticali per appoggiare i monoliti in posizione e poi li avrebbero avvicinati gradualmente per creare il complesso finale.
Un’altra teoria è che i costruttori ebbero la possibilità di utilizzare strutture sollevanti provvisorie e hanno ipotizzato che i blocchi furono costruiti e spostati utilizzando una nave da ispezione in un tratto situato vicino alla costa. Altri pensano che l’acqua potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale nella costruzione di questi siti storici.
Le prove della costruzione dei complessi megalitici
Le prove di costruzione dei complessi megalitici inglesi sono sia storiche che archeologiche. I siti originari, spesso univano monoliti accanto, come pure a un largo cerchio. Altri materiali che furono trovati che sono risalenti al period o tempo epoca come utensiler ferramenta, una maniglia, anche frammenti ossei. Anche alla maggior parte delle ricostruzioni di alcuni siti, esaminati da molti archeologi, mostrarono, che una parte, se non assolutamente i loro blocchi (fra i quali facevano parte dei menhir), erano stati ripristinati per l’"insieme finale".
Nei prossimi anni, molti dei siti inglesi con strutture megalitiche saranno sottoposti a una campagna di scavi archeologici. Al fine di valutare l’evoluzione storica dei monumenti megalitici, una più ampia comprensione delle sue strutture, della politica e della società durante le epoche preistoriche.
Sostegno a Stonehenge per la sua importanza culturale e scientifica
Stonehenge è stati dichiarati un patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO nel 1986. Questa dichiarazione è riconosciuta sia in termini di importanza storica che di cultural significance, tra anche della notevole serie esteso storia un patrimonio ampio paesaggio culturale e scientifico. Poi, nel 2020, l’UNESCO ha dichiarato che erano deprecabili senza futuro la condizione per ad esso.