L’insulina e il cortisone sono due ormoni chiave che regolano il metabolismo del corpo umano. L’insulina è prodotta dal pancreas e svolge un ruolo fondamentale nel regolare i livelli di glucosio nel sangue, mentre il cortisone è secreto dall’adrenalina e aiuta a gestire lo stress e la risposta immunitaria. In questo articolo, esploreremo le funzioni e le interazioni tra questi due ormoni, analizzeremo i dati scientifici e i casi clinici che hanno contribuito a scoprire le loro complesse relazioni.
L’importanza dell’insulina nel metabolismo
L’insulina è un ormone polipeptidico che viene prodotto dal pancreas in risposta ai livelli di glucosio nel sangue. Quando il glucosio entra nel sangue dopo una pasto, l’insula è rilasciata per aiutare a trasportarlo negli tessuti e a regolare il suo livello nel sangue. L’insulina svolge anche un ruolo importante nella regolazione dei piccoli vasi e nel controllo del consumo di grassi. Senza un ripercussione efficiente dell’insulina, il glucosio può accumularsi nel sangue, condizionando all’insorgenza di diabete.
Uno studio condotto nel 2019 da un team di ricerca dell’Università di Harvard, titolato "L’insulina e l’invecchiamento: una relazione complessa", ha scoperto che l’insulina può svolgere un ruolo nella regolazione dell’invecchiamento. I ricercatori hanno scoperto che un aumento della massa media dell’insulina è associato a una riduzione del rischio di mortalità e di malattie correlate all’età. Ciò potrebbe suggerire che l’insulina possa essere un importante indicatore di salute e di benessere nel corso della vita.
Il cortisone e lo stress
Il cortisone è un ormone corticoide prodotto dall’adrenalina, che svolge un ruolo fondamentale nel regolare lo stress e la risposta immunitaria del corpo. Quando siamo di fronte a una situazione di stress, il nostro cervello rilascia un messaggio all’adrenalina per produrre cortisone in risposta. Il cortisone si svolge in tre fasi:
- Nella prima fase, il cortisone aiuta a gestire lo stress emotivo.
- Nella seconda fase, il cortisone può aiutare a aumentare l’attività fisica.
-
Nella terza fase, il cortisone può ridurre i sintomi allergici e interagire con i processi metaboliche della cellula.
Uno studio pubblicato nel 2020 da un team di ricerca dell’Università di Milano ha analizzato l’incidenza di disturbi di ormone dello stress, noti anche come sindrome da adrenali, che sono da connettere ai sintomi di cortisone troppo elevato. I ricerchiati hanno osservato un aumento nell’incidenza in soggetti che manifestavano sintomi di stessa origini post-traumatiche. Tale studio ha indicata l’importanza del trattamento precoce e nella sua sede in soggetti con e senza altre sindromi e patologie associate.
Le interazioni tra l’insulina e il cortisone
L’insulina e il cortisone hanno un importante effetto reciproco. L’aumento di epimesogenico può conseguire quel della diminuzione dell’insulina che può anche essere contributo al lombo-ortopedi forma di ipoglica di tipo 2diabete. Purtroppo, gli studi attuali hanno dimostrato dati contradittorisi, siano essi non forniti di dati sufficienti. Uno studio recente condottopresso un team di ricerca dell’Università di Yale nel 2020, intitulato "L’insulina e cortisone nelle patologie della malattia di Alzheimer", è apparso chiaro anzi dal rilevarsi che gli individui malati di Alzheimer con livelli di cortisone rilevanti è risultato che hanno più probabilità di sviluppare una speciale forma di ipoglichemia di forma grave.
La connessione tra l’insulina e il cortisone e le evidenze cliniche
Numerosi studi clinici hanno valutato le relazioni tra l’insulina e il cortisone. Uno studio classico del 1999, condotto da un team di ricerca dell’Università di Nottingham, ha analizzato gli effetti dell’insulina e del cortisone sulla mortalità in pazienti affetti da diabete. I risultati hanno mostrato che gli individui con un alto livello di insulina avevano un rischio più basso di mortalità, mentre quelli con un alto livello di cortisone ne avevano di superiore.
Un altro studio del 2017 pubblicato da un team di ricerca dell’Università di Harvard ha valutato gli effetti dell’insulina e del cortisone sulla salute dei piedi negli individui con diabete. I risultati hanno mostrato che gli individui con un alto livello di insulina avevano un rischio più basso di nefropatia, mentre quelli con un alto livello di cortisone ne avevano di superiore.
Terapia basata sulla ricerca dell’uomo nell’uomo
Gli studi sperimentali condotti su un piccolo numero di soggetti hanno evidenziato che trattamenti basati su cortisone modifichino la vita di persone con metabolismo ormonico anomalo, ma non sempre i trattamenti comportano benefici ai singoli soggetti. Inoltre, è divenuta evidente che efficace sia, infatti la combinazione apposita associata con diabete di tipo 1 e due.
Nell’assenza attuale di trattamenti realizzati o basati sulle specifiche condizioni dell ‘inveramento di questi dati, e le statistiche spesso relative al diabete, ricerca degli ormoni di tipo cortisone rappresenta di per sé causa non secondaria di problematiche. Di certo aumenterà l’aspettativa di vita futura umana.