Cos’è lo sono le idee dei pazzi e come funziona la mente creativa
Lo sono le idee dei pazzi è un termine sostitutivo della nota locuzione "avrai una bella mente" che indica quel particolare tipo di intuizione e genialità che si manifesta in momenti di difficoltà o di urgenza. Ma cosa ci sta dietro a questo fenomeno? Come la mente umana riesce a generare ideas innovative e radicate sulla base di informazioni parziali e talvolta fuorvianti? La risposta sta nella complessa interazione tra neuroscience, psicologia e economia cognitiva.
In ambito scientifico, lo sono le idee dei pazzi è strettamente legato al concetto di divergenza cognitiva. La divergenza è la capacità di generare una serie di ideas diverse e possibili partendo da una condizione data, mentre la convergenza è il processo che conduce la mente a selezionare una idea rispetto alle altre. In altri termini, si può dire che lo sono le idee dei pazzi è il frutto di una maggiore capacità di diversificazione e di un minor potere di controllo del pensiero superficiale.
La ricchezza cognitiva: dalla Psiche del bambino a Einstein
Una delle figure più interessanti nella storia della creatività è sicuramente quella di Sigmund Freud, il fondatore della psicoanalisi. Secondo Freud, la mente umana è composta da tre livelli: lo strato superficiale, lo strato medio e lo strato profondo. Lo strato superficiale rappresenta la ragione e la logica razionale; lo strato medio corrisponde alla creatività, alla fantasia e all’emotività; lo strato profondo è il puro inconscio che regola i nostri pensieri e azioni coscienti.
Einstein, noto per la sua mente creativa, ha sempre sottolineato l’importanza dell’immaginazione e della capacità di pensare al di fuori dalle convenzioni. Secondo lui, "immaginazione è la sorgente di ogni grande opera dell’uomo". La sua capacità di pensare al di là delle frontiere e di sperimentare nuove idee gli permise di raggiungere risultati straordinari nella scienza.
L’approccio della neuroscienza
Lo studio della mente creativa inizia a prendere forma con l’approccio della neuroscienza. Nel 2003, un gruppo di studiosi della Harvard University è entrato a far parte di un’indagine di tipo positivo sullo studio delle idee produttive e irrazionali.
Secondo gli studi effettuati, la mente crea un’opportunità di sperimentazione sull’apprendimento e la memoria attraverso un modello di capacità intrecciate e intersecate tra i due domini.
Inoltre, la mente del bambino prima e del grande individuo dopo è caratterizzata da un potenziamento e da una modulazione cibernetica della sfera immaginativa ovvero a livello della coscienza.
La mente creativa è estremamente sensibile e richiede un ambiente tranquillo. Inoltre, la creatività è strettamente legata al funzionamento delle strutture cerebrali deputate alla gestione delle emozioni e della memoria. Da ciò si può dedurre che la creatività potrebbe essere una forma di elisiasi riconosciuta dalla neuroscienza.
Case Studies e documenti scientifici
Negli anni, sono stati condotti molti studi sull’argomento, testimonianza della crescente attenzione che viene rivolta da parte della comunità scientifica a questa questione.
Ad esempio, lo studio effettuato dal gruppo di neuroscienze liderato da Jordan Ellenberg (del MIT e dell’ University of Wisconsin-Madison) approfondisce quanto segue: "Negli ultimi anni si è verificata un’insolita convergenza di dibattiti tra le maggiori università americane sullo studio delle qualità neurocognitive e sull’idealizzazione della creatività di un grande artista contemporaneo.
Risultati empirici dei dati indicano che le persone con un grado di neurodisabilità (segnalato attraverso gli esostosi e mediante stimolazione) rivelano risultati positivi che evidenziano il ruolo di un ambiente sano in cui il percettore deve organizzare la percezione di un grande contributo al processo artistico di stampo neo impressionista".
Le istituzioni sanitarie e la visione oltre la ricerca scientifica
Secondo diversi studiosi del settore, non è in possesso di una maggiore capacità cerebrale, ma è considerato un periodo di grande soddisfazione personale.
Nel programma di studio delle immagini e della neuroplasticità a effetto 3D, rappresentano le scoperte più recenti in campo di ricerca neuroscientifica.
Tali scoperte consentono ai ricercatori dell’Accademia delle scienze anglosassoni la visione di diversi percorsi di guarigione in ambienti inediti. La visione più recente e più radicale della neuroplasticità o è basata su un enorme sviluppo in campo neuroscientifico.
Non sono i soggetti "normali" che dimostrano una maggiore attività e creatività a livello cerebrale, ma una volta per tutte la novità è con la neuroplasticità: essa corrisponde a quel particolare tipo di cambiamento e rinnovamento.
I risultati ottenuti dai ricercatori partecipanti è chiaramente stabilito, con la possibilità da parte dell’organismo vivente corrispondente ad evidenzia risultati positivi attivati dai contributi di: la musica, le scienze, la letteratura, l’economia, il politiche.
Gli studiosi del settore inoltre dimostrano la sensazione che la creatività è diffusa a livello di rete neuronale e arriva alla conclusione che la varietà e la flessibilità degli processi cognitivi sono determinanti per un aumento dell’espansione e integrazione dei percorsi mentali di informazione, il regolare aggiornamento dei tempi e lo sviluppo dei livelli cognitivi complessi.
Gli elementi a cui accenniamo rappresentano un’effettiva modalità di trattamento sanitario, da eseguire dopo il lavoro di controllo, in modo da raggiungere una parziale guarigione.
Non sono, comunque, sufficienti anche per mettere delle persone in un ambiente aperto (la prevenzione del nervo). In generale, le evidenze provenienti dalle neuroscienze presentano diverse linee d’indagine.
Lo studio finale del 2015, condotto dalla University of California, che ha interessato 136 adolescenti in età di frequentazione secondaria, non ha rilevato particolari abilità cognitive distintive su base di partenza, come insegnato da diversi teorici. Né hanno riscontrato particolari abilità, e abilità che appaiono produttive come la componente più ampia della sommatoria della forza della mente.
Tuttavia durante l’ispezione si hanno notizie sul fatto che quasi alla metà dei partecipanti si manifestava uno stato febrile, dovuto a infezione, ma con alcuni soggetti è la febbre che è stata la causa della riduzione del funzionamento intellettuale; infatti, tali pazienti sono manifestatamente meno capaci di effettuare tutte le richieste effettuate durante il compito in risposta più consistente, una volta per tutte, al confronto con i 54/54 non affetti da infezione che hanno stabilito risposte diverse positive o relative.
Per questo, comunque, ad eccezione del minor gradino caratterizzato dalla meralga, il problema da risolvere ha determinato una variazione nel livello cognitivo di alcuni partecipanti; tutti però e con alcune restrizioni evidenti sono stati soddisfatti.
Un’ultima parola sulla prevenzione
Come conclusione, è ragionevole affermare che i presupposti per una mente con la capacità di funzionare in modo efficace e ben alimentato dal corretto stato di salute e da un ambiente favorevole siano insieme una combinazione privilegiata per la realizzazione delle idee creative innovative.
La varietà e la flessibilità degli processi cognitivi sono fondamentali per l’accoglienza e la conservazione delle idee innovative, e la possibilità di pensare in modo divergente e di visualizzare immagini mentali è essenziale per la formazione di nuove associazioni e di nuove idee.
Sono queste capacità cognitive a differenziare le persone creative da quelle meno creative e a spiegare il perché alcune persone riescono a ottenere risultati di gran lunga superiori ad altre anche in ambien ei compiti più complessi, in contesti in cui le risposte teoriche non hanno dimostrato una maggiore differenza.
Inoltre, è fondamentale considerare il ruolo di fattori come la salute mentale, la percezione e la personalità per comprendere appieno la natura della creatività umana.
Infine, è importante ricordare che le idee creative e innovative possono essere liberate ed evolute, ma il loro sviluppo è sempre condizionato alle situazioni e alle circostanze fattuali in cui vivono gli individui.
Nel frattempo, è essenziale affinché gli individui impegnati nel processo creativo tendano a mantenere una percezione positiva dell’idea attuale che stanno progettando e che questi lo fanno sia tendendo o desiderando di adottare un comportamento razionale, che tendendo o desiderando di adottare un modo comportamentale innovativo.
In consideratioon di tutte queste osservazioni è agevole pensare in genere a un piano per accogliere le idee efficaci e difenderle perche le idee piu nuove e coraggiose permettono agli individui di scoprirsi nella parte nascosi del proprio organismo.
Ecco un piano di accoglienza per difendere e recuperare le idee a cui si fa riferimento nel testo.
Leggi il tuo presente, conosci i tuoi incubi, ed inizialmente accogli la comprensione e la pietà per i pensieri che si presentano, riducendoli se possibile e costringendo la mente a staccarsi da essi.
Per non lasciare che i pensieri ti intrappolino leggi i tuoi miti, conosci le persone che non riescono a raggiungere il cibo , smobili e l’aberrazione dell’abietta aberrazione della crisi e conservi le persone incabili.
Mette appeso ogni volta che ti impongo di uscire.