Un’autobiografia unica nella letteratura inglese
Alexander McCall Smith è uno scrittore scozzese pluripremiato e uno dei più importanti autori contemporanei. Tra le sue opere più famose c’è "E le stelle stanno a guardare" (in originale "The Stars Like Dust"), un romanzo pubblicato nel 1998 che ha suscitato un grande interesse tra i lettori di tutto il mondo. Ma chi è McCall Smith e cosa lo rende così unico come scrittore?
A McCall Smith è stato riconosciuto per il suo umorismo, la sua capacità di creare personaggi femminili forti e indipendenti e la sua abilità nel combinarvi con storie di intrigo e mistero. La sua prima opera, "Il piccolo Mponda" (in originale "The No. 1 Ladies’ Detective Agency"), è stata pubblicata nel 1998 e ha segnato l’inizio di una serie di romanzi diventati sempre più popolari nel corso degli anni.
Tuttavia, è con "E le stelle stanno a guardare" che McCall Smith ha mostrato la sua capacità di scrivere qualcosa di diverso. Questo romanzo è un eccellente esempio di come un’autobiografia possa essere scritta come se fosse un romanzo, ma senza dimenticare il legame con la realtà.
La genesi di "E le stelle stanno a guardare"
Il romanzo è ambientato in un mondo immaginario e racconta la storia di un gruppo di civili che vivono sul pianeta di Chalad, un pianeta in orbita intorno a una stella simile al sole. Il romanzo è diviso in diverse sezioni, ogni una delle quali è un racconto distinti, l’un l’altro collegati da un filo conduttore unico.
Le storie di "E le stelle stanno a guardare" sono vissute da vari personaggi diversi. C’è l’uomo saggio che si ritrova a raccontare della sua infanzia, mentre un altro personaggio racconta di un misterioso fenomeno che ha colpito il pianeta. Questo riciclo dei racconti, incastonato l’uno nell’altro, è un elemento chiave del romanzo, creando un effetto di avvolgimento e confusione nel lettore.
La forma e il contenuto di "E le stelle stanno a guardare"
Una delle grandi meraviglie del romanzo è la forma e il contenuto. McCall Smith ha scelto una struttura diversa per il suo romanzo, che viene descritto come "una raccolta di storie parallele". Questa forma di racconto permette all’autore di mostrare la sua creatività e il suo potere di immaginazione senza essere vincolato da una storia tradizionale.
Il contenuto del romanzo è altrettanto interessante. Le storie raccontate in "E le stelle stanno a guardare" sono tutte connesse tra loro da fili sottili, al punto che il lettore si troverà a risolvere un puzzle di immagini, personaggi e eventi. Questa azione richiederà molta attenzione e immaginazione, trasformando il lettore da semplice lettore a partecipante a un’avventura.
Il messaggio di "E le stelle stanno a guardare"
Il messaggio di "E le stelle stanno a guardare" può essere interpretato in diverse modalità. Alcuni potrebbero vedere la storia come un complesso labirinto di eventi unificati, al solo fine di creare un romanzo innovativo. Altri possono vedere nelle vicende narrate una critica sociale e politica, con una descrizione dettagliata dei problemi dell’equilibrio e della ricerca della verità.
Il messaggio a me sembra essere più ampio, con una sfumatura leggera di introspezione personale. Come racconta McCall Smith, il romanzo è basato sulla sua esperienza personale e nella sua abilità di scrivere in varie forme. McCall racconta che quando si avvicinò alla conclusione del suo libro, si accorse che il suo romanzo diverso da tutti, che conteneva sì la "solitaria compagna", «quando la storia unificata tornò a farsi sentire anch’essa come una storia unica che era la frase con cui si conclude i romanzi».