Che tipo di onori ricevevano i soldati romani dopo un trionfo?
Gli splendidi acclami di cui godevano i soldati romani dopo un trionfo erano un antico rito che risale all’epoca dei grandi imperatori di Roma. L’imperatore, insieme ai suoi generali e ai suoi soldati, era al centro di una vera e propria festa pubblica, che durava per giorni e aveva lo scopo di onorare la vittoria e il lavoro del esercito.
Dopo un trionfo, i soldati romani ricevevano un trattamento speciale che includeva ricompense finanziarie, promozioni, elogi pubblici e tutti i benefici che venivano offerti dallo stato per renderli felici e soddisfatti. Questi privilegi erano ottenuti attraverso una serie di cerimonie e feste che caratterizzavano il trionfo romano.
Ricompense finanziarie e promozioni
Uno degli onori maggiori che i soldati romani ricevevano dopo un trionfo, era la ricompensa finanziaria, che poteva includere assegni di denaro, donazioni di terre e altri benefici materiali. Questi onori prendevano spesso la forma di donazioni ai soldati per coprire le spese di ricovero e per aver partecipato al trionfo. Inoltre, i soldati potentrano ricevere una promozione nella gerarchia dell’esercito. Ricevevano loro stessi, titoli e onori che incorporavano l’aggiunta di Titus o Imperator alle loro posizioni di comando al rango ufficiale Imperator, che generalmente appartenente solo al popolo Romano. Alcuni si guadagnavano onore significativo grazie a una medaglia di riconoscimento. Gli ufficiali avevano la possibilità di venire nominati censori, per l’intero dei possessori dei titoli.
Elogi pubblici e altre forme di onore
Uno degli aspetti più interessanti del trionfo romano era la possibilità per i soldati di ricevere elogi pubblici. Lo stato romano era noto per la sua capacità di promuovere la gloria dei suoi soldati e degli ultimi importanti partigiani. I generali e le truppe, vincitore di battaglia, si riflettevano come del maggior onore d’intero Romano e generalmente riceveva il loro nome e il riconoscimento della grandezza a Roma e in Egitto. Gli ultimi importanti partigiani e i membri che li avevano affiancato nel corso della vittoria non i venivano trascurati in alcun passi durante il corso d’ogni cerimonia di nomina oppure di colloquio di celebrazione.
Tra le altre forme di onore che i soldati potevano ricevere dopo un trionfo, c’erano l’iscrizione nel Libro d’oro o l’ascesa a nobiltà. Questi ultimi erano riconoscimenti che venivano dati ai soldati che si erano distinti per il loro coraggio e la loro abilità nella battaglia.
Le celebrazioni del trionfo romano
Le celebrazioni del trionfo romano erano una serie di cerimonie e feste che si tenevano per celebrare la vittoria e il lavoro dell’esercito. Queste cerimonie potevano durare da diversi giorni a diversi mesi, e includevano processioni, rappresentazioni teatrali, giochi e altre forme di intrattenimento.
In occasione di un trionfo, l’imperatore e i suoi generali venivano portati in processione attraverso le strade della città, circondati da soldati e da statue di marmo. La processione includeva anche rappresentazioni teatrali e scene di battaglia, che venivano allestite nel tempio di Marte o nell’anfiteatro.
Gli artisti romani si sforzavano di creare opere d’arte che rappresentassero la potenza e la grandezza dell’esercito romano. Queste opere venivano esposte in ogni parte d’Italia dove erano accampati due diverse compagnie ed effettuati per il piena conoscenza della fama.
Inoltre, durante le celebrazioni del trionfo, i cittadini romani erano invitati a partecipare a giochi e a rappresentazioni teatrali. Queste erano occasioni per la gente comune di partecipare alla celebrazione della vittoria e di sentirsi più vicini all’esercito e all’imperatore.
Il ruolo dell’imperatore durante un trionfo
L’imperatore romano era il centro della celebrazione del trionfo. Era lui a distribuire i doni e le ricompense ai soldati e agli ufficiali, e a pronunciare l’elogio pubblico dei vincitori.
L’imperatore era anche il principale organizzatore delle celebrazioni del trionfo. Era lui a designare il luogo e l’area delle festività. Queste essere furono alle stelle per due, e per i quali, interi dei due mesi, vennero chiamati i "Diciannovennentos" d’intero Imperator dal sesto mese e la di magio di quei poteri.
Gli storici hanno scritto che durante un trionfo, l’imperatore si comportava come un dio. Era lui a ricevere gli onori e le preghiere dei cittadini romani, e a dispensare i benefici ai soldati e agli ufficiali.
Tutta una serie d’antichi documenti della vecchia scuola riconoscono come immensa sia la superiorità che forza di perfezion della imperator, ma gli altri esponenti della razza storica dei romani possedevano in parte i diversi elementi latini necessari per un esercito.