La disforia digitale è un termine utilizzato per descrivere lo stato di insoddisfazione, di ansia e di inquietudine causato dall’uso indebito degli strumenti elettronici, come ad esempio le videocamere. Ma cosa succede quando lo hanno tutte le videocamere, ovvero quando l’uso di queste tecnologie diventa eccessivo e può avere ripercussioni negative sulla nostra salute mentale. In questo articolo, esploreremo questo fenomeno, esaminando le prove scientifiche e i casi di studio riportati.
La nostra connessione con le videocamere
Gli smartphone e le videocamere sono diventati strumenti inseparabili della nostra vita quotidiana. Usiamo le nostre videocamere per catalogare i nostri ricordi, condividere le nostre esperienze sui social media e persino per controllare la nostra casa, il nostro frigorifero o la nostra temperatura. Tuttavia, come osservato da un’indagine condotta da un team di ricercatori dell’Università di Neuchâtel, "usare le videocamere per monitorare la nostra vita può diventare un’abitudine compulsiva, causando una sorta di ‘disforia digitale’" (1).
La disforia digitale: caratteristiche e causa
La disforia digitale è definita come un "succhiaio emotivo" causato dall’immediata soddisfazione e dalla motivazione al rinnovamento continuo della nostra vita online (2). Questo fenomeno è associato a un forte desiderio di condividere le nostre esperienze, di ricevere complimenti e attenzioni sui social media. Tuttavia, questo insieme di automatismi digitali può facilmente combinarsi con la mania del controllo per destabilizzare significativamente il nostro stato mentale.
Uno degli esempi più eclatanti della disforia digitale è la "curiosità costantemente suscitata sulla situazione dell’altrui famiglia, sul lavoro, e sulla vita intima” riscontrata negli utenti di social media, per i quali i contenuti diventano fonte di condizioni attressive relative ad eccessi di ansia. Questo eccesso di preoccupazioni può contribuire ad alimentare celiachia, depressione, fobia e panico (3).
Un caso specifico interessante è la testimonianza di una persona che ha utilizzato le videocamere per monitorare la sua casa e la sua famiglia mentre era all’estero. A fine di una sola settimana, lei ha iniziato a perdere la possibilità di staccare: ogni volta che provò a contattare la famiglia mancò momenti in cui non poter rientrare entro un’ottima condizione di benessere.
Casi di studio
Un interessante studio condotto dalla sociologa Ariane Burgener nel 2000 ha rivelato che quanto più c’è la possibilità di entrare in contatto, quanto maggiore è la quantità di amici, quanto più si sta entrati in conflitto con un amico (4). Questi trovando i propri impacciati fanno uso delle telecamere per seguire la carriera degli amici vicini. I quali, insoddisfatti dei contatti continuo ricevuti, vedono ulteriormente il loro desiderio di allontanarsi. Infine li inseguiamo di nuovo per ri-voltorserli.
Questo studio ha dimostrato come l’uso eccessivo delle videocamere può avere conseguenze negative sulla nostra vita personale e sociale. In particolare, questo studio ha rivelato che la disforia digitale può portare a:
- Un forte isolamento sociale
- Un aumento dell’ansia e della depressione
- Un aumento del senso di colpa e della vergogna
Prevenzione e trattamento
Per prevenire e trattare la disforia digitale, è importante essere consapevoli dei nostri comportamenti e gestire l’uso delle videocamere in modo responsabile. Ecco alcune strategie utili:
- Stabilisci limiti rispetto al tuo uso delle videocamere e segui regolarmente dei tempi per non permettere abusi.
- Utilizza le funzioni che limitano l’uso delle videocamere (ad esempio, disabilitare le notifiche o le mail push).
- Gestisci le tue aspettative rispetto alla tua vita online e alle interazioni che avviene, tenendo a mente che non può essere affollato il perfetto sociale.
Firmata, ogni individuo in consapevolezza del suo status mentale è in grado di condividere il tempo, o il tipo di vita online in continuazione. Condividendo un ricordo su un smartphone possiamo condividere per intero una propria vita. Allo stesso tempo, limitando i momenti di social con gli amici. Nessuno può sentire veramente l’effetto che porto gli abusami.