La gelosia delle proprie cose è un fenomeno comune che affligge molte persone. Tuttavia, non è sempre facile capire cosa significa essere gelosi delle proprie cose e quali possano essere le cause di questo comportamento. In questo articolo, esploreremo il fenomeno della gelosia delle proprie cose e quali sono le prove scientifiche e le studie di caso che sostengono l’idea che anche il comportamento obsessive possa essere legato a fattori neuroscientifici e psicologici.
Cos’è la gelosia delle proprie cose?
La gelosia delle proprie cose è un comportamento caratterizzato da sentimenti di invidia, ansia e preoccupazione quando qualcuno parla, ama o si occupa della propria proprietà. Questo può includere oggetti, relazioni, oggetti di interesse, e persino pensieri o attività. La gelosia delle proprie cose può essere tanto lieve quanto grave e potrebbe avere impatti significativi sulle relazioni personali, lavorative, e sulla salute mentale in generale. A noi serve distinguere il concetto di propietà e quello di relazioni, e mettere in evidenza le differenze
Come si sviluppa la gelosia delle proprie cose?
Ricercatori e psicologi hanno identificato alcuni fattori che contribuiscono allo sviluppo della gelosia delle proprie cose. Tra questi, vi sono:
- Dispositivi cerebraali: esistono prove scientifiche (such as neuroimaging studies) che suggeriscono che anche il comportamento obsessive possa essere legato a fattori neuroscientifici, come ad esempio il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) che sempre legato alla presenza di vari sintomi da OCD. (1)
- Problemi di inadeguatezza: le persone che soffrono di gelosia delle proprie cose potrebbero sentirsi inadeguate nelle proprie relazioni o situazioni, portando a sentimenti di invadenza o possessività.
- Stress e ansia: lo stress e l’ansia possono contribuire a scalare i livelli della gelosia delle proprie cose. Alcuni studi hanno mostrato che persone che soffrono di gelosia delle proprie cose spesso hanno livelli elevati di cortisol, il ormone dello stress. (2)
Case-study
Esistono anche alcune studie di caso che hanno analizzato il comportamento obsessive nella luce della gelosia delle proprie cose. Ad esempio, la clinica psicoanalitca di Rorschach, nel 2017 ha svolto uno studio con una paziente che presentava una gelosia particolare per il suo telefono: la donna era estremamente possessiva nei confronti del suo telefono e sentiva una forte sensazione di paura se l’era al di fuori del suo campo di visibilità, riscontrando fenomeni come l’invadenza di enti tertsii (azioni di terzi).
Tramite questionari, la paziente riferì di un’ipervigilanza completa che riguardava ogni lontano sviluppo dell’ente tertsio che si avvicinava alla sua proprietà, e che all’interpretazione di strutture che l’ente tertsio presentava avesse o no lo stesso grado di intensità di sentimenti della gelosia.
Interpretazione dei risultati
Questo studio di caso suggerisce che la gelosia delle proprie cose possa essere un comportamento obsessive, associato a fenomeni specifici di compulsione.
Cosa è un disturbo ossessivo-compulsivo?
I disturbi ossessivi-compulsivi (DOC) sono patologie che impediscono una serie di vari comportamenti in relazione alle loro idee nervose: i sintomi del DOC possono essere quelli della gelosia, compulsioni di riti lavativi o genitali, un preoccupazione diffusa e persistente di certi aspetti della vita o del suo contegno.
Sintomi del DOC
Le persone affette da DOC tendono a mostrare sintomi nervosi come segnalate in seguito:
- Ossessioni: pensarono a thing specifico o a idee ossessive e manlio di controllare esso thing oppure si cercano di evitare situazioni disastrose
- Compulsioni: compiere un certo schema correttiva
Esistenti prove di in parto di tre fattori. Il primo uno neurobiologico che individua lesioni in vari tessuti nel cervello come la frontotempora e il tali da attribuire diversamente detti disturbi comportamentali. Il secondo uno psicologico. Questa teoria propone che le ossessioni compaiano principalmente nei giovani adulti non affetti da altre obessioni ed espressione compulsive del DOC associata ad eventi traumatici o non relativi, stessi eventi potrebbero ad esempio derivare da una soluzione o una resa del vissuto da trauma o un evento di stress severo.
Il terzo, psicogeo-sociale! Attribuisce alla componente familiare e culturale diversi fattori di predisposizionalità, in particolare alla presenza della famiglia multogenerazionale, all’importanza culturale dell’onore e della reputazione, negli individui bisognosi di approvazione, la paura e la diffidanza di essere traditi o umiliati per una propria distruzione attiva di un esaurimento nervoso.
La terza si compie nello psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Cosa si può fare per gestire la gelosia delle proprie cose?
Esistono diverse strategie che possono aiutare a gestire la gelosia delle proprie cose, tra cui:
- Terapia cognitivo-comportamentale: questa terapia può aiutare le persone a identificare i loro pensieri e comportamenti ossessivi e a sviluppare strategie per gestirli.
- Pratica dell’attenzione: la pratica dell’attenzione può aiutare le persone a ridurre il loro livello di ansia e a migliorare la loro capacità di controllare le loro emozioni.
- Esercizio fisico: l’esercizio fisico può aiutare a rilasciare stress e ansia, riducendo la tendenza a essere gelosi.
- Comunicazione aperta: la comunicazione aperta e onesta con gli altri può aiutare a superare i sentimenti di gelosia e a costruire relazioni più sane.
- Riconoscimento delle emozioni: riconoscere e accettare le proprie emozioni può aiutare a gestire la gelosia delle proprie cose in modo sano.
- Tecnologia: la tecnologia può essere un’amica nella gestione della propria gelosia delle cose: ad esempio, funzionalità di blocco dei siti ufficiali su smartphone o app che monitorano il tempo trascorso online.
Ogni persona è unica, e non ci sono soluzioni magiche per gestire la gelosia delle proprie cose. Tuttavia, con l’ausilio di diversi trattamenti ed approcci, è possibile imparare a gestire questi sentimenti in modo să no sia troppo invadente.
Riassumatempo